Caso De Magistris; guerra tra procure e “gravi implicazioni”

Interviene il Presidente della Repubblica come Presidente del CSM nel caso della guerra che ha coinvolto le Procure di Salerno e di Catanzaro sul caso De Magistris, chiedendo di poter controllare gli atti a seguito di “gravi implicazioni” in una “vicenda senza precedenti”.

Come ricorderemo, De Magistris è stato prima indagato poi trasferito a seguito della richiesta dell’allora Ministro della Giustizia Mastella per impedirgli di proseguire indagini che stavano coinvolgendo importanti nomi dell’imprenditoria e della politica, tra i quali quello del Minsistro Mastella stesso, dell’ex Presidente del Senato Mancino e dell’allora Premier Romano Prodi.

La procura di Caserta conduce l’indagine per i sospetti abusi della Procura di Catanzaro nel perseguire De Magistris, la quale ritiene “eversivo” il provvedimento ed a sua volta indaga sette Magistrati di Caserta.

Il PG di Catanzaro Enzo Jannelli considera l’atto della procura di Salerno “finalizzato alla destabilizzazione e all’eversione dell’istituzione dello Stato. Un attacco inaudito all’esercizio giurisdizionale così come non era mai accaduto nella storia. Si è cercato di espropriare un processo in corso a questa Procura”.

Anche l’ANM (Associazione Nazionale Magistrati) appare sgomenta da quanto sta accadendo: “Ciò che è in gioco è la credibilità della funzione giudiziaria”.

Il quadretto che appare a noi cittadini è quello di un immondo guazzabuglio di politici e figure dello Stato corrotti ad ogni livello che adoperano gli strumenti di governo della Giustizia e del Paese per loro uso e consumo, per sé stessi e per le loro varie fazioni.

Personalmente ritengo che finchè non riusciremo a liberarci di questi individui che intossicano i gangli vitali dell’Amministrazione del Paese, non potremo che assistere alla disfatta della nostra amata Italia.


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