Primarie domani, perchè vi sia un DOMANI

Non dico per chi andrò domani a votare, non lo dico per non volere che, se mai qualcuno leggerà queste righe, potesse esserne influenzato della serie se lo vota  lui io voto l’altro.

Voglio però riassumere brevemente a me stesso e a chi vorrà leggere  la mia opinione sulle primarie del Pd PRIMA che si concludano, dopo sarà tutto diverso: il senno del poi!!
Parto in positivo: sono molto soddisfatto e pieno di speranza, speranza sottolineo, non certezza ci mancherebbe!
Perché ?
– Mentre in Italia la classe politica in parlamento non sembra capace  di formulare una proposta di riforma elettorale in grado di dare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, il leader della nazione, la sinistra autonomamente, tempestivamente, è scesa in cantina, ha ritrovato  un oggetto usato tempo fa e poi tolto dal  salotto buono come inutile e anche pericolosetto, lo ha riportato alla luce, ripulito, restaurato e messo in primo piano, e quelle che furono chiamate primarie (tutto minuscolo) sono diventate PRIMARIE (tutto maiuscolo).

–  Non ci saranno candidati si diceva:  si sono confrontati  in 5.
–  Si divideranno la parte si diceva: erano di parti certamente diverse.
–  Diranno le stesse cose  si diceva: hanno interpretato diverse visioni della sinistra dell’oggi e del possibile domani.
–  Parleranno per slogan si diceva: certo tanti slogan, ma chi ha voluto approfondire   ne ha avuto la possibilità, è un po’ come leggere il quotidiano solo nei titoli o in tutto l’articolo.
–  Litigheranno si diceva: se guardiamo al livello di maleducazione nei rapporti fra le diverse parti,  tanto diffusa nell’Italia degli ultimi anni, bè direi che poteva essere decisamente peggio.

Qualche fuoripista  è avvenuto, speriamo che non si ripresenti la sindrome di Dorando Petri, ma per ora  è andata bene.
–  Si sa già chi vincerà e chi perderà  e con quali percentuali si diceva: in gran parte gli opinionisti  si sono sbagliati e infatti oggi, vigilia del ballottaggio tutti prudenti, possibilisti, per essere pronti, dopo, a dire io l’avevo detto, ma dopo !
–  C’è il rischio di spaccare la sinistra si diceva: questa preoccupazione proprio non l’ho mai capita se fatta in buona fede, caso mai se  fatta per mancanza di coraggio !

La sinistra è spaccata da sempre, il correntismo basato su motivi troppo spesso di interesse personale è stata una mala pianta di tutta la politica italiana  e allora ?
Allora si  può  continuare a negare le differenze come hanno fatto troppi partiti o centralizzare nelle “mitiche” segreterie di partito e fingere una coesione inesistente e che impedisce ai cittadini di capire?
E se si diventasse maturi e si dicesse: ci uniscono un insieme di valori, ma abbiamo diverse proposte  per realizzarli e vi chiediamo cosa preferite:
QUESTA E’ LA DEMOCRAZIA, QUESTA E’ LA POLITICA SANA, almeno per me .

Le primarie sono un utilissimo strumento se ben fatte, alternative  concrete ?
In negativo?
–  Regole da migliorare.
–  La delusione di una certa parte dell’apparato che ha resistito più o meno apertamente e che tutt’ora fa di tutto per minimizzare, ostacolare.
–  Il timore che l’apparato da lunedì terminato il chiasso mediatico  lavori per la restaurazione  e sia  chiaro per  apparato non ne faccio una questione generazionale:  vedo troppi giovani con  una precoce senilità.

E infine alcune speranze :
– Che queste primarie diventino reale patrimonio delle altre forze politiche nella selezione della dirigenza perché una democrazia ha bisogno di una maggioranza autorevole e di una opposizione credibile.
– Che queste primarie diventino la regola per la sinistra per scegliere in ogni occasione i candidati alle cariche istituzionali, dal Sindaco dal più piccolo paese al presidente del consiglio e  proponendole nessuno  si offenda di lesa maestà o ne abbia paura.

Buon voto a tutti e lavoriamo perché questa Italia diventi un pochino piu’ normale, almeno un pochino.


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 2 dicembre 2012

    Belle considerazioni caro Paolo, che al di là delle mie opinioni sul Pd in genere condivido in pieno.

    Ieri io e mia moglie Elena abbiamo votato dal Sudest Asiatico anche per il ballottaggio, che per gli italiani all’estero le votazioni sono iniziate alle 3 del pomeriggio ora italiana.

    Un software ben realizzato, pulito ed intuitivo e ben funzionante, con sicure misure di verifica e controllo all’accesso e supportato da un server adeguato.

    Stò Pd quando vuole sa mostrare di reggere bene il confronto anche in rete… ma con tanta democrazia vera in più, visto che si stava decidendo il leader.  Tanto per fare un paragone restando in rete; a Casaleggio e Grillo chi li decide?    :mrgreen:

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  2. avatarPaolo Grandi - 2 dicembre 2012

    Chi li decide ?
    Casaleggio  e forse , ma forse Grillo .
    Dai Andrea  fa delle domade piu difficili tipo ,al mio amato Bologna ce la farà a  stare in serie A ,
    parliamo di cose serie  suvvia !

    p.s.
    va a finire che  è più facile votare dal sud est asiatico che  da certe parti di Italia

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  3. avatarAndrea Cotti - 3 dicembre 2012

    Beh … sembra quasi che quelli del Pd ti abbiano ascoltato:

    Bersani:   “Spazio ai giovani, niente favole” – “Ora avanti assieme, finito il tempo del solo uomo al comando”. “Da domani darsi un forte profilo di governo e un grande segnale di cambiamento per il centrosinistra”

    Renzi:   “Bravo Bersani, nessuna regola diversa poteva cambiare esito”

    Vendola:   “profumo di sinistra”

    Bersani: “Se non profumassi  di sinistra non mi riconoscerei”

    Renzi: “Sconfitta netta, saremo leali”

    Bersani:  “a Renzi gli mando un abbraccio, e la riconoscenza per aver portato forza e freschezza, e un grande contributo a queste consultazioni”.

    “Ringrazio Vendola per la sua richiesta di “profumo di sinistra” e Sel, con la quale abbiamo lavorato sempre molto bene, e poi i marxisti per Tabacci, che hanno imperato in queste settimane su Facebook. E ancora un grazie a Laura Puppato e la sua interessante green economy.” 

     “Ora avanti, tutti assieme. Perchè è finito il tempo dell’uomo solo al comando.  Mettiamoci  forza, energia e – fatemelo dire – anche un po’ di allegria”.

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