Centrale nucleare Fukushima esplosa

centrale-Fukushima

Fuoriuscita di materiale radioattivo dopo l’esplosione della centrale nucleare di Fukushima.

 

Le autorità giapponesi hanno allargato l’ordine di evacuazione attorno alle centrali nucleari di Fukushima a 20 chilometri. Lo scrive l’agenzia di stampa Kyodo.
Gli abitanti di Tokio stanno facendo incetta di beni di prima necessità nei negozi, mentre lunghe code si segnalano davanti alle pompe di benzina. Molti residenti si starebbero preparando a lasciare la città dopo le notizie sull’incidente nucleare alla centrale Fukushima I. I pochi treni in funzione sono pieni di passeggeri.

 

Le autorità giapponesi distribuiranno al più presto iodio alla popolazione che vive nei pressi delle centrali nucleari di Fukushima. Lo iodio, che fu distribuito anche a Chernobyl, protegge dalle radiazioni. La decisione è stata riferita dal governo giapponese all’Aiea.

Almeno 3 delle 210.000 persone evacuate intorno alla centrale di Fukushima risultano essere state esposte a radiazioni. Lo riferisce in un flash l’agenzia Kyodo News.

Fosse stata una centrale fotovoltaica, adesso ci sarebbe da cambiare i vetri rotti.

___________________________________

La produzione di una centrale nucleare mediamente è di 1500 Mwatt (un miliardo e mezzo di watt).

La produzione di una superficie di circa 15 mq di pannelli fotovoltaici, è 3 Kw. (abbastanza per una famiglia)

In italia ci sono circa 12.000.000 di edifici (fonte ISTAT).

Se sul tetto di ogni edificio si ponessero 15 mq. di pannelli fotovoltaici si otterrebbero circa 380.000 Mwat (38 miliardi di watt – 3 kw x 12.774.131. edifici) pari a circa 25 centrali nucleari.

Tutto questo senza inquinare, utilizzando energie rinnovabili e senza avere scorie nucleari.

Purtroppo pero’ le grandi lobby del cemento e dell’acciaio, oltre ai politici a loro collegati, ai finti ecologisti e a bolsi medici del Pd,  (tutti in affari con le aziende pro nucleare) perderebbero un grosso affare. :mrgreen:


Commenti
Sono stati scritti 8 commenti sin'ora »
  1. avatarcarmengueye - 12 marzo 2011

    Questa è lesa maestà! Dare del bolso a quel gran piacione di Veronesi! Ora l’abbiamo con noi, ha detto che il fumo in fondo è meglio del cattivo cibo. Tra poco lo consiglierà ai bimbi. Mah, questo PD, come dice Wikileaks, è fuori.

    Lascia un Commento
  2. avatarantonomas - 12 marzo 2011

    Il discorso sul nucleare è  molto complesso e sta dividendo l’Italia: c’è chi parla di nucleare pacifico e c’è chi è contrario  all’installazione di centrali in alcune parti del nostro paese. Ciò che è successo in Giappone fa riflettere e mi ha fatto venire in mente Amadinejad ed il suo noto programma di arricchimento dell’ uranio: è possibile che l’iraniano abbia pensato che se il nucleare ce l’hanno Francia, USA, GIAPPONE, Svizzera, Israele, allora lo deve avere anche un paese islamico come l’Iran? D’altronde  si dice anche “a tutti o a nessuno” per evitare i favoritismi.

    Lascia un Commento
  3. avatarcarmengueye - 12 marzo 2011

    Se si ragiona in termini di ce l’hai tu allora anch’io, si va dritti all’autodsitruzione.

    Lascia un Commento
  4. avatarLorenzoGT - 12 marzo 2011

    E’ evidente come le energie rinnovabili, grazie alle continue sperimentazioni sulle tecnologie (da parte dei paesi esteri, ovviamente) siano in fortissima ascesa; sia quelle legate al sole, sia quelle a vento. Tra vent’anni quindi tali tecnologie saranno ancora più sviluppate e la loro diffusione sarà di gran lunga incrementata.
    Il nucleare è ormai una tecnologia che ha fatto storia. Disarmante quindi il punto di vista dei nostri governanti che pensano che il futuro dell’Italia sia nel nucleare.
    Per concludere, con quel terremoto che ha sconvolto il giappone (30000 volte più potente di quello dell’Aquila) gli edifici hanno retto, la torre di Tokio si è piegata ma non spezzata, e la centrale nucleare ha subito dei danni, che per fortuna per ora sembrerebbero non molto allarmanti.
    Questo grazie alle tecnologie giapponesi.
    La stessa cosa in Italia penso proprio sarebbe stata diversa, e senza tirare in ballo un terremoto di tali proporzioni. Un paese dove di fatto non sa cosa sia l’edilizia antisismica, dove si costruisce con cemento impoverito con sabbia, dove si economizza con i ferri, dove si fa manutenzione esclusivamente compilando i verbali, in ogni caso non merita una tecnologia delicata e pericolosa come quella nucleare.
    Quindi: NUCLEARE-NO GRAZIE!

    Lascia un Commento
  5. avatarAndrez - 13 marzo 2011

    Questo aspetto di rendere onore alla tecnologia ed alle scelte del Giappone mi trova d’accordo caro LorenzoGT.

    La centrale nucleare di Fukushima è stata progettata e realizzata negli anni ’60 (e avrebbe dovuto cessare l’operatività proprio quest’anno) in un Giappone privo di materie prime, gas e petrolio, che non aveva alternative energetiche (allora il fotovoltaico era fantascienza) per restare al passo della produzione industriale con la concorrenza europea ed Usa.

    Come i grattacieli e gli edifici in genere anche questa ed altre centrali hanno retto a decine di terremoti violentissimi, e se oggi in questa immane catastrofe alla fine ha subito seri danni, non può che confermare l’alto livello tecnico-professionale della loro tecnologia.

    Come abbiamo detto, la centrale di Fukushima sarebbe stata chiusa quest’anno; … e dopo quali sono i progetti del Giappone per dare una risposta alla vastissima richiesta di energia delle sue industrie?

    Poverissimo di risorse naturali, il Giappone si è ampiamente diversificato dall’Italia svincolandosi sempre più dal petrolio e dal gas fin dal 1973, puntando  decisamente alle rinnovabili. Mentre noi si andava in bicicletta di domenica per risparmiare petrolio, ma su di esso continuando a puntare,  il Giappone dal 1974 ha fatto partire un programma nazionale di ricerca e sviluppo del fotovoltaico, permettendo al Paese di diventare leader nel settore fotovoltaico e creare un’industria che non ha pari nel mondo.

    Nel 2005 quasi il 50% delle celle prodotte nel mondo provenivano dal Giappone.

    Ma non dipende solo dall’impulso governativo il successo del solare nel Paese del Sol levante. Ci sono anche altre motivazioni, prima tra tutte l’interesse per l’ecologia, tema cui la popolazione nipponica fa molta attenzione.

    Le industrie giapponesi tendono ad ottenere efficienze sempre migliori con un maggior rispetto dell’ambiente. La Mitsubishi Electric, ad esempio, ha deciso di rispettare anche i prodotti che si vendono sul mercato giapponese, attenendosi alla normativa europea dei metalli pesanti contenuti nei moduli fotovoltaici; norma che è assai più restrittiva di quella giapponese. Nei vecchi moduli della Mitsubishi del 2005 non c’erano già più stagno e piombo che dovevano essere smaltiti una volta arrivati al termine di ciclo di vita del modulo.

    Il governo si è dato l’obiettivo di raggiungere entro il 2020 la produzione di 1,4 GWh di energia da fotovoltaico e ben 5,6 GWh entro il 2030. Il piano rientra in quello più generale di riduzione entro il 2050 delle emissioni di gas serra  del 60% circa rispetto ad oggi.

    In particolare, grazie alla nuova incentivazione, si prevede di riuscire entro il 2020 a dotare di impianti fotovoltaici  l’80% delle nuove case.

    Il tutto alla luce delle nuove scoperte giapponesi come il fotovoltaico a film sottile di Sakai della Sharp; esso consiste in sottilissime pellicole di silicio disposte a strati (due o tre, nel caso di Sakai) su una base di vetro. In questo modo si riduce del 99% la quantità di silicio utilizzata rispetto ai pannelli a moduli cristallini, abbassando i costi per la materia prima e semplificando fabbricazione e smaltimento finale.

    Lascia un Commento
  6. avatarLorenzoGT - 13 marzo 2011

    Sono perfettamente d’accordo con la tua valutazione.
    La tecnologia del fotovoltaico sta facendo passi da gigante e, a fianco dei classici pannelli in silicio amorfo e in silicio mono e poliricristallini, sono state sviluppate altre tipologie, tra le quali, appunto, i moduli a film sottile, che possono tranquillamente “foderare” edifici dalle più svariate forme, anche curvilineee, o addirittura le tegole fotovoltaiche per contesti rilevanti dal punto di vista paesaggistico e per edifici di interesse storico.
    Varianti al nucleare, al carbone ed ai combustibili fossili in generale esistono; serve solo la volontà di investirci sopra!  Germania et Giappone docent!

    Lascia un Commento
  7. avatarZeitgeist - 14 marzo 2011

    Chiediamo al mondo di smettere di costruire centrali nucleari e di smantellare quelle già esistenti.
    Che delle schifezze ne abbiamo già costruite tante su questa povera terra.  😈

    Lascia un Commento
  8. avatarZeitgeist - 18 marzo 2011

    Spegni una luce, salva una vita!
    Il 12 Giugno non andare al mare…………  😈

    Lascia un Commento

Devi essere Registrato per poter laciare un commento!.