Elezioni Partecipanza 16 dicembre 2012

Le votazioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Partecipanza   sono state previste per il 16 dicembre di quest’anno.

Il tempo utile per la  presentazioni di liste è scaduto alle ore 12 del 17 u.s.

Queste notizie  le ho assunte dal comunicato esposto nella bacheca dell’Ente.

Una decina di giorni  fa circa  sono stato avvicinato da un Consigliere  uscente che mi ha chiesto di  porre la mia firma per la presentazione della Lista N° due. Quindi c’è anche la lista N° uno ? Ho domandato.  No è stata la risposta, finora c’e né una sola, la nostra. E allora perché  lista  due e non  uno.  Risposta ( abbastanza strana) : siamo sempre stati la due !!!

Ho capito, allora è possibile inserirmi in questa lista, visto che sono interessato ?

Mi dispiace….. la lista è già fatta.

Sapendo, (la piazza mormora) di un eventuale  unico “listone”  della serie “ tutti assieme destra e sinistra” ho chiesto “lumi” ad una ex sindaco e la risposta è stata la stessa: “in fondo che male ci sarebbe se, invece di stare  lì a combatterci tutti i santi giorni, ci mettiamo tutti assieme e governiamo la Partecipanza ?”

In quel momento non ho avuto la prontezza di spirito ( e mi dispiace), di dirgli: bene, allora perché non farlo anche per il Comune, cosi smettiamo  di litigare tutti i santi giorni come ora succede?

Io non posso, e non voglio, dare giudizi sull’operato di questa Amministrazione per un semplice e ovvio motivo:  Non conosco nulla di quello che ha prodotto!!!

Come fa  a non capire che non è possibile tenere all’oscuro per nove anni: gli  acquisti e le vendite dei terreni, i BILANCI annuali eccetera, e poi chiederti a consuntivo di dargli il voto?

Come fa a non pretendere che non è possibile governare nel 2012 senza una controparte che controlla, discute, e perché no collabora e che ha un solo nome opposizione ( possiamo anche chiamarla costruttiva).

Mi è stato detto che questo dipende dallo STATUTO, ma lo statuto volendo si cambia! E’ uno statuto fatto prima della Rivoluzione Francese. Possibile ritenerlo ancora attuale!!! Concludo con alcuni semplici  esempi che dimostrano quanto siano obsolete queste norme:

  1. una figlia di partecipante sposata  con un cognome non partecipante NON  ha più diritto.  (mi risulta che in alcune Partecipanze anche vicino a noi, hanno risolto questo problema)
  2. un genitore con cognome Partecipante che decida di adottare e riconoscere un bambino magari perché come coppia non può avere figli,  ebbene questo bambino, diventato adulto, NON SARA’ Partecipante.  Cambiare si può, basta volerlo!

Un’ultima osservazione sulla permanenza di alcuni attuali Amministratori: personalmente non appartengo alla categoria dei rottamatori ad oltranza, se uno è bravo è un peccato cambiarlo con uno meno bravo, ma vivaddio se dopo 35 anni di permanenza al vertice uno si candida per arrivare a 44, bè forse è un po’ troppo. 


Commenti
Sono stati scritti 5 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 22 novembre 2012

    Pensa che l’estate scorsa pure io ho avuto occasione di discutere questa ipotesi con una nostra ex Sindaco, anche lei delle parti.
    E’ una persona che stimo moltissimo e a cui voglio bene come a una sorella da sempre, fin dagli anni ’70 che ci videro collaborare strettamente in tante battaglie.

    E ci sono rimasto davvero male quando pure a me ha detto: “in fondo che male ci sarebbe se, invece di stare  lì a combatterci tutti i santi giorni, ci mettiamo tutti assieme e governiamo la Partecipanza ?

    Negli anni ’70 sapevamo molto bene “che male ci sarebbe” in un inciucio consociativo ai danni dei partecipanti, poi evidentemente pian piano lei si è dimenticata.
    Si è dimenticata che si chiama Democrazia, offrire ai partecipanti la possibilità di valutare una lista alternativa e scegliere

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  2. avatarGabriele Tesini - 22 novembre 2012

    Ma non è che perderemo un’altra occasione, con le elezioni della Partecipanza, di far valere i diritti e le idee del popolo di Sinistra? Non c’è proprio più religione… o democrazia? 😈

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  3. avatarPaolo Grandi - 22 novembre 2012

    Io sono figlio di Immigrati : mio padre di Castel San Pietro e mia madre di Sasso Marconi quindi è già tanto se sono riuscito ad avere la cittadinanza ,ma tutto questo a me sembra un piccolo esempio della pochezza dei nostri tempi e la responsabilità è nostra .
    Non si tratta di sapere chi ha ragione ,ma se si crede davvero nella DEMOCRAZIA esiste una regola molto semplice la necessità di una maggioranza e una minoranza che nel rispetto , con toni adeguati con dati solidi portano avanti le proprie idee .
    Quando manca questo o si vive nel paese ideale ( mai visto in vita mia ) o c’è altre spiegazioni meno romantiche

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  4. avatarFausto Cotti - 25 novembre 2012

    Credo che siano le regole stesse della partecipanza fatte  più di 900 anni fa, che stanno portando ad un progressivo disinteresse da parte dei partecipanti stessi, riguardo l’amministrazione.

    Oggi i terreni hanno sempre meno valore e gran parte dei partecipanti non essendo più agricoltori, ogni novena vende e prende sempre meno danaro.

    Addirittura anni fa, prima che agli allevatori di maiali fosse obbligato l’uso dei depuratori, venivano comprate delle parti per spargervi enormi quantità di liquami rendendo il terreno bruciato per anni.

    Ci sarebbe bisogno di modificare le regole per poter fare coltivazioni di valore, come ad esempio vigneti o frutteti, ma avendo a disposizione solo 9 anni non conviene, quindi raramente qualcuno lo fa sul terreno della partecipanza.

    L’unica amministrazione (di sinistra) che provò a chiedere ai partecipanti queste modifiche con un referendum, lo perse clamorosamente e alla scadenza non fu più rieletta.

    Purtroppo quelli che hanno potere effettivo, sono i capi partecipanti che sono in maggior parte ricoverati negli ospizi imbottiti di tavor con il catetare, flebo,la bava alla bocca e il pannolone.   

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  5. avatarAndrea Cotti - 25 novembre 2012

    Fausto:

    ” …Purtroppo quelli che hanno potere effettivo, sono i capi partecipanti che sono in maggior parte ricoverati negli ospizi imbottiti di tavor con il catetare, flebo, la bava alla bocca e il pannolone.”  

    E’ proprio così Fausto.

    Il diritto di voto è dei “Capi Partecipanti”;  si diviene Capi partecipanti solo alla morte del padre se figli unici o se figli maggiori (solo per il diritto di voto).

    Nel nostro caso personale ad esempio, (come nella maggior parte dei casi) che sian già vecchi e rimbambiti, praticamente in un letto, non abbiamo ancora il diritto di voto, essendo in vita nostro padre ultranovantenne; solo lui voterà.

    Per quanto riguarda le modifiche proposte ai partecipanti dall’ultima Amministrazione di sinistra, (1968-1977), ricordo bene (ero segretario comunale del Pci allora e nostro padre [Dartagnan] Vicepresidente della Partecipanza) che la Federazione PCI di Bologna praticamente impose (nonostante i nostri ripetuti avvertimenti) di inserire modifiche allo Statuto che, oltre a favorire giustamente gli impianti di colture pregiate, avrebbe consentito di fatto il controllo della Partecipanza alla stessa Federazione, e fu facilissimo per la destra (allora all’opposizione) andare dai vecchietti elettori e convincerli che “i comunèsta iv vòlan tùr la tèra “.

    E così persero la Partecipanza (1977) e non l’han mai più riconquistata.

    Però dai, adesso con l‘inciucio consociativo si rifaranno presto.  :mrgreen: 

     

     

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