Il Caimano now

caimanoCi siamo ragazzi.

L’agghiacciante finale del film “Il Caimano” di Nanni Moretti si sta avverando.  Un Presidente del Consiglio che finalmente condannato dalla Magistratura aizza il popolo contro di essa.  E con successo.

Il film è uscito nelle sale italiane il 24 marzo 2006 ed è stato poi inserito nella selezione di concorso al Festival di Cannes.

Le scene finali del film, che dovevano andare in onda il 9 febbraio 2011 durante il programma Parla con me condotto da Serena Dandini su Rai Tre, sono state oggetto di contestazione da parte della direzione di rete che, coerente alla politica censoria di questo regime,  si è rifiutata di mostrarle, accettando di mandare in onda il film solo tagliandolo.

Nanni Moretti:
«Berlusconi lascerà macerie. Hanno paura del mio film perché è profetico e la Rai lo rinvia all’infinito...»

Vediamo dunque i 7 minuti finali del film di Moretti che la Rai si è rifiutata di mostrare censurandolo.


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarAlberto R. Renero - 11 febbraio 2011

    Incredibile come sia attuale questo film e come si stia avverando quattro anni dopo.
    Volevo fare una considerazione personale sul’ultima battuta del film: è vero quello che dice Moretti interpretando il Presidente: ” Con questa condanna si è passati al regime”, paradossalmente è vero. In una vera democrazia il popolo sovrano lo avrebbe tirato fuori dalla sua villa e sbattuto fuori dal paese a calci nel culo.
    Quando appesero Mussolini a testa in giù i suoi fedelissimi gradarono al complotto internazionale, la storia si ripete.
    Fa solo rabbia che al governo ci sia un partito (l’allora PDL) che ha preso il 30% del 67% degli aventi diritto al voto, con il 12% dei Finiani dentro, insomma un partitino delle balle senza i numeri per governare ha fatto un colpo di Stato…saluti dal bar.

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  2. avatarZeitgeist - 11 febbraio 2011

    Siamo ormai alla censura totale e tutto ciò è tristemente triste.

    Libertà di stampa?
    L’Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud
    “Reporter Sans Frontières” http://www.rsf.fr
    Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L’Italia, a causa dell’irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia. La maglia nera dei peggiori del gruppo spetta a tre nazioni asiatiche: Corea del Nord, Cina e Myanmar. In fondo alla classifica figurano anche la maggior parte dei paesi arabi, a partire da Libia, Tunisia e Iraq, dove è semplicemente impensabile che un giornale o una testata radiotelevisiva possa criticare il capo dello Stato o l’operato del governo. R.s.f. assegna invece buoni voti ad alcune realtà africane come Benin, Sudafrica, Mali, Namibia e Senegal, tutte collocate nelle prime cinquanta posizioni e in condizione di vantare una reale libertà di stampa. I peggiori nell’Africa nera risultano essere Eritrea (132ma), Zimbawe (123mo), Guinea Equatoriale (117ma), Mauritania (115ma) e dal 109mo al 105mo posto, Liberia, Rwanda, Etiopia e Sudan. (Reporters sens frontiéres).

    Posizione Paese Note

    1 Finlandia 0,50
    – Islanda 0,50
    – Norvegia 0,50
    – Paesi Bassi 0,50
    5 Canada 0,75
    6 Irlanda 1,00
    7 Germania 1,50
    – Portogallo 1,50
    – Suecia 1,50
    10 Danimarca 3,00
    11 Francia 3,25
    12 Australia 3,50
    – Belgio 3,50
    14 Slovenia 4,00
    15 Costa Rica 4,25
    – Svizzera 4,25
    17 Stati Uniti 4,75
    18 Hong Kong 4,83
    19 Grecia 5,00
    20 Equador 5,50
    21 Benin 6,00
    – Inghilterra 6,00
    – Uruguay 6,00
    24 Cile 6,50
    – Ungheria 6,50
    26 Africa del Sud 7,50
    – Austria 7,50
    – Giappone 7,50
    29 Spagna 7,75
    – Polonia 7,75
    31 Namibia 8,00
    32 Paraguay 8,50
    33 Croazia 8,75
    – El Salvador 8,75
    35 Taiwan 9,00
    36 Mauricio 9,50
    – Perú 9,50
    38 Bulgaria 9,75
    39 Corea del Sud 10,50
    40 Italia 11,00
    41 Repubblica Ceca 11,25
    42 Argentina 12,00
    43 Bosnia-Erzegovina 12,50
    – Mali 12,50
    45 Romania 13,25
    46 Capo Verde 13,75
    47 Senegal 14,00
    48 Bolivia 14,50
    49 Nigeria 15,50
    – Panama 15,50
    51 Sri Lanka 15,75
    52 Uganda 17,00
    53 Niger 18,50
    54 Brasile 18,75
    55 Costa de Marfil 19,00
    56 Libano 19,67
    57 Indonesia 20,00
    58 Comoras 20,50
    – Gabon 20,50
    60 Yugoslavia 20,75
    – Seychelles 20,75
    62 Tanzania 21,25
    63 Repubblica africana 21,50
    64 Gambia 22,50
    65 Madagascar 22,75
    – Tailandia 22,75
    67 Bahrein 23,00
    – Ghana 23,00
    69 Congo 23,17
    70 Mozambico 23,50
    Cosa aggiungere?
    ITALIOTI BERLUSCONIANI, SVEGLIATEVIIII!!!!! 😈

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  3. avatarAndrez - 12 febbraio 2011

    CHE SCHIFO.
    Alla manifestazione Pdl di Milano il pubblico (pagato) di “Uomini e Donne” (nella foto, Angela Troina, conosciuta come ‘favolosa cubista’ prima a Italia’s got talent e poi a Uomini e Donne)
    E con questa roba il nano pensa di sollevare e “far esplodere le piazze”.

    Come i carri armati di Mussolini. Per chi ancora avesse dubbi su chi siano i manifestanti prezzolati che scendono in piazza per Silvio. Ieri a Palazzo di Giustizia di Milano c’era il pubblico di Maria De Filippi.  :mrgreen:

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