C’era la classe operaia

Su IRIS (mediaset) hanno appena trasmesso "la classe operaia va in paradiso", il capolavoro di Elio Petri con Gian Maria Volontè.
Uno spaccato della lotta operaio-studentesca e delle varie anime delle sinistre degli anni detti "di piombo".
Viene spontaneo il paragonare quel periodo storico alla realtà odierna e gli aspetti negativi e positivi che sono cambiati in 40 anni.

Oggi i movimenti studenteschi, le varie anime delle sinistre e i sogni di rivoluzione non ci sono più.
Possiamo dire che non c'è più nemmeno una "sinistra" le bandiere rosse sono solo un romantico ricordo di pochissimi nostalgici e un simbolo di miseria e di  dittatura repressiva sovietica  per tutti gli altri.
Oggi forse c'è più sicurezza nelle fabbriche, ma aumenta il lavoro nero e gli incidenti anche mortali nei cantieri. Gli scioperi stanno scomparendo, gli industriali non hanno più bisogno di trattare con gli operai e sindacati, si limitano a esportare le fabbriche all'estero, chi ha un lavoro sta zitto e se è a contratto indeterminato si bacia i gomiti.
Oggi il consumismo denunciato abilmente da Petri e di cui aveva tanto bisogno la Melato nel film, è una normalità come andare al cesso e in molti casi una droga. Ci si prostituisce a 13 anni per una ricarica del cellulare.

In linea di massima, ecco le differenze.
Ma senza dover pensare troppo durante la visione, mi sono reso conto in un attimo di come sono cambiate le cose da allora.
Nel film non si vede un capezzolo, non una scena di violenza o omicidi o spargimenti di sangue, ma sotto scorreva una dicitura che non avevo mai visto prima:
"programma pericoloso per i bambini".

 


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 11 febbraio 2016

    Bellissimo e storico film che, essendo del 1971, precedeva (e forse annunciava) gli "anni di piombo".

    E ottima -ed amara- la tua osservazione finale:

    Nel film non si vede un capezzolo, non una scena di violenza o omicidi o spargimenti di sangue, ma sotto scorreva una dicitura che non avevo mai visto prima:

    "programma pericoloso per i bambini".

     

     

     

    Gian Maria Volonté (Lulù) in una scena del film
    « Con il mio film sono stati polemici tutti, sindacalisti, studenti di sinistra, intellettuali, dirigenti comunisti, maoisti. Ciascuno avrebbe voluto un'opera che sostenesse le proprie ragioni: invece questo è un film sulla classe operaia »

    (Elio Petri, 1972)

     

     

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  2. avatarAndrea Cotti - 11 febbraio 2016
     

    Carmelo Passante

    Carmelo Passante Negli anni 70, il livello di conflittualità era molto alto, si parlava, e forse era davvero in atto la lotta di classe, la classe operaia voleva il paradiso e alcuni grandi risultati furono raggiunti, prima fra tutti lo Statuto dei lavoratori. Aggiungo che i partigiani nella vita politica e sociale erano molto presenti ed esisteva ancora il "blocco sovietico. Da allora il blocco sovietico è crollato, ma ha anche tradito i valori a cui si ispirava…i partigiani per ragioni anagrafiche sono scomparsi dalla vita politica e sociale, e con essi i valori della resistenza su cui era nata la Costituzione. La lotta di classe è stata vinta dal capitale, determinante, a mio avviso è stata la frammentazione del mondo del lavoro, dei movimenti operai e studenteschi. Alcune forme di organizzazione sociali e politiche, cooperative e sindacati, nate dal mondo del lavoro, sono state manipolate e usate per togliere diritti e ridurre la conflittualità nel mondo del lavoro a vantaggio del "capitale".
     
    A questo si aggiunga il processo di pecorizzazione, dove nelle parti del pastore c'era un maiale che ha dato il colpo finale anche all'ex PCI…che però aveva già preparato il treno per la classe operaia, che portava all'inferno anziché al paradiso…tutti i processi di cui sopra sono avvenuti, infatti, DENTRO IL GRANDE LABORATORIO PCI, che oggi insieme alla Dc, forma il partito della nazione. Scusate la solita lungaggine… spero di aver risposto in parte ad un altro post sul compromesso storico, dietro Moro e Berlinguer, c'era anche molto altro….
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