D’Alema e l’ottuso zoccolo duro

dalemaD’alema si sente furbo; è anzi certo di essere il più intelligente a sinistra, e senza dubbio estremamente più scaltro e scafato di noi poveri militanti ottusi.

Lui, come Berlusconi, è convinto che il “suo” popolo di sinistra, il mitico “zoccolo duro” penda dalle sue labbra e sia pronto a seguirlo in qualsiasi astuto e sagace progetto egli decida di lanciare.

D’altra parte la sua concezione verticistica del partito e della politica non gli consente altro; lui è il Leader Maximo teoreta e guidapopolo. Con la verità in tasca. Mica gli altri.

Senonchè, come sostiene Umberto Eco, D’alema non ne azzecca una, anzi, non ne ha mai azzeccata una.

Recentemente devono essergli giunte voci allarmate sulla sua recente campagna pro Casini e contro Vendola, sui suoi flirt con Fini & Tremonti  ed in genere, sul fatto che …qualcuno a sinistra potrebbe anche considerarlo il maggiore responsabile della attuale drammatica situazione del Paese e delle Istituzioni, sotto saccheggio da parte del suo padrino Berlusconi.

Ma è durante la scorsa campagna per le Primarie che il nostro teoreta decide di usare l’ottimo e popolare canale di Zoro per spiegare una volta per tutte che, tra l’altro,  non è vero e non è colpa sua se in 7 anni non si è fatto il conflitto d’interessi e se oggi Berlusconi ha tutto il potere.

Sentiamolo.  :mrgreen:

  • Tralasciamo lo squallore iniziale della disputa elettorale con Franceschini, sia perchè è acqua passata sia per pietà con noi stessi.
  • D’Alema dice che contemporaneamente alla sua presidenza della Bicamerale (1996-98, clamoroso fallimento) nel marzo del 98  la camera ha fatto approvare la legge sul conflitto d’interessi. Poi cade Prodi ed il successivo governo D’alema la porta al Senato, ma modificandola “per migliorarla”. Ci mettono quasi 2 anni e all’inizio del 2.000 la legge passa, ma deve tornare alla Camera. Cade anche il Governo D’Alema e nessuno più la ripresenta, abbandonandola. Fra tutti, “se c’è uno che c’à provato son stato io” dice D’Alema, e noi che siamo ottusi ci scordiamo che Berlusconi fa passare le sue leggi in poche settimane, mentre D’Alema ha impiegato 2 anni solo per ripresentarla al Senato, per giunta cambiandola.
  • Lui, D’Alema, giura e rigiura che la voleva fare assolutamente la legge, senonchè poi tranquillamente confessa che secondo lui non serviva a nulla e “non avrebbe risolto il problema perchè Berlusconi avrebbe intestato ai figli o altri le TV”.  Anzi; “pensare di risolvere il problema con una leggina è un’ingenuità”.  [siamo degli ingenui, noi, come al solito].  Ma L’Italia è l’unico Paese con questo dramma; evidentemente dunque esistono leggi in grado di “risolvere il problema”. Come fanno negli altri Paesi? Che leggi hanno che gli impediscono di subire questa dittatura?
  • Poi la breve parentesi sulla votazione dello “Scudo Fiscale” (al Governo mancavano i numeri e siccome chiedeva la fiducia sarebbe caduto. Ma D’Alema assieme ad una trentina di deputati non si presentarono al voto. Qualcuno scusato, altri no e si dice che uscirono deliberatamente dall’aula.) Lui sostenne che non era presente perchè “non gli era stato spiegato che era importante“. Credo che ogni commento sia superfluo; noi militanti ottusi siamo pure stupidi, che dimentichiamo sempre di ricordare a D’Alema che far cadere il Governo Berlusconi è importante.

A orzare troppo ci si ferma, compagno Massimo.


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarTiziana Bisogno - 11 settembre 2010

    Andrea,  voglio porre l’accento sulla parte finale del tuo articolo, perchè mi sembra il punto più importante, quello che meglio degli altri ci fa capire cosa si possa nascondere dietro le omissioni, le leggerezze, la scarsa propensione al dover fare una vera opposizione ( e qui mi fermo giusto per essere educati). Diverse sono state le occasioni in cui “non gli era stato spiegato che era importante“ , una per tutte la sua assenza in aula per la votazione sulla richiesta di arresto di Nicola Cosentino. In quella circostanza, è vero, si trovava in “ottima” compagnia.  In quel “non gli era stato spiegato che era importante“ c’è la quintessenza della politica del PD o, almeno, dei suoi capi. Inciucio docet.

    Lascia un Commento
  2. avatarZeitgeist - 12 settembre 2010

    D’Alema, un uomo da mandare a casa subito per il bene del PD.
    Ma come si può fare? 😈

    Lascia un Commento

Devi essere Registrato per poter laciare un commento!.