Femminicidio

femminicidio3-561x250Femminicidi, in Italia in tre anni 452 vittime , oggi se la donna lascia il proprio uomo, lui gli dà fuoco.

C'è chi propone di introdurre nelle scuole "l'educazione ai sentimenti" ma poi ci sono altri contrari, perchè temono che i figli diventino froci.
Diciamo la verità, i responsabili siamo noi, questa è l'Italia che vogliamo.
Viviamo circondati da telecamere, nel terrore che qualcuno ci violenti o ci derubi, non ci fidiamo più di nessuno e tutto quello che non conosciamo ci fa paura. Con l'avvento di internet e della telefonia mobile stiamo perdendo il contatto umano, passiamo il tempo a sditacciare ma non tocchiamo, non guardiamo negli occhi e non sentiamo l'odore di quelli con cui parliamo.

Anni fa in tutto il mondo ci furono persone che cercarono di cambiare le cose. Donne che manifestavano nelle piazze rivendicando uguaglianza, ragazzi che giravano in autostop con zaino e chitarra fidandosi di chi gli dava un passaggio e viceversa.
Nell'arte, nella musica, nei rapporti umani, c'era voglia di amore.

Naturalmente questo "movimento" non andava bene.
Il rifiuto della moda, della ricchezza, dell'individualismo, del consumismo, della pubblicità, della violenza e della guerra.
L'autocoscienza, la ricerca di strade alternative di vita che uscissero dagli schemi che il potere e la società imponevano, erano tutti pericoli.
La soluzione fu l'eroina. Quei ragazzi furono sterminati così.
Oggi devi drogarti con quello che vuole il mercato. Vai in discoteca, ti impasticchi, bevi decine di spritz e assordato dalla musica martellante fai venire mattina.
Se hai voglia di sesso lo paghi, le strade sono piene di sventole slave che te la danno tutto ha un prezzo, non esiste nulla che tu non possa comprare, quindi anche la tua donna è tua e ci fai quello che vuoi. Idem per la famiglia, i figli e la moglie sono tuoi come le scarpe che indossi, se hai problemi li puoi violentare o buttare dal balcone.

Non esiste una soluzione, quelle 452 donne uccise, si erano fidate e innamorate dei loro carnefici.

Avevano capito con chi avevano a che fare? Perchè non hanno fiutato il pericolo? Dopo i primi screzi, non hanno avuto paura?
No, noi dobbiamo avere paura solo degli immigrati e dei terroristi.
E' così che funziona l'evoluzione della specie, sopravvive solo chi ha capito dov'è il pericolo e di chi o cosa si deve aver paura.

Il pericolo è la menzogna continua che ci viene propinata dai media ogni giorno, sta a noi spegnere la TV, il tablet e l'hi phone e cercare gli altri negli occhi.


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 31 maggio 2016

     

    Commenti
    Alessandro Lenzi

     

    Emanuela Serrazanetti
    Emanuela Serrazanetti La mia stima

     

    Giuseppe Bellanova
    Giuseppe Bellanova Ben detto, Fausto. Cercare il "mostro" non serve. Spesso anche il "mostro" di turno è a sua volta una vittima. E come si vede dai commenti "forcaioli" diventa anche il facile bersaglio delle frustrazioni altrui.
     

    Ornella Forgione
    Ornella Forgione condivido il tuo pensiero e ,da donna, mi fa un enorme piacere leggere queste cose scritte da un uomo. Abbiamo perso il contatto con l'altro è vero,come è vero che oggi tutto si compra e se non hai soldi ci sono le "comode rate".C'è da dire però che la donna è sempre stata vista come una costola dell'uomo,la morale cattolica predominante l'ha inculcata da piccoli in molti maschietti. Io sono cresciuta in una famiglia del sud dove mia madre mi ha sempre ripetuto che la donna deve stare al suo posto ( uno dei tanti motivi che mi hanno spinto lontano da casa). C'è un maschilismo latente e predominante difficile da estirpare .

    Lascia un Commento
  2. avatarAndrea Cotti - 1 giugno 2016
     

    Fausto Cotti
    Fausto Cotti Giusto Ornella, da bambino chiedevo a mia madre di insegnarmi a far da mangiare e lei diceva che lo dovevano fare le donne…anche io ero "maschietto", poi da grandicello, frequentando fricchettoni e femministe è cambiato qualcosa.
     

    Giuseppe Bellanova
    Giuseppe Bellanova Sinceramente, io credo che il mondo funzionerebbe meglio se ognuno imparasse a stare al suo posto. A prescindere dal nastro, rosa o azzurro che sia.
     

    Andrea Cotti
    Andrea Cotti E chi decide Giuseppe quali sono i posti dove stare? Ad esempio, il tuo. il mio, quello di Ornella… quali sono ?

     

    ..

    Mirko Nembokid Crosetto
    Mirko Nembokid Crosetto Giusto ma non puntiamo il dito contro le tecnologie della comunicazione che di per sè come tutti gli strumenti sono neutri, questo post l'ho letto con il tablet e tu l'hai scritto al pc…tu ed io non credo avremo molte occasioni di incontrarci al roxy bar Emoticon wink
     

    Fausto Cotti
    Fausto Cotti Caro Mirko, io ho semplicemente paragonato due periodi storici. Non sono certo fra quelli che imputano le cause dei mali dell'uomo al progresso tecnologico. Sappiamo che ogni cosa nuova che esso inventa (come l'energia nucleare) può darci benessere o distruggerci. Quale sarà il nostro futuro? Un ottimo film a riguardo, che mi è piaciuto molto è Wall-e
     

    Fausto Cotti
    Fausto Cotti

    This is a clip from Wall-E. It illustrates the future dystopi

    Lascia un Commento

Devi essere Registrato per poter laciare un commento!.