E’ Fratelli d’Italia, grazie ai giovani Deputati Pd

Non è possibile, abbiamo inviato nuove persone in Parlamento, tante donne e tanti giovani per portare una ventata fresca e rinnovatrice, ma tutto continua così come se nulla fosse cambiato, con gli stessi putridi sistemi inciucisti di sempre.

Il Deputato Roberto Fico dei 5S ci informa su FB che ieri l’altro si è riunito l’ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati per discutere “la costituzione di un gruppo parlamentare in deroga al regolamento della Camera”.

Il nuovo gruppo sarebbe poi quello di “Fratelli d’ Italia” di La Russa e Meloni.

Il regolamento della Camera dice che un gruppo di deputati inferiore al numero di 20 non può formare un gruppo parlamentare autonomo ma deve andare a comporre il gruppo misto. I componenti dei “Fratelli d’Italia” sono solo 9.

Durante la riunione è stato chiesto quanto sarebbe costata la costituzione del gruppo, ed i Questori hanno subito informato che la spesa sarebbe stata di  “400.000 euro all’anno in più”.

Non essendo consentita dai regolamenti vigenti, per la costituzione di questo nuovo gruppo parlamentare occorreva il voto dell’Ufficio di Presidenza, in deroga al Regolamento.

Tutti i partiti, tutti, inclusa la maggioranza Pd (di 8 su 13), hanno votato a favore. Solo il rappresentante M5S ha votato contro.

Il risultato è dunque che in deroga al Regolamento della Camera dei Deputati si forma un nuovo gruppo parlamentare denominato “Fratelli d’Italia” composto da 9 deputati e che ci costerà 400.000 euro all’anno in più.

Queste sono le decisioni che i nostri cari eletti  prendono già pochi giorni dopo essersi insediati.

Vediamoli uno ad uno, e regoliamoci quando dovremo rivotarli, loro ed il  loro partito.   

 Marina Sereni

Marina Sereni

Roberto Giachetti

Roberto Giachetti

Paolo Fontanelli

Paolo Fontanelli

Anna rossomando

Anna rossomando

 

 

Anna Marcherita Miotto

Anna Marcherita Miotto

Giampiero Bocci

Giampiero Bocci

Caterina Pes

Caterina Pes

Valeria Valente

Valeria Valente


Commenti
Sono stati scritti 6 commenti sin'ora »
  1. avatarLeonildo Roncarati - 30 marzo 2013

    La votazione parla da sola, il movimento 5 stelle è stato coerente, il resto sono da mandare a casa, a legnate.

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  2. avatarAndrea Cotti - 30 marzo 2013

     I Fratelli d’Italia sostengono che l’operazione non avrebbe nessun costo aggiuntivo.

     Il deputato di Fratelli d’Italia  Massimo Corsaro, sostiene che la deroga non comporta alcun aggravio di costi perché “da questa legislatura è entrato in vigore un nuovo regolamento relativo ai contributi erogati dalla Camera per le spese di attività politica che non sono più commisurati all’esistenza o all’entità dei Gruppi, ma sono attribuiti (ed in misura assai ridotta) per ogni parlamentare”. 

    La notizia del costo aggiuntivo di 400.000 €./anno denunciato dai 5S è dunque da verificare.  

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  3. avatarGabriele Tesini - 30 marzo 2013

    Per me la cosa grave non sono tanto i costi, ma è grave che ben otto deputati PD abbiano votato favorevolmente per la deroga al Regolamento e che sia permesso ai “Fratelli d’Italia”  di avere un gruppo alla Camera che non ci dovrebbe essere.

    Poi, detta come vuol detta, il solo fatto di rivedere la facciaccia di La Russa nelle istituzioni, mi fa ribrezzo.  😯

    Se non si riformano presto regole e regolamenti, purtroppo non cambierà mai nulla… 😈  

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  4. avatarAndrea Cotti - 2 aprile 2013

    Secondo Ivan Scalfarotto si tratta di una manipolazione:

     ” Si tratta di un’evidente manipolazione, basata su un’informazione falsa che il cittadino medio può ignorare ma che non può essere sfuggita all’Onorevole Fico. È infatti fattualmente falso affermare, come fa Fico, che: “Il regolamento della Camera ci dice che un gruppo di deputati inferiore al numero di 20 non può formare un gruppo parlamentare autonomo ma deve andare a comporre il gruppo misto”.

    Fico non può non sapere che, a certe condizioni, secondo il regolamento è perfettamente legale costituire un gruppo con meno di 20 deputati. “L’Ufficio di Presidenza può autorizzare la costituzione di un Gruppo con meno di venti iscritti purché questo rappresenti un partito organizzato nel Paese che abbia presentato, con il medesimo contrassegno, in almeno venti collegi, proprie liste di candidati, le quali abbiano ottenuto almeno un quoziente in un collegio ed una cifra elettorale nazionale di almeno trecentomila voti di lista validi.” (Art. 14, co. 2 del regolamento della Camera)
    Ora, in presenza di questi requisiti, l’Ufficio di Presidenza può autorizzare o non autorizzare la creazione di un gruppo. Se non lo fa deve avere degli argomenti molto forti, dato che si sta in quel modo impedendo a degli eletti democraticamente di svolgere più efficacemente il loro lavoro.
    Il cesso a cui Fico si riferisce è la democrazia. Risparmiare è doveroso e non sprecare è un imperativo categorico. Ma se ogni esigenza di rappresentanza politica viene dopo il risparmio, a questo punto Fico e i suoi colleghi facciano sapere a tutti gli italiani in quali tempi intendono abolire le elezioni. Pure quelle costano un sacco di soldi e senza di esse, senza spendere un soldo, il M5s potrà finalmente occupare il 100% dei seggi. ”

    Sembra però confermare la spesa aggiuntiva, nel caso di 400.000 €.  :(

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  5. avatarger - 4 aprile 2013

    Secondo il nuovo regolamento, nessun aggravio per la costituzione di nuovi gruppi parlamentari. Non vengono più erogati i fondi per singolo gruppo, ma un tot per onorevole.
     

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  6. avatarAndrea Cotti - 5 aprile 2013

    Ciao Germana e benvenuta nel portale.  :)

    Si, come scrivevamo su, questo è quanto afferma in una nota Massimo Corsaro, deputato di Fratelli d’Italia. Ma altri Deputati e il Presidente della Camera stesso, hanno espresso opinioni opposte.

    Al momento non abbiamo ancora reperito il Regolamento della Camera aggiornato.

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