Non conoscevo questa semplice quanto bella poesia, la condivido con voi
“Non lo toccare
Quel gioco è mio
Togliti tu che qui ci sto io!
Non ti conosco
Non mi parlare
Che non ho voglia di ascoltare
Fammi mangiare
Dammi da bere
E spostati, non riesco a vedere!
Portami subito
Quel che mi piace…”
….non è così che comincia la pace.
Lo vuoi usare?
E’ un gioco mio
Ma insieme a te mi diverto anch’io..
Non ti conosco
Dimmi di te
Poi ti racconto qualcosa di me…
Bevi se hai sete
Vuoi da mangiare?
Che gusti hai, che ti piace fare?
Dammi la mano siediti qui…
Ecco, la pace comincia così.
Portami subito
Quel che mi piace…”
….non è così che comincia la pace.
Lo vuoi usare?
E’ un gioco mio
Ma insieme a te mi diverto anch’io..
Non ti conosco
Dimmi di te
Poi ti racconto qualcosa di me…
Bevi se hai sete
Vuoi da mangiare?
Che gusti hai, che ti piace fare?
Dammi la mano siediti qui…
Ecco, la pace comincia così.
Elisa Mazzoli
Sembrerebbe tutto così semplice e questa bellissima poesia lo testimonia, cara Alessandra, ma troppo spesso gli adulti potenti e non, si dimenticano di mettere in atto la seconda splendida parte che ho modificato così:
“Lo vuoi usare questo Stato?
E’ un gioco mio
Ma insieme a te mi diverto anch’io..
Non ti conosco
Dimmi di te
Poi ti racconto qualcosa di me…
Bevi se hai sete
Vuoi da mangiare?
Che gusti hai?
Che ti piace fare?
Dammi la mano siediti qui, insieme possiam star tutti bene su questa terra… scusa ho perso la rima, maaa…
Ecco, la pace comincia così.
Adoro essere utopista Gabriele e tu? 😉
Chi non ha sogni è già morto.
Io ho un solo sogno che la mia breve vita lasci qualcosa che possa servire a qualcuno
Io ho un solo incubo , che il mio sogno si dissolva all’alba in un giorno inutile
E’ un sogno che condivido Paolo.
Cara Alessandra, anche io sono come Vendola, un po “Acchiappa Nuvole”, sognatore e anche un po utopista, ma purtroppo, quando poi i sogni non si avverano o si avverano solo a metà, ci rimango male e mi ci vuole un po a risollevarmi.
L’importante, comunque, è continuare a sognare e battersi per vederli realizzati, sempre.
E come disse un vecchio amico d’infanzia che ora non c’è più ma che è ancora nei nostri cuori:
“HASTA LA VICTORIA SIEMPRE”