chi se ne frega delle trivelle

Le persone normali, quelle che pensano con la loro testa, sono consapevoli del futuro che ci attende.

I poli si stanno sciogliendo, le temperature estive sono salite in pochi anni di 10 gradi, i mari stanno diventando dei depositi di spazzatura di cui si cibano i pesci che mangiamo, le falde acquifere da cui attingiamo sono avvelenate .
Tutti sono concordi nel dire che il prezzo, la produzione ed il consumo delle energie (petrolio, gas, carbone…) è gestito da pochi che controllano il mercato globale.
Noi sappiamo anche che costoro sono persone immonde, che per guadagnare danaro, sono disposti a lasciare ai propri nipoti un pianeta morente.
Ma se anche le persone normali lo fanno, se coloro che pur non avendo nessun interesse economico in tutto questo se ne fregano dei nostri mari, delle nostre acque, dei nostri pesci…Che senso ha lottare?
Coloro che ci parlano di democrazia e di libertà, che ci ripetono ogni giorno che il diritto al voto va difeso con le unghie e coi denti perchè è stato conquistato col sangue dei partigiani, sono gli stessi che sono rimasti a casa perchè due coglioni gli hanno detto di farlo.
Sono consapevole del fatto che la mia vita è legata a un filo. La morte è una realtà che ci circonda. Ogni giorno cerco di godermelo in pieno perchè so che potrebbe essere l'ultimo.
Oggi vedo intere popolazioni rischiare la vita o annegare coi propri figli per fuggire dalla guerra. Guardo i loro occhi che sono vivi, che vogliono vivere.
Allora mi rendo conto che se forse ci sarà un futuro, sarà il loro.
La nostra razza, quella che spende per il proprio cane ciò che basterebbe a sfamare dieci di quei baluba, quella che passa i pomeriggi a bere aperitivi infilando monetine nelle slot e se ne frega di tutto il resto, quella che si dispera allo stadio o davanti alla TV,  perchè la propria squadra ha perso,  si estinguerà presto ed è giusto così.
Purtroppo ci siamo in mezzo tutti, la differenza sta fra chi ne è consapevole e chi preferisce rimanere in anestesia.

Quindi alla fine i coglioni siamo noi,  perchè abbiamo suicidiscelto la pillola rossa e ci stiamo anche male.


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Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 18 aprile 2016
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    Roberta Preti

    Roberta Preti triste … ma il genere umano è proiettato solo verso sè stesso … c'è un io molto marcato dove ci si abbuffa , ci si comprano auto potenti , telefoni a perdere e come me in questo momento computer che hanno all'interno materiali che non si possono smaltire velocemente … questi umani vogliono essere belli , perfetti e in salute ma si uccidono tra loro perchè ricevono ordini dai soliti cinque idioti di potere che hanno tra le mani tutto quanto … e pensiamo pure di essere liberi … il brutto è che quando ci danno la possibilità di dire la nostra siamo assenti … triste …

     

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    Fabio Roveri

    Fabio Roveri Eh bè Fausto, è un'agonia che stringe il cuore, specie quando si vedono i nostri figli sciampillare gli ultimi giochini sull' i-phone.

     

     

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  2. avatarAndrea Cotti - 18 aprile 2016

    Sabina Guzzanti:
    ” SE TUTTI I FALLIMENTI FOSSERO COSI’

    Coraggio, che il 30% degli italiani siano civili non è una cattiva notizia. Pensavo peggio.
    Quando si permette che l'informazione sia sotto il controllo del governo, passa qualsiasi abominio.
    Ricordiamoci che durante la resistenza i partigiani saranno stati un 200mila. Gli altri erano tutti schierati dalla parte delle torture e dei genocidi, della retorica più ridicola e dell'ipocrisia più bieca. E si sentivano pure moderni e scaltrissimi. Erano dei mostri e guardavano agli oppositori come a degli sfigati.

    Lasciamo che cantino vittoria. E continuiamo a spiegare ai nostri concittadini che non hanno votato quanto siano stati irresponsabili infantili e anche purtroppo un po' indegni.
    Sono come insetti sedati e impacchettati dal ragno. L'idea di liberarsi provoca loro un senso di fatica. Se urli che stanno per essere mangiati, protestano perché li disturbi. Hanno la sensazione di dormire ma non è un sonno naturale.

    Si sono rifiutati di capire. Hanno pensato "ma perché me le vengono a chiedere a me queste cose che sono tecniche?", arrotolandosi ancora un po' nella ragnatela.
    E invece non erano cose tecniche, erano cose semplici: ci sono delle multinazionali che estraggono il petrolio nei nostri mari, con impianti ad altissimo rischio, che producono solo l'1% del fabisogno energetico e non pagano nemmeno le tasse. Siete d'accordo? E più ingenerale credete che il futuro sia il petrolio o le energie rinnovabili?

    I coatti, nel senso dei prigionieri, le descrivono a loro stessi come "tecniche", perché gli fa fatica mettersi contro quelli che comandano. Gli fa fatica sembrare diversi anche se gli uguali sono come i corpi di Matrix, creature che esistono solo per farsi vampirizzare.

    Noi una trivella nel cuore non ce la siamo fatta impiantare. E nemmeno Mattarella che checché se ne dica, è stato coraggioso. Molto diverso da Napolitano che più invecchia e più ci dimostra d'essere peggio di quello che avevamo sospettato.

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  3. avatarAndrea Cotti - 29 aprile 2016
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    Stefano Querzè
    Stefano Querzè Ma, una semplice considerazione. Nel 2011, referendum sull'acqua, grande interesse e grande partecipazione, l'affluenza ha raggiunto al massimo il 57,82%. Questo vuol dire, secondo me, che comunque il 42% degli aventi diritto non sarebbe andato a votare. Considerando un'affluenza del 32% per arrivare al 57,82, facciamo conto pari 58% manca il 26%. Quindi l'appello di chi voleva l'astensione ha convito solo il 26% rispetto al 32% che è andato a votare. Comunque, il vile ragionamento di fondo è stato, meglio non giocare ignomignosamente la partita che perderla dignitosamente.

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