Discarica Geovis: vorremmo parlarne prima

In fondo riporto, per correttezza in maniera integrale, la cronaca di quanto avvenuto in Consiglio Comunale, penso sia opportuno fare alcune riflessioni.

1) Nell’autunno 2010 l’Amministrazione Comunale, con lodevole iniziativa, coinvolse la cittadinanza  in un percorso partecipato per la riduzione dei rifiuti e la organizzazione della raccolta Porta a Porta.
In quella sede fu ripetutamente detto che la discarica attuale, in assenza di una significativa riduzione della raccolta dei rifiuti e dell’ indifferenziato in particolare, sarebbe arrivata ad  una rapida saturazione in pochi anni , NON SAREBBE STATO  POSSIBILE UN AMPLIAMENTO, SI VOLEVA GIUSTAMENTE IMPEDIRE ULTERIORE DEGRADO DEL TERRITORIO PERSICETANO CON  AUMENTO DI TERRENO OCCUPATO DA DISCARICA.

La raccolta Porta a Porta e tutta una serie di altre ottime iniziative  furono accettate ANCHE per sulla base di queste motivazioni.

2) A due anni di distanza la raccolta di  RIFIUTI DIFFERENZIATI sfiora  l’80%, OTTIMO  RISULTATO, a detta  dell’Amministrazione vi sono buone prospettive di migliorare ancora e, a commento di tutto ciò, nel volantino recentemente diffuso da parte del Comune e di Geovest si dice “la discarica durerà piu’ a lungo”.

3) Quindi il problema di come smaltire il residuo di indifferenziato come minimo dovrebbe essere non così urgente, lasciando il tempo per valutare la migliore modalità in maniera partecipata, su dati il più possibili tecnici , cercando di controllare gli inevitabili approcci irrazionali a  cui questi temi  si prestano, unitamente a interessate strumentalizzazioni e cercando di non farne una questione di male intesa politica.

4) Da quanto sopra riportato cosa è avvenuto: “ le istituzioni” senza coinvolgere la cittadinanza  hanno deciso di allargare in maniera considerevole l’attuale discarica.

E’ regolare tutto ciò ? Giuridicamente penso di si, ma è accettabile ? Penso di no per i seguenti motivi:

a) dove sta l’urgenza di una simile decisione se la discarica attuale  può ricevere per altri anni ?
b) non si era  detto che l’attuale discarica non era aumentabile?
c) perché peggiorare ulteriormente in maniera IRREVERSIBILE l’ambiente persicetano creando un nuovo spazio discarica attivo fino al 2027 e dove poi se si era detto che spazio non c’era?
d) esiste un calcolo che indichi per quanti anni ancora, l’attuale discarica può ricevere  un indifferenziato ridotto al 15/20 % del totale rifiuti ?
e) esiste uno studio basato su dati solidi e non di parte sulle conseguenze in termini di degrado ambientale NEL SUO COMPLESSO ?
f) per quale motivo Persiceto deve coprire le esigenze della pianura nord-occidentale almeno fino al 2027 in aggiunta a due forse tre (?) quattro (?) biomasse ?

Si dice per non aumentare le tariffe ? ma di quanto ? e ne vale la pena ?

Le discariche vengono condannate in tutto il mondo progredito cercando altre soluzioni certamente  con molti lati negativi, ma comunque piu’ accettabili delle discariche, perché a PERSICETO NO !?
Detto tutto questo, la legge forse consente alla nostra Amministrazione di offrire “alle esigenze della pianura nord-occidentale almeno fino al 2027”  parte del nostro territorio senza chiedere  a noi cittadini, ma noi siamo d’accordo?

Signori Amministratori, prima di aumentare in maniera IRREVERSIBILE il degrado  di una parte importante del nostro territorio con tutte le conseguenze in termini di salute, scempio di terreno agricolo, abitabilità per le zone vicine e ben abitate RIPENSATECI,  SIETE ANCORA IN TEMPO!!
Aprite un largo dibattito con noi amministrati, portate dati certi, solidi, senza ombre, fate proposte alternative ad una discarica (CHE ESISTONO  !!!) poi  LASCIATE  A NOI CITTADINI LA DECISIONE,  NE ABBIAMO MORALMENTE DIRITTO !
NON E’ CON QUESTI ATTEGGIAMENTI CHE SI RIDA’ FIDUCIA ALLA POLITICA.

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Cronache dal Consiglio comunale

050 – 27 novembre 2012
2. Trattamento e smaltimento dei rifiuti nel periodo 2013 – 2017

La raccolta porta a porta sul territorio, a parte i problemi, noti a tutti, dell’abbandono dei rifiuti, sta dando risultati sorprendenti, oltre il 75% di differenziata. Il più importante dei risultati positivi, è che San Giovanni in Persiceto ha ridotto significativamente i rifiuti che vanno nella discarica della Nuova Geovis. Risultato doppiamente positivo perché ciò comporta anche un minor passaggio e movimento di mezzi pesanti per le strade. La discarica di Sant’Agata ha così potuto prolungare il suo periodo di vita poiché l’arrivo di una minore quantità di rifiuti farà sì che la discarica possa durare più a lungo nel tempo.

Nel piano provinciale di smaltimento dei rifiuti che ha previsto un aumento volumetrico di 130000 tonnellate nel decennio 2007 – 2017 (tramite sopraelevazione dei gradini), è previsto che ad esaurimento della discarica di Sant’Agata Bolognese e in adiacenza ad essa sia possibile realizzare una nuova discarica per 300.000 tonnellate per coprire le esigenze della pianura nord-occidentale almeno fino al 2027.

La Nuova Geovis ha presentato quindi, nel marzo 2012, la richiesta per poter ricevere in loco, nella discarica di Sant’Agata Bolognese, tale quantità di rifiuti fino ad esaurimento della propria capacità di smaltimento nell’area di competenza il che vuol dire che non servirebbe individuare una nuova discarica. In realtà la Nuova Geovis ha presentato una serie di ipotesi che potrebbero attuarsi alla fine del ciclo di vita della discarica attualmente previsto:

  •  Non si fa niente e quindi i rifiuti della pianura occidentale dovranno viaggiare via camion verso un’altra sistemazione con elevato aumento dei costi, del traffico pesante e dell’inquinamento.
  •  Si costruisce un’altra discarica nel territorio, con costi ovviamente molto elevati e con perdita di ampie porzioni di terreno destinate all’agricoltura.
  •  Si costruisce un’altra discarica nei pressi della Nuova Geovis con le stesse problematiche del punto due.
  •  Si fa un ampliamento della discarica nella stessa area di quella esistente.

Dopo un’attenta analisi delle problematiche,  l’Amministrazione, con un lavoro congiunto effettuato a livello di Unione e in accordo con la  Provincia, ha deciso di puntare all’ultima soluzione, in virtù anche del progetto presentato  da Nuova Geovis e dalle condizioni che l’azienda  chiede e propone. In quel luogo esiste già una discarica, regolare e sicura dal punto di vista ambientale, con impianti e infrastrutture costose  già realizzate; inoltre la porzione di territorio è già comunque compromessa per fini necessari e  non verrà utilizzato ulteriore territorio vergine per  questo scopo.

Perciò, per risparmiare denaro pubblico e per non perdere territorio, si è deciso che la discarica sarà prolungata nello spazio dove in questo momento stanno i capannoni e gli uffici, che saranno spostati in una zona adiacente,  sempre nel terreno già occupato dalla Nuova Geovis. In accordo con il Comune, in virtù della  soluzione più economica decisa, la Nuova Geovis si impegna contestualmente a non aumentare le  tariffe di conferimento dei rifiuti fino al 2027. Inflazione esclusa, ovviamente.

Inoltre, per cercare di ridurre l’impatto ambientale, sarà installato un digestore che contribuirà allo smaltimento dei rifiuti organici che, oltre a essere trasformati in compost, saranno anche utilizzati per la produzione di energia, come in parte già oggi avviene mediante il recupero del biogas che il processo di compostaggio produce: non va infatti dimenticato che Nuova Geovis è prioritariamente un impianto di compostaggio.

L’opposizione ovviamente critica la delibera ma non propone soluzioni alternative. Vanno bene le critiche, se costruttive, ma dove metterebbero i rifiuti le opposizioni? Solo un consigliere del Pdl  ha avanzato una proposta, quella di costruire un termovalorizzatore. Dal Gruppo Democratico arriva la condivisione del progetto e anche l’invito a insistere con la raccolta differenziata, con il porta a porta e a spingere verso un processo educativo che porti a una minore produzione di rifiuti.


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 10 dicembre 2012

    Che buontempone il nostro Vicesindaco.

    Ecco il suo commentino di oggi:

    Tommaso Cotti Ok siamo aperti a tutte le proposte, qui mi sembra che l’unica alternativa che proponete pur non citandola sia quella del termovalorizzatore, ma forse mi sbaglio ma in vostri post precedenti mi era sembrato di capire foste contrarissimi.

    Chissà dove l’ha letto che vogliamo un termovalorizzatore.
    Finchè c’era poteva dire che siccome preferiremmo non far venire alla Geovis tutto il rusco di metà Provincia di Bologna … allora siamo per fare 3 centrli nucleari. Mah.
    Si perchè evidentemente è automatico; o ci si cucca tutto il rusco noi con aggiunta di un biodigestore o … un bel termovalorizzatore.
    O si mangia la minestra o si salta la finestra ragazzi. :mrgreen:

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  2. avatarPaolo Grandi - 10 dicembre 2012

    No sig. Vice sindaco qui non si sta scherzando qui si tratta della salute si tanti di noi qui si tratta del rispetto dell’ambiente

    Quindi“coprire le esigenze della pianura nord-occidentale almeno fino al 2027” non è una INVENZIONE ma è UN COPIA/I
    NCOLLA di quanto avete affermato voi QUINDI SI PRESUME UNA VERITA’ INCONTESTABILE
    Quindi frasi come “qui mi sembra che l’unica alternativa che proponete pur non citandola sia quella del termovalorizzatore”
    NON SO COME POSSA AFFERMARLE , si rilegga quanto ho scritto mi sembra chiaro che lei HA ASSOLUTAMENTE MALE INTERPRETATO CERTAMENTE IN BUONA FEDE
    piuttosto perchè ancora una volta sfugge alle altre domande ?
    SE INIZIASTE AD ASCOLTARE LA GENTE QUESTA SAREBBE BUONA POLITICA QUANDO LO AVETE FATTO AVETE AVUTO IL MERITATO RICONOSCIMENTO ma un comportamento come questo rasenta l’offesa ,ma non importa noi continuiamo

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  3. avatarPersiceto caffè » Blog Archive » Dieci domande per i comuni di Terred’acqua - 15 dicembre 2012

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