Feltri e le pensioni. Il prezzo della coerenza

Feltri e BerlusconiSiccome tra i tagli da fare subito, l’utilizzatore finale sembra voler inserire anche le pensioni, siccome da parecchie parti, Bossi compreso, la cosa non è che vada tanto a genio, ecco che è subito partita una feroce campagna del Giornale (Feltri in testa) e di Libero contro le pensioni ‘facili’ e sulla necessità urgente di portare i limiti ben oltre i 65 anni.

Vittorio Feltri,  intervenuto alla trasmissione “In Onda” di La7, interpellato da Luisella Costamagna sulla manovra finanziaria, risponde indignato dal sistema pensionistico che secondo lui dovrebbe cessare di consentire di andare appunto in pensione a 58 – 59 – 60 anni.

E’ indignato lui.

Vittorio Feltri è andato in pensione a soli 53 anni, nel 1997, con una pensione d’oro:  347 milioni di lire all’anno, circa 179 mila euro, a carico dell’Inpgi, l’Istituto previdenziale dei giornalisti.

Questi sono individui che se ben pagati son capaci di dire (e di fare) di tutto.  Lo diciamo da sempre, ma immancabilmente restiamo esterefatti quando ci troviamo di fronte a queste porcate, a come per qualche centinaia di euro questi se ne fottano di coerenza e immagine di sè stessi.


Commenti
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  1. avatarFeltri e le pensioni. Il prezzo della coerenza | Informare per Resistere - 11 agosto 2011

    […] Fonte: http://www.andrez.cotti.biz/feltri-e-le-pensioni-il-prezzo-della-coerenza-7336.html   […]

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