Fuori da questa Europa

Renzi gelato E’ da mesi che voglio fare un articolo di questo genere. Un articolo  dal contenuto troppo complesso ed ampio e, quindi,  per forza sintetico, che molti di voi giudicheranno ripetuto, scontato o banale in alcune argomentazioni. Ma è giusto comunque pubblicare per denunciare una volta di più! E per far capire, anche solo a pochi di voi (e magari a qualche piddino convinto), in che baratro stiamo finendo.

Perché fuori da questa Europa? Semplice! Perché non ha niente a che vedere con la CEE e a seguire il Patto di Maastricht per cui era stata ideata ed avviata. La si vuole chiamare Europa Unita ma… unita da che?
Da una moneta mantenuta a galla da speculazioni finanziarie i cui investimenti stranieri, giorno dopo giorno, ci colonizzano economicamente? Da un Parlamento che non serve a una cippa, se non sperperare soldi pubblici raccolti dai cittadini? Ahimè, niente di ciò che serve realmente: una vera unione politica, una basilare unione fiscale, unicità di primarie regole e norme oltre che vere politiche di sicurezza, un’unione sociale che risolva con politiche incisive i problemi e le differenze dei popoli intracomunitari e possa attenuare gli effetti perversi della globalizzazione.

Già… la Globalizzazione… questo mostro che ci hanno imposto con l’ausilio di Internet, perché altrimenti sarebbe stato ben più difficile continuare a imporre le regole del capitalismo occidentale basato sul consumismo e sull’arricchimento personale prodotto dall’equazione Minimo Costo per Massimo Profitto.

Spazi qui da noi per produrre ricchezza non ce ne erano più, visti i danni delle assurde economie occidentali. E quindi come fare? Strasemplice! Aprire le frontiere, abbattere le distanze. Consentire ai ricchi e potenti di sfruttare le risorse dei paesi poveri col minimo sforzo. Il tutto, fondamentalmente, tramite un semplice clic! Un processo, quello della globalizzazione, talmente assurdo che, nella nostra civiltà, diventa inversamente proporzionale alle logiche dinamiche del progresso civile e tecnologico: guardate ad esempio cosa sta accadendo in materia di lavoro. La nostra manodopera viene sempre più stressata per essere apparentemente più performante per reggere il confronto dei competitors nazionali ed internazionali (più quantità ma meno qualità), i diritti acquisiti coi contratti di lavoro storici vengono meno per effetto di nuove regole caratterizzate da precarietà e instabilità, e intanto  le retribuzioni  progressivamente si riducono facendo leva sulla disponibilità di immigrati e gente sul lastrico che si accontenta della metà pur di racimolare qualcosa.
Per non dire  tanto altro ancora.

Ebbene dico… a scuola mi avevano insegnato che l’istruzione serviva ai popoli per progredire nel benessere, Prodi ci diceva che avremmo lavorato 36 ore alla settimana, i futurologi scrivevano addirittura, quindici anni fa, che non avremmo quasi più lavorato per avere tanto tempo libero a disposizione!!!

Ecco invece gli anni 2000… i cinesi copiano da noi il meglio! E noi copiamo da loro il peggio! Siamo fantastici noi occidentali! E soprattutto siamo straordinari noi Italiani… siamo Straordinariamente Stolti! Evviva la Globalizzazione!

Ma ahimè per noi, le leggi dell’economia sono implacabili! Proprio perché centralizzate sull’interesse personale dell’essere umano (in primis la legge della domanda e dell’offerta). Se non crei ricchezza interna e avvalli la produzione di ricchezza fuori dal tuo Paese, ti ritroverai a impoverire il tuo Paese! E questo, molto lentamente è ciò a cui stiamo assistendo e assisteremo ancora per molto tempo, col forte contributo della corruzione naturalmente.

Era nata bene questa Europa. Ma qualcosa è cambiato radicalmente nell’ultimo decennio. Un nuovo ordine è partito dall’alto e ha stravolto il progetto iniziale. Un’ordine con fini malefici, che si basa su pochi ma micidiali egoismi personali. Ma per imporre nuove regole alla collettività servono dei subordinati autorevoli. Chi meglio dei crucchi allora? Ci hanno messo un attimo ad autonominarsi sottotenenti degli americani! Si, mi spiace e non me ne volete ma sono gli yankees i veri responsabili di questo mondo di merda! Ho pensato addirittura che un’Europa così stupida e farlocca sia l’effetto di un  “pattuito rendez-vous”  per quanto fatto dagli americani post seconda guerra mondiale col piano Marshall.

Di fatti economici, finanziari e sociali che fanno pensare in tal direzione se ne possono citare tanti, anche recenti. Lo scandalo Datagate (ne avete più sentito parlare?), la nuova guerra fredda alle porte con la Russia per esportare in Europa lo shale gas americano, l’escalation della nuova guerra contro l’Islam perché l’industria bellica deve continuare a fare profitti, il recente crac in Argentina ad opera di due hedge fund americani! Non c’è storia! Se sei un paese civilizzato ti abbatto con la finanza, se sei un paese civilmente arretrato bombardo la tua terra!

L’attuale perdurante crisi è nata negli Stati Uniti nel 2007 e poi inevitabilmente trasmessa a noi europei, dopo che per ben tre anni abbiamo aiutato gli americani a tirarsi fuori dalla merda col cambio euro/dollaro. Poi vabbè… questi bulli-forever mica son scemi. Loro hanno una banca centrale che funziona! Se c’è bisogno di soldi… SI STAMPA! E sono anche fortunati perché ricchi di materie prime! E quindi… dulcis in fundo… fanculo le politiche restrittive e la bassa inflazione ed anche i bilanci pubblici. Paradossalmente, sono talmente liberisti-liberi che possono gridare: Evviva Keynes!!

E noi soldatini Europei che facciamo? Guardiamo… e obbediamo al sottotenente! In fila… zitti, muti e sempre più rassegnati!

Se fossi premier, così… dentro questa Europa non ci sto! E minaccio davvero l’uscita! Tanto vedi che se dici sul serio, sti crucchi scendono dal pero velocemente e cominciano ad allentare l’infima pressione psicologica che stanno esercitando su noi italiani per non citare gli altri europei! Non conviene a nessuno che l’Italia esca da questa Unione e nessuno se lo può permettere. Solo così, solo col ricatto, questa Europa può cambiare.

Vuoi allora vedere che ci si mette poco a modificare le regole? Mi fan sorridere tutte ste cazzate del Patto di Stabilità, del rapporto deficit/pil, dell’obbligo/rispetto del Fiscal Compact, dei contingentamenti sui settori economici. Chiunque sia al Governo deve capire che stiamo morendo! Non può consentire che da quinta potenza economica mondiale di vent’anni fa ci riduciamo a fanalino di coda di questo continente!

Vogliamo convincerci che l’uomo viene prima delle regole? E che le regole vengono fatte e possono essere modificate dallo stesso uomo politico? E l’uomo politico vuole comprendere che se non si da seriamente una mossa, la sedia alla quale è aggrappato gli verrà bruciata dai tanti uomini NON politici che si sono stancati di inchinarsi?

Poi oggi ci sarà più di qualche elettore-struzzo che mi dirà “ma dai, vedrai che le cose miglioreranno… guarda l’abbassamento dello spread, guarda che Mare Nostrum diventa Frontex Plus, guarda che Mogherini diventa Alto Commissario alla Politica Estera in Europa…”. E la cosa che mi fa incazzare è che non basterà fargli notare che Frontex Plus è l’ennesima presa per il culo, che in questi giorni il governo Hollande ha fatto fuori il ministro francese anti-Merkel e che il posto di Mogherini in realtà non lo vuole nessuno, visto gli ordini che arriveranno dagli yankees per il nuovo megaconflitto anti-islamico alle porte. Ah! Già che ci sono, chiedetevi come mai, improvvisamente, è terminata la guerra tra i palestinesi di Hamas e gli Israeliani.

Ogni giorno penso a come staremo tra cinque anni. Ci stanno derubando di tutti i diritti che avevamo conseguito in tanti anni di storia. E l’amarezza è infinita, perché anche ora che c’è vero bisogno, questi politici e banchieri continuano a far finta di niente. L’interesse personale viene prima di ogni cosa.  Possibile che persone potenzialmente decisive come possono essere gli attuali Draghi, Padoan per non citarne tanti altri, siano così inette e arrivino sempre a danno arrecato? Il primo decide di prestare soldi al sistema e poi si lamenta in ritardo che tutto il denaro è finito alle banche, il secondo dice oggi che le la crescita non parte. Ma dai, ma per favore… ma lo sapevano anche i bambini come sarebbero andate le cose.
Forse tutta la sensibilizzazione che viene fatta in  materia di prevenzione vale solo per temi insignificanti? Possibile non si riesca a capire che poche semplici regole dominano il funzionamento dell’intera economia di un paese? Dobbiamo proprio scrivere alla lavagna, per il duo Renzi-Padoan, che la ricchezza si crea solo se incentivi i consumi che a loro volta fanno circolare denaro e riattivano gli investimenti con effetti sull’occupazione?

No, no. Non è così. Loro lo sanno. Ma ci sono ordini che arrivano dall’alto. Mi si dirà… si ma i soldi dove li troviamo per abbassare le tasse o incentivare i consumi? E’ molto più semplice di quanto sembra. E in un prossimo articolo esprimerò al riguardo il mio punto di vista e le mie personali soluzioni. Ma purtroppo ciò che conta è che non lo si vuole fare, devono obbedire e non lo vogliono fare!!

Occorre da parte di tutti i cittadini una presa di coscienza. Cominciamo a disobbedire al sottotenente per rivendicare regole eque e civili per il bene della collettività. E facciamolo in maniera democratica. Col confronto costruttivo, con l’ascolto e con una vera riflessione. Il bilancio di uno Stato non è il conto economico di una S.p.a.  Se rimaniamo dentro questa macchina fatale… non c’è speranza!!!


Commenti
Sono stati scritti 5 commenti sin'ora »
  1. avatarFausto Cotti - 30 agosto 2014

    E bravo Piergiorgio, condivido anche le virgole. Dopo questa attenta analisi, viene da chiedersi quale sarà il futuro del nostro paese. Quale quello dell’Europa.
    Quelli che ci dicevano che nel futuro avremmo lavorato di meno, avevano ragione perchè ora lavorano sempre di più le macchine, ma quel ragionamento era ed è illogico in un contesto capitalistico. Infatti il robot non ci dà tempo libero e non  produce beni, ma disoccupazione.
    Marx diceva che il capitalismo vive con le guerre e le conseguenti ricostruzioni e che la sua economia si alterna in periodi di stasi, crisi e boom, ma oggi non è più così, almeno per il nostro paese.
    Unico momento positivo per l’Italia furono gli anni ’60 quando da agricola si trasformò in economia industriale ma dopo quel boom, non ce ne sono stati altri e non ce ne saranno.
    Il capitalismo sta distruggendo se stesso insieme al genere umano. E nessuno è in grado anche minimamente di prevedere in futuro un sistema diverso.
    O Marx aveva torto, o il capitalismo è al capolinea. Al contrario degli anni ’60, oggi i paesi occidentali non hanno più il primato della tecnologia perchè anche gli altri paesi hanno imparato crescendo tecnologicamente e ci stanno facendo il mazzo.
    Ora conta solo chi ha materie prime e non siamo certo noi e nemmeno mamma Europa.
    Invece di preoccuparsi per lo sciogliemento dei poli, ci si accapiglia per accaparrarsi i terreni emersi per sfruttarli.
    E a noi ci fanno vedere arabi invasati che tagliano teste everyday.

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  2. avatarAndrea Cotti - 31 agosto 2014

    Ottima analisi Piergiorgio, profonda e documentata. 

    Come nostra consuetudine, facciamo un po’ i bastian contrari e vediamo di trovare come discutere le tue posizioni. :mrgreen:

    Fuori da questa Europa dici, perché non ha niente a che vedere con la CEE e a seguire il Patto di Maastricht per cui era stata ideata ed avviata. Ma questo succede non per colpa dell’ “Europa” in sè, ma perchè i rappresentanti politici che noi cittadini europei abbiamo eletto ed inviato al Parlamento Europeo si guardano bene dal mettere in pratica gli obiettivi per cui si diede vita all’Europa, e semplicemente fanno gli interessi delle loro caste/lobby di riferimento. Sulla testa dei cittadini che li hanno eletti.

    L’Europa non è la globalizzazione, ma anzi è stata inizialmente ideata proprio per poter reggere meglio – come macroeconomia – l’impatto della globalizzazione avanzante, che avrebbe spazzato via i singoli piccoli Stati. Altra cosa è invece la politica finalizzata alla globalizzazione che esprimono sempre più i parlamentati europei.

    Prodi ed i futurologhi con l’Europa e nell’Europa ci prospettavano un futuro migliore e questo è stato per i primi anni. Che la colossale bolla di derivati è stata creata dall’economia Usa, mica dall’Europa. Casomai l’Europa l’ha subita, accollandosi nelle proprie banche camionate di titoli fasulli, grazie alle scelte scellerate dei politicanti europei di turno.

    Da sempre appare evidente anche ai bambini che restrizioni & sacrifici non fanno per nulla uscire dalla crisi ma anzi la accentuano. Ma è altresì evidente che con politiche restrittive di questo tipo c’è chi si arricchisce a dismisura, dagli istituti di credito alle lobby che controllano la politica (vogliamo fare l’esempio Mediaset?). E le politiche restrittive non sono frutto dell’entità Europa, ma dagli uomini (eletti da noi ma foraggiati dalle lobby) che le applicano.

    Era nata bene questa Europa. I suoi detrattori a prescindere ci ricordano malignamente di come, nel ’99 si poteva cenare allegramente in 4 nei ristoranti con 50 mila lire e come oggi mangia a malapena un persona con 50 Euro. Già, ma non ci dicono cosa si comprava con le stesse 50 milalire 15 anni prima, nel ’84. Nè che è  l’Italia che è un caso a parte, clinico, di corruzione e conseguente mega tassazione che impone tariffe più alte d’Europa, dalla benzina al gas all’acqua, dalle assicurazioni alle autostrade, dall’Imu all’Irpef.

    Come te, ogni giorno pensiamo tutti a come staremo tra cinque anni. Ci stanno derubando di tutti i diritti che avevamo conseguito in tanti anni di storia. E l’amarezza è infinita, perchè l’Europa avrebbe potuto essere ben altro, che non l’avevamo certo sognata così . Ma ciò che è degenerato non è la sua configurazione geografica, non è l’unione dei popoli e la caduta dei confini, aspetti che anzi hanno garantito 70 anni di pace, MAI successo prima, dove fin dall’impero romano è stato un continuo susseguirsi di guerre e devastazioni. Ciò che è degenerato è l’asservimento alle lobby finanziarie dei politici eletti da quei popoli.

    Quando Persiceto dallo Stato Pontificio è passato al Regno d’Italia per la maggioranza dei cittadini è stato un bene. Quando poi l’Italia è caduta sotto al fascismo, la colpa non è stata dell’ “Italia” ma di chi la governava allora e che ha imposto quelle scelte. E aver allora auspicato il ritorno allo Stato Pontificio (e ai suoi vecchi scudi,  baiocchi e quattrini) come certo i più clericali allora avranno vagheggiato, non è che avrebbe fatto cessare le privazioni e le sofferenze dei persicetani.   

     

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  3. avatarAndrea Cotti - 31 agosto 2014

     

    • Marco Cotti   Bravo Pier, ottimo articolo, speriamo che possa aiutare qualcuno a porsi certe domande e di conseguenza a prendere coscienza di come stanno le cose.
      Bravo!
    • Piergiorgio Chinaglia   Grazie Marco. La tua condivisione è importante perché più persone possibili possano comprendere. Ciao.
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  4. avatarAndrea Cotti - 31 agosto 2014
    • Finalmente si comincia a vedere e leggere analisi sensate e condivisibili, uscire da questa Europa dovrebbe essere un impegno collettivo, di buon senso di un governo che di buon senso non ha, ci stiamo arrovellando per poter vivere, ma vivere cosi è sempre più difficile, non voglio farla troppo lunga, ma condivido in toto le riflessioni di Piergiogio, una svegliatina generale non sarebbe male, anzi è aupicabile.

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  5. avatarPiergiorgio Chinaglia - 31 agosto 2014

    Mi compiaccio dei vostri apprezzamenti e vi ringrazio.
    MiIle sono le considerazioni che si possono fare, magari anche differenti e peraltro tutte quante condivisibili. Ma il messaggio più importante che voglio far passare è che, oggi più che mai, l’amico non è più quello che tradisce (come eravamo abituati dagli anni ’60 in poi). Oggi, il presunto amico, in realtà, è un tuo nemico. Che parte da subito con l’intenzione di fotterti.
    La globalizzazione ha stravolto gli equilibri economici mondiali a cui eravamo abituati e a noi cittadini italiani ed europei ci si chiede di fare da tappetini al volere stabilito da poche mani forti che controllano il globo. Noi siamo dei soldatini, i tedeschi sono dei sottotenenti e gli americani sono dei colonnelli agli ordini di un unico Generale. Chi è il Generale? Difficile saperlo. Io so che ci sono paesi come la Svizzera che dicono da sempre NO! “Andate in guerra voi che noi stiamo a guardare”. Puoi dire NO alla guerra vera come a quella economica. L’importante è uscire da un circuito che può solo nuocere e che sta solo nuocendo.

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