Destra e Sinistra

Norberto_BobbioE’ bello, nonostante tutto, essere italiani” “Guardare il mondo con gli occhi dei più deboli aiuta a realizzare un mondo migliore”.

Bobbio ce lo ha insegnato da tempo. Destra e sinistra possono avere pari dignità, nei differenti  ideali e nell’opposta azione politica, quando essi vengono espressi in modo pulito, al di sopra degli interessi personali e finalizzati al bene della Nazione.

Dopo vent’anni di tette, risse e culi in mondovisione, puttane e malfattori pregiudicati ai ministeri, dopo il saccheggio sistematico del Paese e delle sue Istituzioni, questo pensiero di Bobbio sembra una ingenua  favoletta, buona per addormentare i bimbi la sera.

Ed invece qualcosa si muove, qualcuno ha resistito e resiste, e timidamente ritorna a proporre ideali e valori.

Mentre ad Arcore l’utilizzatore finale sta complottando con i suoi complici leghisti come organizzare la guerra civile, Fini e Bersani tentano  di parlare agli italiani con parole oramai desuete.

Comincia Bersani: – “La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli puoi fare davvero un mondo migliore per tutti”. Poiparla della Costituzione, “la più bella del mondo”, e quindi dell’economia che “non gira se pochi hanno troppo e troppi hanno poco”. Il segretario del Pd parla di lavoro, “è la dignità di una persona, chiamare flessibilità una vita precaria è un insulto”; di evasione fiscale, di ambiente, del diritto per un figlio di immigrati di essere italiano, di laicità. “Chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace, senza odio e violenza, combattere contro la pena di morte e ogni sopraffazione, contro l’aggressività che ci abita dentro, quella del più forte sul più debole”.

Fini spinge sul tasto che gli sta più a cuore, quello del patriottismo. Valori della destra sono far emergere “l’Italia che ha fiducia nel futuro perché ha fiducia in se stessa” ed “essere di destra vuol dire innanzi tutto amare l’Italia, avere fiducia negli italiani, nella loro capacità di sacrificarsi, lavorare onestamente e pensare al futuro dei figli, essere solidali e generosi” come “i nostri militari in Afghanistan, le migliaia di connazionali volontari che aiutano anziani, malati, deboli”, “le imprese e le famiglie che danno lavoro a immigrati onesti i cui figli domani saranno anch’essi cittadini italiani perché la patria da tempo non è più soltanto la terra dei padri”.

Vediamoli:

Il programma di Fazio e Saviano “Vieni via con me” riesce a mostrare un’Italia differente, che non ci sta più allo scempio di oggi.

E ci presentano una bella lista delle “cose che non avevamo previsto e invece sono accadute”, letta da Orlando.

Non era certo ipotizzabile che “che dopo trent’anni non si sapesse ancora cos’è successo a Ustica”,nè “che Gheddafi piantasse le tende nel centro di Roma” o “che Biagi venisse accusato di fare un uso criminoso della tv”.  E poi chi avrebbe immaginato “che un uomo che voleva mettere il tricolore nel cesso diventasse ministro della Repubblica ?” E che “che quelli di sinistra fossero entusiasti prima di Montanelli e poi di Fini ?” Oppure “che la Democrazia cristiana e il Partito comunista si unissero in un solo partito e che, uniti, perdessero tutte le elezioni”. Infine pare davvero impensabile “che la nipote di Mubarak non fosse la nipote di Mubarak”.

“In realtà non è tutto scuro, il fatto che stasera ne stiamo parlando è già un miracolo. Una delle cose che le organizzazioni temono di più è l’agire da uomini, il non piegarsi. Nel momento in cui ognuno di noi non fa il male, sta facendo arretrare loro e sta forse sognando un’Italia diversa”.

Esiste anche un’altra Italia; ora tocca dargli spazio.


Commenti
Sono stati scritti 4 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrez - 16 novembre 2010

    Ci sono valori ed ideali, spesso contrapposti ma comunque dignitosi, che Fini e Bersani hanno ricordato ed altri che hanno dimenticato.

    Vogliamo tentare di fare noi una lista?  😀

     

    Valori e Ideali di destra Valori e Ideali di sinistra
    1. Patriottismo
    2. Legge & ordine
    3. Merito
    4. Liberismo
    5. Famiglia tradizionale
    6. Conservazione
    7. Assistenza sociale
    8. Democrazia
    9. Laicità
    1. Democrazia
    2. Uguaglianza
    3. Solidarietà
    4. Progressismo
    5. Emancipazione
    6. Liberalismo
    7. Giustizia sociale
    8. Pace
    9. Laicità

    Sarebbe poi interessante tentare di sviluppare come molti di questi valori ed ideali siano stati storicamente strumentalizzati dai vari interessi di parte, fino alla loro inaccettabile degenerazione.

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  2. avatarZeitgeist - 16 novembre 2010

    Fini e Bersani hanno, ognuno a loro modo, elencato i valori e gli ideali tutti condivisibili sia di destra che di sinistra.
    Infatti, la mancanza non sta tanto nei valori e ideali che la nostra Costituzione prevede, è che noi tutti dovremmo tenerla bene in mente e metterla in atto sia per chi parteggia per la destra, chi per la sinistra e aggiungo, per il centro.
    Il punto nodale è che i nostri governanti di destra, di sinistra e di centro NON RISPETTANO LORO PER PRIMI LA COSTITUZIONE E NON DANNO AI CITTADINI NESSUN ESEMPIO DI RISPETTO DEI VALORI E PRINCIPI TANTO DECANTATI DA TUTTI MA CHE NESSUNO ATTUA.
    Quindi, come si può avere un’Italia sana e rispettosa della Costituzione?
    Come uscine con le nostre forze mi sembra un’impresa impossibile se non quando si verificherà un patatrac nazionale economico e morale al punto tale che tutto si azzeri e si ricominci da capo tenendo ben presenti gli errori del passato.
    TEMPI LUNGHI……..ma non tanto! 😈

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  3. avatarcarmengueye - 16 novembre 2010

    Ultimamente sono un po’ scoraggiata. Tu metti la laicità da ambo le parti, ma non interessa veramente a nessuno dei due. Vedo che Fini si struscia a Casini, e me la saluti la laicità.
    Mentre non vedo citata la coerenza, che ormai è un disvalore per tutti.

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  4. avatarAndrez - 22 novembre 2010

    Sarebbe interessante dicevo, tentare di sviluppare come molti di questi valori ed ideali siano stati storicamente strumentalizzati dai vari interessi di parte, fino alla loro inaccettabile degenerazione.

    Farlo, ci consentirebbe di meglio comprendere le attuali enormi contrapposizioni che ad esempio mettono agli antipodi Borghezio e Diliberto, e come mai invece la destra e la sinistra di Fini e Bersani ci appaiono cosi’ vicine e compatibili, … al punto da farci dire a volte che non c’e’ piu reale differenza tra destra e sinistra.

    Da Fazio e Saviano abbiamo visto un tentativo di rivelare gli italiani a se stessi, per quanto possono realmente essere al di sopra delle propagande e delle istigazioni. Fini e’ apparso a milioni di spettatori senza piu una destra, privi di storia e partito, percorso e aggregazione. Bersani ha pronunciato la parola “sinistra” solo all’inizio,  e forse perché era il programma di TV verità a richiederlo, ma senza mai indicare alcun altro punto di coesione di sinistra, su ciò che si può fare insieme. Hanno entrambi comunicato buoni sentimenti, caldi e personali; due persone rispettabili che hanno mostrato la traccia di qualcosa di diverso che forse e’ avvenuto una volta nel tempo, in loro precedenti vite politiche differenti. Non esprimevano nessun partito e ciascuno dava l’impressione di parlare per sé. Due persone con molto rispetto per gli altri, con idee differenti ma che potrebbero pure collaborare con beneficio per tutti.

    Se e’ questo che abbiamo visto e ascoltato, allora è vero che “non ci sono più destra e sinistra”.

    Un lungo elenco di cose, compreso il lavoro, non sono (non sono più) né di destra né di sinistra. Finito l’elenco, ci si accorge che non è rimasto più nulla da discutere nei termini di contrapposizione continua degli ultimi due secoli. Tutto appare superato di fronte a Fini e Bersani ed ai loro valori di destra e sinistra.

    Qualcuno ha tentato, forse per strumentalizzazione generazionale, a contrapporre il nuovo all’antico o addirittura il vecchio al giovane con ampio uso di termini come “innovazione”, vista come il coraggio di guardare le cose da un punto di vista “nuovo”.

    Questo nuovo assetto della politica colpisce innanzitutto la sinistra,  nata per contrapporsi a situazioni inaccettabili (e quindi da innovare) come il lavoro sottomesso e l’assenza dei servizi sociali di inizio ‘900. Senza la contrapposizione, quando qualcosa “non è più né di destra né di sinistra”, la destra resta sola sul piedistallo. Se “destra e sinistra non esistono più”, la destra si libera dei tanti pesi e ostacoli creati dalla sinistra, uscita oramai di scena.

    Ma in situazioni apparentemente prive di contrasti e semplici da gestire, in un mondo dove non c’è più destra e sinistra e dove le differenze appaiono ridotte e conciliabili, ecco che assistiamo all’attacco fascista di una Sarah Palin ad un Barack Obama timidamente impegnato nel dare spazio ad un minimo di diritti umani.

    La Palin in americana, come la Lega in Italia, presentandosi come “qualcosa di nuovo” alzano il fucile in nome del loro folklore, ovvero sdegno per i diritti umani, razzismo xenofobo, fastidio per il bisogno di chi non ha, grettezza culturale, onore alla potenza e al suo uso spregiudicato, e non vogliono saperne degli altri. Obama si limita a difendere il diritto dei deboli (non solo in America) senza di fatto voler consegnare loro nessun potere, ma Sarah Palin lo contrasta comunque, anche se il potere dei conservatori non corre nessun pericolo (e la middle class deve se mai temere proprio lei), scimmiottando gli atteggiamenti tipici di ciò che appariva come la “la destra classica” negli anni del Red Scare .

    Cio’ che cercano non e’ piu’ salvare la proprieta’ ed il capitale dall’attacco dei bolsevici, ma solo il loro potere personale ottenuto con l’esasperata strumentalizzazione dei bassi istinti dei conservatori.

    Che e’ quanto in momenti e realta’ diversi hanno tentato (e tentano) i leader della sinistra estrema al solo fine di ottenere il loro personale potere, istigando le masse (una volta sottoproletarie e proletarie, oggi solo a vario modo precari) alla rivoluzione, intesa come azione violenta di una classe che si abbatte sull’altra distruggendola, sbudellando cioe’ accuratamente possidenti e capitalisti e le loro famiglie, figli e nonni, ed appropriandosi dei loro beni al fine dell’autogestione proletaria.

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