De Luca, inquisito per truffa, candidato PD in Campania

deluca-bassolinoIn Campania il PD sceglie Vincenzo De Luca per la candidatura a Governatore,  sindaco di Salerno, uomo di Bassolino, inquisito per truffa ag­gravata e falso, e lo fa senza le primarie, per evitare sorprese come in Puglia.

Non si è presentato nessun’altro“, è la motivazione del PD Regionale Campania.

De Luca è coinvolto nel caso della Mcm, Manifatture cotoniere meridionali dell’imprenditore tessile Giovanni Lettieri, presidente dell’ Unione industriali di Napoli.

L’ ipotesi di reato va dal falso alla truffa aggravata, e con il sindaco ed ex parlamentare Ds Vincenzo De Luca, sono indagati Mario De Biase, sindaco di Salerno, Felice Marotta, vice segretario generale del Comune e presidente dell’ Asi salernitana, Mauro Scarlato, assessore alle Attività produttive, Domenico De Maio, assessore all’ Urbanistica, i tecnici e funzionari Alberto Di Lorenzo, responsabile dello Sportello unico, Bianca De Roberto, architetto, Lorenzo Criscuolo, Matteo Basile, Raffaella Esposito.  Indagati anche i due legali rappresentanti della Salerno Invest Vincenzo Iannucci e Michele Galgano, società che aveva il compito di gestire la delocalizzazione della Mcm da Fratte all’ area industriale di Salerno in virtù di una variante urbanistica, secondo la magistratura, decisa ad hoc. Il pm ha ricostruito, ritenendole “speculative” le fasi della politica urbanistica portata avanti da De Luca e De Biase: il suolo dell’ ex Ideal Standard destinato al Sea Park mai realizzato, la centrale termoelettrica e, in ultimo, la delocalizzazione della Mcm. Un investimento privato da 110 milioni, con la conferma dei 150 posti di lavoro, più altri 28 milioni per il trasferimento nell’ area ex Texal, suoli di proprietà della Vignale immobiliare, braccio operativo delle cooperative rosse.

Di Pietro dell’IDV, che ha appena siglato un’alleanza con Bersani, si dissocia dalla scelta,  rifiuta di appoggiare la carica dell’inquisito De Luca e presenterà un candidato proprio, annunciando che lo stesso farà in Calabria se il PD presenterà inquisiti.

Chissà se lo immaginavano che Bersani non sarebbe andato oltre il riproporre inquisiti,  le truppe cammellate dei sessantenni ex PCI PDS DS ora PD che hanno votato in massa Bersani alle primarie di ottobre convinti che lui avrebbe rifondato il Partito, ben inquadrati dalla casta dei funzionari-amministratori locali, espressione di  un reticolo di oligarchie tra amministrazione pubblica e sistema degli interessi, un agglomerato di poteri che esprime unicamente una rete di patti tra i poteri stessi.


Commenti
Sono stati scritti 4 commenti sin'ora »
  1. avatarSandokan Che Guevara - 31 gennaio 2010

    DE LUCA E’ CONNESSO CON CHI HA I SOLDI E NON SOLO, HA ANCHE  AMMINISTRATO BENISSIMO SALERNO, CHE E’ DIVENTATA IN UN ANNO E MEZZO LA PRIMA CITTA’ IN ITALIA IN TERMINI DI RICICLAGGIO (DELLA MONNEZZA)!! 😯
    DE LUCA E’ UN VETERANO DELLA POLITICA, E’ SINDACO DI SALERNO OLTRE VENT’ANNI, E’ IL FANTOCCIO POLITICO CHE RAPPRESENTA GLI INTERESSI DEI RICCHIONI (MOLTO RICCHI) DI SALERNO.
    IAMM BELL IAMM

     

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  2. avatarZeitgeist - 31 gennaio 2010

    Sarebbe ora che i partiti tutti ammettessero che è quasi impossibile candidare,in tutte le regioni italiane, persone pulite. Questo perchè fin dai tempi della dc,viene inculcato ai cittadini un modello “furbesco” di educazione civica, nel quale è difficilissimo essere puliti, non conviene. Infatti tutte le classi sociali,chi più chi meno, sono sporche o piuttosto non gli vengono forniti gli strumenti giusti per ripulirsi. In italia vige da ormai da troppo tempo la consuetudine ad evadere,infangare e aggirare, le “cose” dello stato, questo ci sta portando all’ ipocrisia di massa.
      

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  3. avatarSandokan Che Guevara - 7 febbraio 2010

    INFATTI HANNO FATTO LA COSA GIUSTA

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  4. avatarAndrez - 9 marzo 2010

    Corte dei Conti della Campania: Procuratore boccia amministrazione De Luca
    sabato, febbraio 27, 2010

    (AGI)

    Servizi pagati a peso d’oro che diventano disservizi e progetti di pubblica utilita’ che si traducano in sostanziose prebende per chi le redige, infine consulenti fiscali che creano danni a quelle stesse casse comunali che avrebbero dovuto salvaguardare. Il giudizio del procuratore regionale della Corte dei Conti, sezione Campania, e’ severo sulla gestione dell’amministrazione comunale di Salerno. Nella relazione annuale, presentata dal procuratore Arturo Martucci di Scarfizzi, alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario, vengono segnalati alcuni episodi per i quali sono stati gia’ inviati atti di citazione. Il caso piu’ eclatante riguarda la convenzione con una societa’ cooperativa che si occupa di servizi sociali ai disabili residenti a Salerno. La citazione della magistratura economica per la giunta guidata da Vinzenzo De Luca e’ per un milione di euro e comprende, oltre al danno patrimoniale per le casse comunale, anche il profilo del disservizio. Gli incarichi ai consulenti legali nel 2009, hanno prodotto danni per oltre 20mila euro. Un solo consulente fiscale e’ costato al comune di Salerno 118mila euro e l’incarico, secondo la procura della Corte dei Conti, era per di piu’ illegittimo. Per progetti-obiettivo i danni ammontano a oltre 140mila euro. Per 110mila di questi risponde un dirigente comunale, che aveva corrisposto ai dipendenti compensi irregolari per incarichi illegittimi e consulenze non consentite. A 30mila euro corrisponde il danno subito dallo stesso comune di Salerno per progetti-obiettivo “non conformi nei presupposti e nella realizzazione alle prescrizioni normative e contrattuali”.

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