il cittadino fa il suo dovere

Un assolato mattino di ottobre, il signor Rossi ricevette i moduli ISTAT per il censimento.
Non sapeva cosa lo aspettava.
Il signor Rossi era una persona molto fuori del comune perchè aveva due caratteristiche molto rare: usava il computer ed era ligio al dovere.
Poichè non riuscì a capire quali erano i tempi massimi di consegna dei moduli, si accinse di buon grado a compilarli contento anche del fatto che avrebbe potuto farlo tramite internet.

Dopo aver armeggiato circa un’ora con il codice segreto ed essere entrato per errore in alcuni siti della CIA e del KGB (ormai in disuso) riuscì finalmente ad accedere alla prima schermata di compilazione dati. Scrisse diligentemente nomi, cognomi, indirizzi e date richieste e cliccò sulla parola “avanti”.

Lo schermo divenne nero con una scritta gigantesca rossa lampeggiante che lo avvisava che il sistema operativo era irrimediabilmente compromesso e che per poterlo ripristinare avrebbe dovuto immediatamente bere 2 litri di coca-cola senza respirare.

Ma fu inutile, il computer non dava più segni di vita. Si convinse allora che avrebbe dovuto compilare manualmente il censimento.
Impresa ardua perchè il questionario era zeppo di frasi tipo “il compilante 01 deve rispondere al quesito A2 ma non deve rispondere alla domanda F3 del coniuge che compila il quesito C5 nel caso che il compilante G7 si stia grattando o scaccolando il naso”
La compilazione gli costò 3 pacchetti di sigarette senza filtro e dodici caffè.
Finalmente prese la sua auto e si avviò verso l’indirizzo per la consegna indicato sui moduli e segnato sulla mappa che aveva consultato nel sito prima che il computer flippasse.

L’indirizzo corrispondeva all’abitazione di un contadino che viveva in una sperduta zona di campagna che appena lo vide lo scambiò per il nuovo garzone e lo mise subito a mungere e spalare la cacca delle vacche.
Il signor Rossi allora si ricordò che si poteva consegnare i moduli anche agli uffici postali.

In fila agli sportelli c’erano circa 30 persone di cui 15 per la sua stessa ragione. Dopo aver atteso ore e aver spaventato i presenti con tremendi rutti, si sentì dire dagli impiegati postali che anche i loro computer erano partiti ma che loro si erano rifiutati di bere la coca.

Alla fine, invece di urlare improperi, strapparsi gli abiti di dosso e divelgere tutto ciò che si trovava intorno a sè come naturalmente stavano facendo tutti gli altri, uscì e mise i moduli in un contenitore di riciclaggio della carta.

Sapeva benissimo che avrebbe dovuto pagare una multa di 2.000 euro per la mancata compilazione ma la sua salute era molto più importante.

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Commenti
Sono stati scritti 8 commenti sin’ora »
avatarLorenzoGT – 10 ottobre 2011
Caro Fausto,

anche tu ieri impegnato a scrivere online il censimento? :mrgreen:

Esperienza allucinante; dopo un paio d’ore di tentativi ho gettato la spugna. Inoltre, oltre al mio modulo, ne dovrò spedire online altri due!

Mi auguro che i disservizi di ieri siano dovuti all’alto traffico sul server. Addirittura, e siamo all’assurdo, qualche volta pur inserendo correttamente i dati non si loggava, oppure dopo essere riusciti a loggarsi e l’aver finalmente inserito qualche dato si risloggava da solo, perdendo così tutto il lavoro!

In compenso tu, Fausto, non hai fatto l’esperienza di telefonare al numero verde! Per cinque-sei volte la voce registrata mi ha detto di richiamare per alto traffico; alla volta buona, invece, per parlare con l’operatore sono stato in attesa 15 minuti!

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avatarCotti Fausto – 10 ottobre 2011
Sembra ci sia tempo fino a Gennaio, speriamo di poterlo fare….coca cola permettendo.

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avatarBsaett – 10 ottobre 2011
Io mi chiedo come possono pretendere di fare il censimento online se gran parte della popolazione non è connessa o è connessa male? Bah…

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avatarZeitgeist – 11 ottobre 2011
Ma cari Fausto “Rossi” e Lorenzo, ma in che Italia vivete? :roll:

Ma non lo sapevate che il sito dell’Istat si sarebbe subito incammellato e non si sarebbe potuto assolutamente rispondere a tutte quelle domande?

Meno che meno provare con il telefono che loro hanno ancora quello con la manovella.

Cari amici, se continuate ancora così, vuol dire che siete degli italiani a vostra insaputa e che queste cose le dovreste sapere.

Ricordate la prossima volta che per la burocrazia italiana, carta e penna, sono ancora la soluzione migliore e più veloce, il computer? Connessione? Web, Internet? Posta elettronica? Ma cosa sono? Roba per il TERZO MONDO, noi siamo ancora al quarto, anzi al quinto. 😯

Meditate gente meditate e non deludetemi più altrimenti non vi manderò più delle foto di donne nude, questa sarà l’ultima volta se non vi svegliate … :mrgreen:

Evviva la COCAAAAA!!!!

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avatarCotti Fausto – 11 ottobre 2011
Ho capito zeit, anche io ho fatto carta e penna, ma mi hanno rifiutato i moduli perchè anche i loro computer erano flippati…quindi ciccia.

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avatarZeitgeist – 12 ottobre 2011
Fausto, ma da chi sei andato, dal salumiere? Io i moduli li ho portati in Piazzetta Salardi, ex ospedale, e mi hanno ritirato tutto dandomi in cambio una bella ricevuta scritta a mano in un foglietto di carta.

Dai che ce la possiamo fare , ci sono ancora due mesi e tanta cocaaaa … 😉

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avatarCotti Fausto – 12 ottobre 2011
Anche io ci sono andato, c’erano 20 persone

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avatarZeitgeist – 12 ottobre 2011
A bè allora … 😕


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