Class action e legalità

dalema-bersaniIn questi giorni le reti TV ci hanno mostrato un Bersani indignato sibilare a tutti nel suo modo scandito- “a b b i a m o    c a p i t o “.

L’oggetto di tale comprensione sarebbe l’attacco che da più parti è in corso contro il Pd, a causa dell’ennesimo caso di corruzione che coinvolge elementi del PD, nello specifico Penati-Tedesco.
Fantastico, uno pensa, finalmente Bersani ha capito.

Poi invece ascolta e si rende conto che non ha capito niente. Lui non ha intenzione di ripulire l’ambaradan; cerca solo di parare l’ennesimo colpo e basta, non cambia nulla e si tiene i berlusconiani putrefatti nel partito.

Ma vediamo nel dettaglio il caso Tedesco, quello che abbiamo visto salvare dall’arresto con voto ‘trasversale’ al Senato.

Tedesco attacca la Bindi L'ira del Pd: Era un dirigente del Partito Socialista Italiano ed è stato segretario regionale dei socialisti in Puglia.
Confluito nel Pds, nel 2005 viene imposto da D’Alema come Assessore alla Sanità al neo Presidente Regionale Vendola che accetta obtorto collo, visto l’evidente conflitto di interessi in quanto moglie e figli hanno partecipazioni azionarie in società che commercializzano in Puglia prodotti farmaceutici.

Nel febbraio 2009 viene indagato assieme ad altri (Frisullo, Cosentino ecc. sempre del PD) dalla procura antimafia di Bari, con l’ipotesi di reato di associazione per delinquere e corruzione ed immediatamente fatto dimettere da Vendola (assieme agli altri) che azzera persino la Giunta. D’alema è furioso per lo sgarbo e giura a Vendola che non sarà mai più rieletto Governatore della Puglia. [ :mrgreen: ] Intanto, assieme a Veltroni, rimedia all’affronto fatto al suo compare Tedesco facendolo diventare Senatore. Nonstante fosse indagato per gravi reati.

Ed ora Bersani ci parla di questione morale e della ‘diversità’ del PD; ma dove? Diversità non genetica dice ma politica. Ma quando?

Noi, che non siam mica qui a fare lo sgambetto agli struzzi, mica ci siamo dimenticati (ad esempio) di Franco Pronzato del cda Enac, ex consulente di Bersani che finisce agli arresti il 28 giugno accusato di corruzione, che ha ammesso di aver ricevuto 40mila euro per agevolare il rilascio del certificato di operatore aereo ad una compagnia low cost e iI 19 luglio ha patteggiato un anno e quattro mesi di pena.

Il caso Penati appare altrettanto grave. Se il soggetto ha mostrato un minimo di sensibilità dimettendosi da ogni carica, tuttavia non sa o non vuole rispondere  (lo abbiamo visto ieri sera in TV) alle gravissime accuse che gli vengono rivolte da alcuni imprenditori e  faccendieri, peraltro impegnati politicamente nel Pdl.

E questo è davvero preoccupante  ma è la tattica del puttaniere.  Il berlusconismo lascia che elementi della “opposizione” mettano tranquillamente le mani in pasta e si compromettano spudoratamente ad aogni livello.  Poi è facile per loro tirare fuori ogni nefandezza in campagna elettorale o nei momenti più opportuni (come quando si deve far passare l’ennesima legge ad personam come l’allungamento dei processi) e bruciare (o neutralizzare) l’avversario. Vedi caso “abbiamo una banca” di Fassino-D’Alema.

Auspica Bersani, per dimostrare quanto sia veramente convinto, che sia approvata al più presto la legge anti-corruzione, quella che il differentemente calvo annunciò “per la settimana prossima” 2 anni fa,  quella indicata da Alfano per gli interessi del puttaniere,  su misura dei corrotti del Pdl.  C’è da stare allegri, che ha il bel da tirarsi su le maniche il nostro Bersani, … che non siam mica qui a credere nella Fata Turchina noi.

Minaccia Bersani una Class action contro gli attacchi al suo partito sulla legalità.  Ma per favore.

Vuole essere creduto dal suo popolo sinistroso?  Bene, che convochi tutto il mondo ‘di sinistra’ in una Conferenza sulla Legalità e si fissino almeno 3  punti fermi:

Primo: chi è stato condannato, anche in primo grado, non deve essere candidato. I rappresentanti del popolo devono essere al di sopra di ogni sospetto. Non al di sotto, come capita oggi.

 

Secondo: gli indagati non devono poter assumere incarichi di governo né centrale né locale. Rispettiamo la presunzione d’innocenza, ma se uno è colpevole o innocente è bene saperlo prima di affidare nelle sue mani la cosa pubblica.

 

Terzo: gli imprenditori che si sono macchiati di crimini contro la pubblica amministrazione non devono più poter partecipare alle gare d’appalto. Se si vuole spezzare il filo di corruzione che lega politica e affarismo, non c’è altra via.

Ecco, Bersani & Co. si muovano in questa direzione, facciano approvare ed applichino qualcosa del genere e allora sì che crederemo alle sue parole, a una ‘diversità politica‘ delle sinistre, altro che Class Action e “abbiamo capito!“.

E  quando si scopriranno malfattori al loro interno,  allora sarà facile considerarli solo casi personali.


Commenti
Sono stati scritti 7 commenti sin'ora »
  1. avatarCotti Fausto - 29 luglio 2011

    La schiena diritta

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  2. avatarAndrez - 29 luglio 2011

    Civati ha un’idea abbastanza precisa su questo problema e propone praticamente quanto auspichiamo anche noi.

    Così, tanto per non dimenticarci di cosa stiamo parlando.  :mrgreen:

     

    Gli 84 sotto accusa

    Un database dettagliato con tutti i nomi dei parlamentari nei ‘guai’ con la giustizia. Tra Montecitorio e Palazzo Madama siedono deputati e senatori con sentenze di condanna sulle spalle, in attesa di processo oppure rinviati a giudizio. E tra questi, ben 34 risultano condannati per reati che vanno dalla diffamazione fino all’associazione mafiosa o per una cattiva gestione di fondi pubblici di cui ora devono rispondere di tasca propria. Altri nove legislatori sono stati beneficiati dalla prescrizione dei reati

     

    Nome
    Partito
    Dov’è
    Procedimento giudiziario
    Abrignani Ignazio PDL CAMERA Indagato per dissipazione post-fallimentare
    Angelucci Antonio PDL CAMERA Indagato per associazione a delinquere,
    truffa e falso
    Aracu Sabatino PDL CAMERA Rinviato a giudizio nella sanitopoli abruzzese
    Barani Lucio PDL CAMERA Richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio
    Barbareschi Luca GRUPPO MISTO CAMERA Indagato per abusivismo
    Berlusconi Silvio PDL CAMERA Sotto processo per frode fiscale (Mediaset), corruzione
    in atti giudiziari (Mills), frode fiscale e appropriazione
    indebita (Mediatrade), prostituzione minorile e
    concussione aggravata (Ruby), diffamazione aggravata
    dall’uso del mezzo televisivo, abuso d’ufficio (Trani).
    Altri reati prescritti o estinti per amnistia
    Bernardini Rita PD CAMERA Condannata nel 2008 a quattro mesi per cessione
    gratuita di marijuana, pena estinta per indulto
    Berruti Massimo Maria PDL CAMERA Condannato in appello a due anni e dieci mesi
    per riciclaggio
    Bosi Francesco UDC CAMERA Indagato per abuso d’ufficio
    Bossi Umberto LEGA NORD CAMERA Condannato per finanziamento illecito
    Bragantini Matteo LEGA NORD CAMERA Condannato in appello per propaganda
    di idee razziste
    Brancher Aldo PDL CAMERA Condannato in appello a due anni per
    appropriazione indebita e ricettazione
    Calderoli Roberto LEGA NORD SENATO Prescrizione per tafferugli
    Caliendo Giacomo PDL SENATO Indagato per violazione della legge Anselmi sulle
    società segrete (inchiesta nuova P2)
    Camber Giulio PDL SENATO Condannato im via definitiva a 8 mesi per
    millantato credito
    Cantoni Gianpiero Carlo PDL SENATO Ha patteggiato una pena di 2 annui per concorso in corruzione
    e bancarotta fraudolenta
    Caparini Davide LEGA NORD CAMERA A processo per resistenza a pubblico ufficiale
    (reato prescritto)
    Carra Enzo UDC CAMERA Condannato per false dichiarazioni al pm
    Castagnetti Pierluigi PD CAMERA Rinviato a giudizio e poi prescritto per le presunte
    tangenti nel ‘91-‘92 sulle concessione dell’Istituto vendite giudiziarie
    di Ancona
    Castelli Roberto LEGA NORD SENATO Condannato per danno erariale dalla
    Corte dei Conti
    Cesaro Luigi PDL CAMERA Indagato per associazione camorristica
    Ciarrapico Giuseppe PDL SENATO Quattro condanne in via definitiva: violazione della
    legge che tutela il lavoro minorile, ricettazione fallimentare,
    finanziamento illecito ai partiti, bancarotta fraudolenta
    Cosentino Nicola PDL CAMERA Rinviato a giudizio per concorso esterno in
    associazione camorristica
    Crisafulli Vladimiro PD SENATO Condannato a cinque mesi, pena sospesa, per l’occupazione
    di un’autostrada per protestare per la mancata apertura dell’Università
    di Enna. Rinviato a giudizio per concorso in abuso d’ufficio per la
    pavimentazione fatta con fondi pubblici di una strada che porta
    alla sua villa
    Cursi Cesare PDL SENATO Indagato per corruzione
    De Angelis Marcello PDL CAMERA Condannato a 2 anni e mezzo per banda armata
    Del Pennino Antonio GRUPPO MISTO SENATO Condannato per finanziamento illecito
    Di Stefano Fabrizio PDL SENATO Richiesta di rinvio a giudizio per corruzione
    D’Alì Antonio PDL SENATO Indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
    Enzo Galioto UDC SENATO Condannato in primo grado per falso in bilancio
    Esposito Stefano PD CAMERA Indagato, ha versato un’oblazione di duemila euro per
    evitare l’accusa di aver violato la legge elettorale. Prosciolto
    dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Torino
    in data 3 dicembre 2007.
    Farina Renato PDL CAMERA Condannato a sei mesi per favoreggiamento,
    condannato per diffamazione
    Fazzone Claudio PDL SENATO Rinviato a giudizio per abuso d’ufficio
    Firrarello Giuseppe PDL SENATO Condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per
    turbativa d’asta
    Fitto Raffaele PDL CAMERA Rinviato a giudizio per corruzione, abuso d’ufficio,
    peculato, finanziamento illecito ai partiti
    Galati Giuseppe PDL CAMERA Rinviato a giudizio per associazione a delinquere e
    truffa
    Genovese Francantonio PD CAMERA

    Indagato per abuso d’ufficio per affidamenti fatti durante
    la sua sindacatura a Messina a un’azienda di servizi

    Grassano Maurizio I RESPONSABILI CAMERA Sotto processo per truffa
    Grillo Luigi PDL SENATO Condannato in primo grado a un anno e otto mesi
    per reati bancari nel processo sulla scalata Bpi/antonveneta.
    Indagato per truffa sulla Tav Milano-Genova: prescritto
    Iapicca Maurizio PDL CAMERA Rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio
    e abuso d’ufficio: prescritto
    La Malfa Giorgio GRUPPO MISTO CAMERA Condannato per finanziamento illecito
    Laganà Maria Grazia PD CAMERA Rinviata nel 2010 a giudizio per falso e abuso d’ufficio
    ai danni dell’Azienda sanitaria di Locri
    Landolfi Mario PDL CAMERA Indagato per concorso in corruzione
    Lehner Giancarlo I RESPONSABILI CAMERA Condannato per diffamazione
    Lolli Giovanni PD CAMERA Prescritto per il reato di favoreggiamento nell’inchiesta
    sulla missione Arcobaleno
    Lombardo Angelo GRUPPO MISTO CAMERA Indagato per concorso esterno in associazione
    mafiosa
    Lumia Giuseppe PD SENATO Indagato per diffamazione. È stato querelato
    dal suo ex addetto stampa
    Lunardi Pietro PDL CAMERA Indagato per corruzione
    Luongo Antonio PD CAMERA Rinviato nel 2009 a giudizio per corruzione
    nell’inchiesta su affari e politica a Potenza
    Malgieri Gennaro PDL CAMERA Condannato dalla Corte dei Conti a risarcire – con altri
    5 – 11 milioni per la nomina di Alfredo Meocci a dg della Rai
    Marcello Dell’Utri PDL SENATO Condannato in appello per concorso esterno in
    associazione mafiosa
    Maroni Roberto LEGA NORD CAMERA Condannato per resistenza e oltraggio a pubblico
    ufficiale (pena commutata in multa)
    Matteoli Altero PDL SENATO Indagato per favoreggiamento
    Messina Alfredo PDL SENATO Richiesta di condanna a un anno per favoreggiamento
    alla bancarotta
    Milanese Marco PDL CAMERA Indagato per corruzione, rivelazione segreta e
    associazione a delinquere
    Nania Domenico PDL SENATO Condannato per banda armata. Condannato in primo
    grado per abusivismo edilizio: prescritto
    Naro Giuseppe UDC CAMERA Condannato a 6 mesi per abuso d’ufficio
    Nespoli Vincenzo PDL SENATO Indagato per bancarotta fraudolenta e riciclaggio
    Nessa Pasquale PDL SENATO Rinviato a giudizio per concussione
    Orlando Leoluca ITALIA DEI VALORI CAMERA Condannato per diffamazione
    Papa Alfonso PDL CAMERA Indagato a Napoli per corruzione
    Papania Nino PD SENATO Ha patteggiato una condanna a 2 mesi per aver scambiato
    regali e assunzioni quando era assessore regionale al Lavoro
    Paravia Antonio PDL SENATO Condannato in primo grado per corruzione: prescritto
    Piso Vincenzo PDL CAMERA Condannato in primo grado a 8 mesi per favoreggiamento
    Pistorio Giovanni GRUPPO MISTO SENATO Condannato dalla Corte dei conti per danno erariale
    Pittelli Giancarlo PDL CAMERA Rinviato a giudizio per associazione a delinquere e
    truffa. Rinviato a giudizio per lesioni e minacce
    Porfidia Americo I RESPONSABILI CAMERA Richiesta di rinvio a giudizio per tentata estorsione e
    favoreggiamento alla Camera
    Rizzoli De Nichilo Melania PDL CAMERA Indagata per concorso in falso
    Romano Saverio I RESPONSABILI CAMERA Richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in
    associazione mafiosa
    Rosso Roberto PDL CAMERA Indagato per associazione a delinquere
    Rutelli Francesco ALLEANZA PER L’ITALIA SENATO Condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti
    Savino Elvira PDL CAMERA Indagata per concorso in riciclaggio
    Scapagnini Umberto PDL CAMERA Condannato in primo grado a 4 mesi per abuso d’ufficio
    (nomina di un consulente) condannato in primo grado a 2 anni per
    abuso d’ufficio continuato e aggravato.
    Scelli Maurizio PDL CAMERA Condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 900.000 euro
    per irregolare acquisizione di servizi informatici ai tempi in cui era
    presidente della Croce Rossa
    Sciascia Salvatore PDL SENATO Condannato in via definitiva 2 anni e 6 mesi
    per corruzione
    Serafini Giancarlo PDL SENATO Ha patteggiato una condanna per corruzione
    Simeoni Giorgio PDL CAMERA Rinviato a giudizio per truffa
    Speciale Roberto PDL CAMERA Condannato a 18 mesi per peculato in appello
    Tedesco Alberto GRUPPO MISTO SENATO Agli arresti domiciliari, indagato per turbativa d’asta
    e corruzione
    Tortoli Roberto PDL CAMERA Condannato a 3 anni e 4 mesi per estorsione
    Verdini Denis PDL CAMERA Indagato per emissione fatture false e mendacio bancaria
    Vizzini Carlo PDL SENATO Indagato per corruzione aggravata dall’aver favorito la mafia.

    Condannato in primo grado per corruzione: prescritto

    Zinzi Domenico UDC CAMERA Condannato in primo grado per omicidio colposo
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  3. avatarcarmengueye - 30 luglio 2011

    Il coinvolgimento della sinistra, anche estrema e anche sindacale, con il peggior potere, mi ha disturbato personalmente negli anni ed è stato motivo del mio distacco dalla politica in genere, per molto tempo, e del mio astensionismo frequente.
    Tuttavi ho qualche obiezione. Penati spiegherà ai giudici, dopo le sue doverose dimissioni. Gl imprenditori possono aver ragione, ma anche no. Immaginiamo cosa possa architettare un impresario in via di fallimento per recuperare soldi o cosa può essergli proposto da emissari del potere per screditare l’opposizione. Fosse vero quello che raccontano, penati è sarebbe Totò Riina in salsa lombarda, che ricatta e taglieggia.

    D’altronde la politica si fa con i denari , occorre avere mani in pasta in assicurazioni, banche, centri economici, oppure l’unica sinistra che può esistere è quella  francescana che soccorre i dimenticati della terra con le elemosine o al limite quella terroristica. La politica, repetita iuvant ,come ci dicevano i nonni, è una cosa sporca. 
    Quanto a chi è condannato in primo grado  o anche solo indagato, ho forti perplessità sul dagli all’untore, perché la situazione italiana è sfacciata e compromessa al punto che ormai le nuove regole che si auspicano comporterebbero che si candidi solo l’arcangelo Gabriele. Va messa a punto una norma serena e non ideologica, ma finché esiste B. non vi si può pensare. Chiamiamo una classe dirigente straniera? E’ evidente che gli italiani non sono portati per dirigere un granché…

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  4. avatarAndrez - 30 luglio 2011

    Forse non è necessario rivolgerci ad una classe dirigente straniera.  Penso possano esistere centinaia di Pisapia e De Magistris nel nostro Paese pronti a voltare pagina fuori da questi schemi vecchi e putrefatti.

    E’ la prova del nove questa, se ce la fanno entrambi (ed è difficilissimo,   specialmente per De Magistris) si aprono nuovi orizzonti, come abbiamo già scritto. Intanto Pisapia sta facendo piazza pulita nei Cda delle municipalizzate, tra lo sgomento e l’orrore del Giornale:mrgreen:

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  5. avatarAndrez - 30 luglio 2011

    I gruppi parlamentari del Partito Democratico, d’intesa con il gruppo dirigente del Pd, hanno deciso di lanciare «una forte iniziativa sulla sobrietà e la trasparenza della vita politica».

    I pilastri di questa sfida, si legge in una nota, sono quattro proposte:

    La prima: una drastica riduzione del numero dei parlamentari.

    La seconda: una riforma della legge elettorale volta a restituire ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti.

    La terza: norme più rigorose sull’incompatibilità.

    La quarta: una legge sulla disciplina dei partiti, in applicazione del dettato dell’articolo 49 della Costituzione, che vincoli il finanziamento pubblico al rispetto di procedure democratiche interne e alla certificazione e trasparenza dei bilanci.

    La tattica è la stessa del puttaniere quando firmò il Contratto con gli italiani da Vespa; ripromettono le stesse cose che hanno in programma da anni ma che da anni non hanno mai fatto.

    Perchè stavolta gli dovremmo credere ? Cos’è cambiato?  Forse questi dirigenti non sono pià gli stessi che promettono di tutto da anni e da anni non ne azzeccano una?

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  6. avatarcarmengueye - 30 luglio 2011

    E appunto. Però, mentre non sono in grado di riformare alcunché, in compenso sano bene ostacolare  I De Magistris, i Pisapia o i referendum, per quello il margine di manovra che hanno questi nuovi sindaci è ridotto. Faccio un esempio nel mio minimo mondo. Se vado a fare una contrattazione e al tavolo ci sono sindacati o sindacalisti compromessi, tutto ciò che riuscirò a ottenere è qualche consenso tra la gente onesta ma timorosa di esporsi. Gli altri, maneggiando oscuramente, vanificano quasi tutto lo sforzo.

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  7. avatarAndrez - 1 agosto 2011

    Molto bello un articolo di Ilvo Diamanti sull’argomento.

    Secondo lui il personalismo del puttaniere ha creato partiti personalistici; IDV e Sel, Lega e Udc sono impersonati dai rispettivi leader.  Andato in crisi il sistema del differentemente alto tutto il marchingegno s’inceppa, che se ora i cittadini cercano i partiti dietro ai leader trovano solo il vuoto.  (Chi c’è ad esempio in Sel dietro/oltre Vendola?)

    Ma Ilvo diamanti sostiene che non dobbiamo pensare a una deriva inevitabile. La crisi dei partiti personali ha, infatti, sollecitato la reazione di molte “persone”, che agiscono nella società civile e sul territorio, ma anche alla periferia dei partiti.  Come abbiamo scritto su, anche lui ritiene che ne abbiamo avuto esempio in occasione delle amministrative e dei referendum, con i Pisapia ed i De Magistris insomma. Da ciò la speranza – e qualcosa di più. Che le persone di buona volontà e i mille segmenti del movimento invisibile cresciuto in questi mesi non si rassegnino.

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