Il culto della personalità

E’ il culto della personalità dilagante, al disopra dei partiti, che da un ventennio dilaga nel nostro Paese.

Dal puttaniere prescritto in poi pian piano i partiti hanno ceduto le loro immagini di riferimento ai rispettivi leader. Da Casini a Fini e Bossi, da Bertinotti a Di Pietro, D’Alema/Veltroni, fino a Grillo e Vendola, non sono più idee e progetti scaturiti dai confronti nelle Assemblee e Comitati partitici ad essere presentati agli elettori ma il corpo stesso del Leader Maximo, la sua magia e i suoi foruncoli, il suo pensiero guida e le sue lobby, tutto con i finanziamenti di qualche sponsor che i leader portano in dote al partito come un pilota di F1 alla sua squadra. E che si portano con sè cambiando casacca.

I partiti nati come espressione avanzata di fasce e gruppi (classi) di cittadini non esistono più da tempo. Ora all’opposto abbiamo MetaGuru che, spinti, sostenuti e sponsorizzati da aggregazioni finanziar-economiche specifiche, si mettono sul mercato dei voti e cercano di intercettarne il più possibile “piazzando” abilmente la propria proposta di turno, adeguatamente confezionata con profonde analisi di merketing, come se dovessero piazzare pentole.

Siamo al punto che ogni personaggio politico si muove esclusivamente con questi metodi e questo spirito, tutti lì a incartare la propria batteria di pentole al meglio così da convincere all’acquisto il credulone di turno. Capacità di recepire le richieste dal basso e concepire veri progetti alternativi zero.  E tutto questo avviene mentre si registra una generalizzata sensibilità alla vita politica del Paese, intesa come partecipazione, informazione e discussione,  di un numero sempre più alto di cittadini, che con internet la ottengono finalmente l’informazione e la discussione, e con blog come questi e i social anche il confronto e a volte pure la partecipazione.  E che di fronte ai set di pentole luccicanti, presentati con effetti fantasmagorici dai politici di turno, non trovano di meglio che l’astensione. Sono al momento il 46%.

E gli ultimi sondaggi danno la fiducia nei partiti al 4%. Il 96% degli italiani NON ha fiducia nei partiti di oggi.

Ieri  Gustavo Zagrebelsky ha firmato a nome di Libertà e Giustizia, il primo manifesto del dopo-Berlusconi “Dipende da noi“.

Zagrebelsky sostiene che “non possiamo fermarci a Monti, rinunciare alla politica è un pericolo, perché l’atteggiamento acritico è in ogni caso, Monti e non Monti, non consono alla democrazia che è un regime per definizione critico, dove tutti pensano con la propria testa ed è escluso il culto della personalità.

Oggi ciò che si tenta di imporre è una democrazia dogmatica e/o una democrazia populista, ma la democrazia è tale solo quando è critica.  Ed è quest’ultima la versione liberale della democrazia. Il governo tecnico di Mario Monti è probabilmente il meglio che al momento possiamo avere, ma con tutto il rispetto per le sue fatiche e con la speranza che si ripone nell’operazione Monti,  credo sia urgente  cominciare a guardare oltre, oltre anche ai luccicanti set di pentole preconfezionati e vedere se c’è chi è capace di offrire un progetto alternativo di rinascita del Paese capace di cambiare questo stato di cose a cittadini che pensano con la propria testa e che escludono il culto di qualsiasi personalità.

 


Commenti
Sono stati scritti 13 commenti sin'ora »
  1. avatarBlog di Andrez » Blog Archive » Un bel Bersani - 26 febbraio 2012

    […] Il culto della personalità […]

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  2. avatarLauro De Bosis - 26 febbraio 2012

    Io ho firmato, sotto in basso c’era, aggiungi un commento, ho scritto “non ne ho più”.
    Quello che c’era da dire si è detto, tutti i cambiamenti ottenuti non sono stati identificati come (volontà popolare) nessun politico ha fatto il tifo per noi.. per noi.
    E gli ultimi sondaggi danno la fiducia nei partiti al 4%. Il 96% degli italiani NON ha fiducia nei partiti di oggi. 
    Non hanno fiducia, quindi in cosa hanno fiducia gli Italiani..mah .. chiediamoglielo,,
    Probabilmente verrebbe da dire se me  lo chiedessero, “un paese normale” come diceva E.Biagi è una prospettiva lontana, semplice, ma neanche questa si riescie ad ottenere.
    Un po’ di serenità, probabilmente chiederebbero gli Italiani.
    “meglio collocati sono i candidati di sinistra” dice Veltronis, su RAI 3  (l’ultima volta portò sfiga) poi aggiunge “perche la RAI cambi ed esca da schemi politici”. Si rende conto questo personaggio che siamo nel 2012?
    Veltroni era quello che diceva che la sx avrebbe avuto strabilianti risultati, bucando il video con personaggi e idee,.. peccato che i video erano tutti di Berlusconi..
    L’Italia intera chiede una definizione di GIUSTO o SBAGLIATO.
    Penso che sia questo che gli Italiani chiedano , una definizione, una fine alle Fatiche, una chiusura ad una battaglia, una cazziata ad una contestazione, ma costruttiva, dove anche l’esecutore del progetto,giusto o sbagliato che sia ne risponda.
    E’ il risultato che chiedo come Italiano, giusto o sbagliato che sia, il Risultato: faccio una valutazione, faccio un progetto, pongo il risultato, e da questo parte una valutazione costruttiva.

    Non c’è valutazione costruttiva in una “PRESCRIZIONE”,  non c’è lealtà per il  popolo Italiano..non c’è un cazzo 

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  3. avatarAndrez - 27 febbraio 2012

    Di Zagrebelsky ho particolarmente apprezzato il “pensare con la propria testa” opposto ai culti delle varie personalità.

    La rete pullula di rivoluzionari sinistrosi che con ferocia acclamano i loro vari leaderini, ciechi e succubi ad ogni ragionamento e difensori ad oltranza del cappello che han deciso di mettere, della “personalità” che han deciso di fare propria ed esserne vestali difensori all’ultimo sangue.

    Come bambini che difendono il Mago Zurlì o Babbo Natale da chi glieli mette in discussione.

    Incapaci di pensare con la propria testa, han deciso di pensare con quella di qualcun’altro, per interposta persona, eletto per l’occasione a guru prediletto. E guai a contraddirli.  :mrgreen:

    E i vari leader (e apprendisti tali) lo sanno molto bene che la stragrande maggioranza degli individui, specialmente quando deboli, impreparati ed ignoranti, (gli eterodiretti) hanno letteralmente bisogno di individuare qualcuno da divinizzare, e quindi divenirne assoluti cultori-difensori ad oltranza. Ecco dunque che ognuno di loro cerca di crearsi il proprio cortiletto ben recintato nel quale far razzolare i propri adepti fedeli. Pronti ad essere lanciati in fantastiche campagne all’attacco dei seguaci del Guru del cortile accanto, ovviamente in perenne concorrenza col loro per un pugno di adepti.

    Per avere civiltà occorre innanzitutto maturità saper pensare con la propria testa insomma, senza diventare discepoli di nessuno ed essere capaci di ascoltare (e capire) tutti.   

    Che le cieche quanto fanatiche (spesso pagate) adepte del culto puttanesco del “per fortuna che Silvio c’è” non sono solo a destra. 

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  4. avatarLauro De Bosis - 27 febbraio 2012

    Gli eterodiretti, molto interessante il tuo articolo, non lo avevo ancora letto

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  5. avatarCarmenGueye - 27 febbraio 2012

    Ma anche uno del PD che alle primarie vota il candidato di SEL, non va in direzione della personalità anziché della politica?

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  6. avatarCotti Fausto - 27 febbraio 2012

    Bè Carmen, la tua domanda non fa una piega.
    Ma si vede che tu di “base” PD ex PCI ex PDS ne hai macinato poco.
    Il “compagno” ex PCI rimasto con l’atavica regola stalinista che “se lo dice il partito vuol dire che va bene e basta”, ha passato la vita a reprimere i conati ingoiando rospi ogni volta che il suo partito faceva un passo a destra e stoppandosi le orecchie e il naso ogni volta che un politico del suo partito appariva in tv…anche perchè quello più parlava e più non si capiva da che parte stava. …ma di cambiare partito non se ne parla: cosa direbbe il babbo?..E il nonno?..E quelli della casa del popolo?
    Allora soffre, soffre, ma resiste stoico.
    Figuriamoci quando il suo partito gli dà la possibilità,  non passando da traditore, di votare qualcuno che è più a sinistra (che poi non è che ci vuole  tanto), del suo partito.
    Non vota la persona. ..Fa come Moretti: finalmente qualcosa di sinistra. 

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  7. avatarAndrez - 28 febbraio 2012

    Bellissima la tua osservazione Fausto, che è proprio così.  :mrgreen:

    Però quella gatta morta di Carmen come sempre ha messo il dito nella piaga, che non a caso tra i leader maximi in vetrina ad esibire esegesi & foruncoli ci abbiamo messo pure il catarsiato. Al quale non perdoneremo mai alcune cosucce, tra le quali l’essersi adagiato sulle posizioni di Bersani nel caso delle Comunali di Napoli/De Magistris.

    Il progetto politico di Vendola mostra alcuni aspetti molto importanti che non sono presenti nella politica (o nel modo di farla) del Pd, ma l’uomo è solo, e unico incontrastato leader di Sel. Un Guru pure lui insomma, quando ciò che dilaga ovunque è il bisogno di partecipare e contare, pensare con la propria testa e seguire progetti concreti, innovativi e reali di cambiamento, non il fantasmagorico parolaio di turno che te la racconta magica per circuirti e infervorarti, e tirarti dalla sua parte, a razzolare e zappare nel suo cortiletto. 

     

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  8. avatarCotti Fausto - 28 febbraio 2012

    E’ vero Andrez, ogni volta che vedo e ascolto il vendolone mi dà tanto l’impressione che abbia passato la sua vita a fare politica in partiti e movimenti dove (come è normale), i vari galletti-leader si sgomitavano per avere i posti in prima fila  lasciando  lui  in coda sempre a bocca asciutta.
    Allora si è finalmente fatto il suo, e adesso che finalmente dirige l’orchestra col cazzo che molla. 

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  9. avatarCarmenGueye - 28 febbraio 2012

    Miao.   Per cominciare, devo dire che ho bazzicato per anni una famiglia acquisita dove ho imparato due cose: il genovese e come si comportava il tipo base ex PCI etc etc.
    Ma facciamo uno zoom in avanti, come in CSI.  Oggi accade questo, che s’è detto. Lui, il tipo, peraltro a volte giovane al punto di non avere poi quei trascorsi (cioè under 50) corre verso il candidato SEL. Io mi ricordo le primarie 2007 (così nascoste che non riuscii a sapere dove si votava), sarebbe stata mia intenzione votare Sanguineti, ma non c’era il PD. dunque si esprimeva un nome per una coalizione.
    Cioè, ve lo voglio dì: essere iscritti  o molto legati al PD e votare il candidato SEl non solo è illogico concretamente (  sono primarie di partito e non di coalizione!) ma fa del soggetto un ibrido all’italiana: sto qui, sto là, non sto da nessuna parte ah ah.
    Ma il libero pensiero, cari i mie pidini, è un’altra cosa.

    p.s.

    raga, non vi ho ancora visto sulla pagina africana. Mo’ che mi arabbio!

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  10. avatarAndrez - 28 febbraio 2012

    Dai perdonami Carmen, ma non ce la faccio a venire nella pagina africana, … che mi vengono le angoscie.  :(

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  11. avatarCarmenGueye - 28 febbraio 2012

    Angosce de che? Mica mettiamo la lebbra, solo contributi, articoli ( di ogni argomento) e speriamo gioia. Avevate promesso….poi ci rimango male e mi passa l’ispirazione, veh. 

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  12. avatarAndrez - 29 febbraio 2012

    Dai non rimanerci male.  😉

    Che ognuno è giusto che segua ciò che si sente fino in fondo.

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  13. avatarCarmenGueye - 29 febbraio 2012

    Non direi, Andrez. Quando si ha un progetto comune, e una pretesa amicizia di tipo elettivo, non si fa chiedere due volte, si aderisce e basta, tanto più che rientrerebbe nel nostro discorso giornalistico. Cosa c’è che non si sente? L’Africa?  O è che se non si parla di sesso o politica, il resto non interessa? Ormai questo è un mondo di egoismo e basta, lo vedo nell’ambiente dei libri. Fino a pochi anni fa c’era la buona abitudine di aiutarsi tra dilettanti; ora invece vieni assediato  da gente che manco conosci e che certo non ricambia il favore.

    Pertanto non solo ci rimango male, sono profondamente delusa e lo dico in pubblico, dalla mancanza del valore della condivisione, che peraltro non manca solo qui, e sospendo la mia collaborazione.

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