Case su ex discarica tossica

MilanoLa notizia è da prima pagina, eppure in prima pagina non si trova, me nelle pagine interne è comunque possibile leggere di una situazione da terzo mondo. I fatti sono i seguenti, un intero quartiere residenziale da 1.300 appartamenti, con asili e residenze per disabili doveva essere costruito su una ex discarica mai bonificata, per cui attualmente sta ancora inquinando la falda acquifera con “metalli tossici, idrocarburi, pesticidi, diossine e solventi”.
Già da un mese doveva essere iniziata la costruzione degli appartamenti, ma il progetto è stato fermato dalla Procura della Repubblica competente, che ha sequestrato l’intera area iscrivendo a registro degli indagati il responsabile dei servizi di bonifica del Comune, il responsabile dei piani esecutivi per l’edilizia, il responsabile delle bonifiche dell’Arpa e i rappresentanti delle società costruttrici, Aqua Marcia e Residenze Parchi Bisceglie, proprietarie dell’area da riqualificare.
Secondo le indagini il Comune e le società, invece di bonificare il terreno, si sarebbero accordati per una bonifica solo parziale lasciando in loco i rifiuti, anche pericolosi, in quanto il costo della bonifica sarebbe superiore al valore del terreno, per cui ritenuta non conveniente.
È interessante notare che la zona in questione è uno dei tasselli legati all’Expo. Infatti, non stiamo parlando di un reato ambientale commesso dalla camorra in un paesino dell’entroterra campano, bensì di un terreno alla periferia est della “civilissima” Milano.


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarZeitgeist - 12 novembre 2010

    :-(

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  2. avatarAndrez - 12 novembre 2010

    200 famiglie hanno già acquistato appartamenti sulla carta a 2.500 euro al metro quadro. E adesso dicono: “Che cosa potevamo fare? Ci siamo fidati”.

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  3. avatarwww.blog-news.it - 13 novembre 2010

    Milano: area tossica in zona Expo, il Comune sapeva tutto…

    È interessante notare che la zona in questione è uno dei tasselli legati all’Expo. Infatti, non stiamo parlando di un reato ambientale commesso dalla camorra in un paesino dell’entroterra campano, bensì di un terreno alla periferia est della “civilissi…

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