“I Fantastici 5 contro i Terribili 3”

 

Ieri sera mi sono visto tutto il dibattito dei “Fantastici 5”  e devo dire che come sempre mi è piaciuto moltissimo Vendola, ma alla fine è uscita una immagine coesa ed esaltante del Centro Sinistra, oggi unica forza politica seria alternativa a Monti veramente in grado di poter prendere in mano il Governo del Paese.

Mi è piaciuto il no corale (Bersani un po meno) sull’ingresso nella coalizione di Casini, e la proposta, anche se non nuova, di Tabacci, sulla candidatura di Monti a Presidente della Repubblica.

Per quanto riguarda un problemino che ci sta a cuore in questi giorni anche a Persiceto e che si è evidenziato con la gestione dei Cimiteri, sulle Municipalizzate.

Mi pare Renzi, ha posto la questione “Municipalizzate” affermando che bisognerà mettere le mani sulle regole e i regolamenti che le prevedono perchè stanno sorgendo come funghi in tutti i Comuni anche quando non ce ne è bisogno, stanno costando troppo alla comunità (vedi anche gli alti stipendi dei dirigenti) senza avere servizi adeguati, e non devono essere il ricettacolo di politici dismessi ai quali bisogna trovare un posto di lavoro.

Sui personaggi storici da ricordare, mi sarei aspettato che qualcuno facesse il nome di Berlinguer, ma nulla, a mio avviso, troppi Papi e Cardinali, e questa è stata l’unica delusione della serata.

Chi sarà il vincitore? Io un nome ce l’ho in mente e lo voterò alle Primarie, per ora mi accontento che il Centro Sinistra abbia vinto e che si sia presentato bene al cospetto degli Italiani, poi vedremo… 😈


Commenti
Sono stati scritti 6 commenti sin'ora »
  1. avatarFausto Cotti - 13 novembre 2012

    E bravo Gabriele, Al di là dei conati che mi hanno provocato negli ultimi anni i “PDmenoelle” (Una delle denominazioni grilline che condivido), devo ammettere che anche a me è piaciuta la trasmissione.
    Proprio in questi frangenti si comprende il motivo per cui Grillo impone ai suoi di non andare in TV.
    Sono venti anni che televisivamente non vedevo una cosa del genere. 
    Nessuno ha insultato, ha calunniato, ha alzato la voce, ha interrotto gli altri i tempi sono stati equamente distribuiti e soprattutto si è parlato quasi esclusivamente di programmi.
    Mi hanno fatto venire un pò voglia di partecipare al voto delle primarie.
    La situazione comunque non è rosea.
    Oggi la destra ha ancora la maggioranza in parlamento e si accinge a fare una legge che secondo i sondaggi, costringerà il PD a fare un governo con loro. 
    Certo, sarebbe un bello smacco se a elezioni avvenute, M5S facesse una maggioranza di governo col PD fregandoli tutti. Addio agli inquisiti, ai condannati, alle puttane, ai finanziamenti, ai rimborsi, dovrebbero andare veramente tutti a lavorare.
    L’Italia farebbe un passo gigantesco, ma so che è solo fantascienza. 
    Siamo condannati ad avere un futuro di governi che dureranno pochi giorni, prepariamoci ai giorni in cui andremo a votare 3/4 volte l’anno.
     

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  2. avatarPaolo Grandi - 13 novembre 2012

    Io NON ho visto il dibattito e mi è dispiaciuto, è una delle rarissime volte che mi pento della mia avversione alla televisione che mi porta ad avere ancora un vecchio televisore a tubo catodico mal registrato sulla grande bufala del digitale alla italiana e NON avere Sky naturalmente .
    Da quello che mi dite e ho letto è stato un buon dibattito senza  toni alti , nel rispetto  reciproco , con  esposizione di contenuti e in tempi abbastanza  rispettati almeno per la pessima consuetudine  italiana di tenerla troppo lunga
    Voi sapete  che sono un sostenitore  delle primarie e questo mi conferma nelle mie convinzioni
    Spero proprio che non avvenga una alleanza con i Grillini amenoche Grillo non venga abbandonato dai suoi come sta avvenendo in molte parti ( mi sbaglierò ,ma dietro a Grillo per me non so  se vi è più populismo o molto peggio !!)
    Sulla questione municipalizzate  mi piacerebbe sapere cosa ne pensino i nostri  PD da Persiceto a Bologna ( regione )
    Le municipalizzate non vanno abbandonate  anzi ,ma se non si fa rapidamente quello indicato da Renzi va a finire  che anche quelle virtuose/utili finiranno nel fango , siamo dei maestri nel “buttare il bambino con l’acqua calda )
    Forse è meglio che nessuno  ,ora,faccia riferimento ai personaggi storici si rischia moltissimo di entrare in un campo davvero minato e non è il momento : ora  testa bassa  e pedalare !!
    E ora cari  candidati esprimete con forza i vostri programmi ,ma poi chiuque vinca sostenetelo perchè per certe  scelte opportunistiche abbiamo già dato e tanto pagato
    E ora i semplici cittadini che si riconoscono in un certo modo di far politica  e di una certa linea  politica : TUTTI A VOTARE !!

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  3. avatarAndrea Cotti - 14 novembre 2012

    L’altra sera agli italiani hanno mostrato un bel Pd non c’è che dire.

    Roba nuova e fresca, idee per il futuro insomma e dei veri leader, aperti al confronto e capaci di comunicare.

    Roba che fa apparire ridicola la spocchia e la presunzione dei nostri leaderini locali che stizziti non tollerano le osservazioni dei cittadini.  :mrgreen:

    Renzi … si è vero, ha posto la questione “Municipalizzate” affermando che bisognerà mettere le mani sulle regole e i regolamenti che le prevedono ecc.  Però l’aveva detto preciso preciso anche quando faceva la campagna elettorale per fare il Sindaco di Firenze, poi appena eletto ne ha fatte di nuove e ha messo dentro parenti ed amici pure lui.

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  4. avatarAndrea Cotti - 16 novembre 2012

     

     

    • Andrea Cotti Non condivido l’analisi di Ufficio Centrale di Alternativa. Argomenti importanti e delicati come il trattato di Maastricht; il trattato di Lisbona; il Fiscal Compact; il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e la NATO possono essere affrontati e gestiti in modi molto diversi dagli attuali, persino opposti. L’esempio è l’interpretazione che ne dava Sarkozy e quella di Hollande. Oggettivamente non esistono oggi le condizioni per prescindere da questi argomenti; tocca dunque trovare il modo di cambiare gli uomini che li pongono in essere. In Francia hanno fatto un bel passo, ora tocca a noi. 😉;)

     

    • Alessandra Pisa Andrea Cotti onestamente non ho capito come intendi trattare gli argomenti quali Maastrich lisbona Mes e nato me lo puoi spiegare su cosa non ti trovi davvordo?
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  5. avatarAndrea Cotti - 16 novembre 2012

    Cara Alessandra, cerco di illustrarti il mio punto di vista su questi non facili argomenti.

    Innanzitutto va evidenziato che non sono nè un politologo nè un economista, quindi la mia è una posizione non solo fortemente opinabile, ma anche tutt’altro che sostenibile, essendo fondata su ciò che i media, soprattutto la rete, ci mette quotidianamente a disposizione. Una posizione dunque che io stesso rimetto in discussione ogni giorno con me stesso, cercando di renderla compatibile con gli eventi di cui ho notizia e che con vero piacere discuto e verifico in casi come questo.

    Fatta questa doverosa premessa, dicevo dunque che non condivido l’analisi di Ufficio Centrale di Alternativa nell’equazione “Primarie PD-Sel=Agenda Monti” in quanto secondo loro con la Carta d’Intenti per l’Italia Bene Comune si impegnano a:

    – assicurare la lealtà istituzionale agli impegni internazionali e ai trattati sottoscritti dal nostro Paese, fino alla verifica operativa e all’eventuale rinegoziazione degli stessi in accordo con gli altri governi;
    – appoggiare l’esecutivo in tutte le misure di ordine economico e istituzionale che nei prossimi anni si renderanno necessarie per difendere la moneta unica e procedere verso un governo politico-economico federale dell’eurozona

    Precisando poi che “Tra i nostri “impegni internazionali” e i “trattati sottoscritti dal nostro Paese” ci sono:
    * Il trattato di Maastricht
    * Il trattato di Lisbona
    * Il Fiscal Compact
    * Il Meccanismo Europeo di Stabilità
    * La NATO

    Come Paolo, anch’io sento di vivere sempre più come cittadino europeo in una realtà europea, dove da Praga a Lisbona esiste una unica cultura ben condivisibile, e recepisco l’Italia quasi come una sua provincia, che amo naturalmente, così come amo Persiceto e l’Emilia. Ma siamo il popolo europeo ed abbiamo e condividiamo radici comuni, diverse da quelle americane o sudamericane, arabe o asiatiche.

    Il concetto marxista-leninista di internazionalismo proletario è stato posto in essere nell’URSS di Stalin, sia creando un blocco di Stati che componevano l’Unione, sia creando diversi Patti e Trattati commerciali e politici con Stati europei che condividevano quel sistema politico, sia sostenendo economicamente i partiti che rappresentavano il proletariato nei Paesi “occidentali” come il PCI in Italia.

    La storia ci ha insegnato che i Patti e i Trattati in sè possono essere anche utili, quando indispensabili, resta solo da vedere come poi gli uomini che governano quegli Stati decidono di applicare detti Trattati. Ad esempio il Trattato di collaborazione ed assistenza che l’URSS aveva con la Cecoslovacchia, prevedeva una piena “assistenza” in caso di attacco imperialista e questo poteva essere letto positivamente. Senonchè chi comandava allora decise che la primavera di Praga, le riforme di Dubček (Segretario del Partito Comunista Cecoslovacco) e i diritti democratici pretesi a gran voce dal popolo erano … un “attacco imperialista”, e decisero quindi di soffocare il tutto con i carri armati. Quei trattati erano doverosi, probabilmente giusti, ma chi ebbe il potere allora li applicò a modo suo.

    Nell’Europa di oggi, composta anche da diversi Stati che prima facevano parte del blocco Sovietico, esistono Patti e Trattati che ne regolano la vita interna, gli scambi commerciali e finanziari, la difesa, gli obiettivi per il futuro ecc. Questi accordi sono pensati, scritti ed applicati dagli uomini politici che in qualche modo NOI mandiamo a rappresentarci. Sappiamo ad esempio che esiste una visione berlusconiana ed una prodiana dell’Europa, quella della Merkel e Sarkozy e quella di Hollande e Schulz

    Il mio punto di vista dunque non è contro i Trattati o i Patti esistenti, in quanto gli uomini che li hanno applicati sino ad ora lo hanno fatto finalizzando gli interventi agli interessi dell’alta finanza e in modi tali da rendere problematica l’esistenza della povera gente, attuando un processo di esclusione di un pezzo di società dal sistema occidentale di garanzie in cui eravamo cresciuti per decenni e accentuando fortemente la disuguaglianza sociale che in un Paese malato come l’Italia è diventata sproporzione. Il mio punto di vista è dunque contro quegli uomini, evidentemente di destra, che in quel modo hanno applicato quei Trattati. Cambiando gli uomini, come dicevo nell’esempio Sarkozy-Hollande, si può cambiare radicalmente l’applicazione di quei trattati.  

    Quanto e come possiamo sperare di “cambiare” questi uomini? … in base al risultato elettorale.

    Gli studi sociologici (Eurisko/Stanford Research Institute) ci insegnano che in quasi tutto il mondo ‘occidentale’ un terzo dell’elettorato si presenta tendenzialmente orientato a sinistra ed un terzo a destra. Due zoccoli duri che raramente cambiano idea, indipendentemente dal progetto politico, dai rispettivi leader o dall’ideologia vincente.

    Il restante terzo, che diviene di fatto determinante per la vittoria, forma il cosiddetto centro, formato da persone ‘moderate’,  interessate poco alla politica e che scelgono di volta in volta, quasi mai per convincimento razionale o interesse personale, ma arrivando ad esprimere il loro voto in base all’emotività spesso dell’ultimo minuto. Destra o sinistra vincono quando riescono a presentare proposte politiche tali da coinvolgere la maggioranza di questa fascia.

    Sia a destra che a sinistra esistono piccole minoranze fortemente preparate, capaci di ragionare e di scegliere con la propria testa, ma sono “piccole minoranze” appunto. Quello dei due schieramenti che riesce a confezionare la sua proposta politica in modo tale da farla scegliere alla maggioranza dell’area di centro vince. E con esso anche la sua “piccola minoranza” preparata e con le idee ben chiare, di solito mortificata dal messaggio annacquato fino all’ambiguità che lo schieramento ha lanciato per conquistare i “moderati”.

    Di solito lo scieramento “di sinistra” in molti Stati ‘occidentali’ appare incapace in questa missione, in quanto la miopia dei “duri e puri”, quelli convinti di aver compreso tutto e certi delle loro verità in tasca, in realtà non consente loro di comprendere questo meccanismo, non lo accettano e si isolano dallo schieramento, finendo spesso per farlo perdere ed ottenendo di fatto decenni di governi reazionari. Questo è successo e sta tutt’ora succedendo in Italia.

    Ad esempio, come a Giulietto Chiesa anche a me queste Primarie del Pd ricordano un pò il circo Barnum e certo a volte mi fanno sorridere. A me, ma io non conto nulla. Chi conta è chi in massa può recepire positivamente quel messaggio e recependolo (da moderati) decidere di sostenerlo. E allora riferito a quella fascia di popolazione, quella che può consentire alla sinistra di battere la destra, ecco che mi sembra adeguato. E vincente.  Perchè qualsiasi sia la mia posizione di sinistroso, se perde il Pd e vince un Monti o un nuovo Berlusconi … perdo pure io.

    Come Chiesa ritengo che bisogna assolutamente “cambiare l’Italia e l’Europa, perchè così com’è non va bene”. L’alternativa c’è.. e per quanto ho descritto, non vedo nella Carta d’Intenti per l’Italia Bene Comune sottoscritta da Pd, Sel e Psi, l’equazione “Primarie PD-Sel=Agenda Monti”, in quanto impegnarsi a rispettare quei Trattati NON significa necessariamente riproporre la politica di destra e a favore della finanza e delle banche della Merkel, Sarkozy e Monti, perchè contemporaneamente i rappresentanti di quei partiti hanno finalmente dichiarato in modo chiaro (superando i Fioroni ed i Letta) il loro NO a Monti e alla sua politica. 😉

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  6. avatarAndrea Cotti - 21 novembre 2012

    Così, tanto per dire, come lo stesso concetto può essere ribaltato da uomini diversi.  :mrgreen:

     

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