Bisogno di petrolio

Particular-birdOggi sembra che tutto l’esercito di occidente sia impegnato a conquistare il petrolio di oriente usando motivazioni fantasiose come l’11 settembre, le armi chimiche di Saddam, la dittatura degli ayatollah, la pazzia di Putin, la dittatura di Gheddafi e le decapitazioni dell’ISIS.
Quanta voglia di ammazzare e di bruciare petrolio immerdando l’aria, la terra e i mari solo nel nome del profitto.
E noi ci arrabattiamo per fare la raccolta differenziata, mentre gli scarti chimici, radioattivi e farmaceutici vengono affondati nei nostri mari o seppelliti sotto i pomodori che finiscono sulla nostra tavola.

Il nostro cervello è impegnato a pensare alla vita di tutti i giorni, al lavoro, alla famiglia, ad andare a fare la spesa, cucinare e quando ci riposiamo abbiamo la TV e i giornali.
Qui veniamo subissati di pubblicità, obnubilati da trasmissioni idiote e da telegiornali che ci tengono informati sul numero di teste tagliate dall’ISIS, su la protesta della sinistra del PD, sulla leadership di Renzi, sulla vittoria dell’ INTER, sull’omicidio di Garlasco e di Cogne, della nuova sfilata di moda, delle inondazioni, delle frane e del cambiamento climatico.
Ma fisicamente tutte queste cose se non le tocchi, non esistono.

Il cambiamento climatico invece esiste, lo vediamo intorno a noi ed è quasi completamente causato dall’uomo.
Sono anche le conclusioni del rapporto sul riscaldamento globale delle Nazioni unite, presentato oggi a Copenaghen, in Danimarca.
Il documento racchiude le conclusioni di tre precedenti studi ed è stato approvato dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc). Oltre all’impatto dell’uomo, analizza come i cambiamenti climatici siano già in corso e possano diventare irreversibili. Secondo l’Ipcc, gli scienziati sono certi al 95% che l’aumento dei gas serra dovuto a combustione di carboni fossili e la deforestazione siano le principali cause del riscaldamento dalla metà del ventesimo secolo.
Lo studio sottolinea che se le emissioni causate dalla combustione di carboni fossili non saranno ridotte quasi a zero nel corso di questo secolo, per mantenere le temperature sotto un certo livello, il mondo potrebbe venir bloccato su una strada che avrebbe impatti irreversibili sulle persone e l’ambiente. Parte di questo impatto, come l’innalzamento del livello del mare, l’oceano più caldo e acido, lo sciogliemento dei ghiacciai e ondate di calore più frequenti e intense, sono già visibili.

Senza leggere giornali e guardare la TV, posso vederlo intorno a me. Da alcuni anni ci sono periodi estivi con un caldo terrificante, nella pianura padana la nebbia non c’è più (secondo i climatologi c’è stata per milioni di anni) e ci sono tanti altri piccoli cambiamenti come da qualche tempo, la presenza delle gazze.

Cosa significa? Che il cambiamento climatico è irreversibile e che probabilmente i nostri nipoti avranno un pianeta avvelenato e alla catastrofe?
Oppure è meglio pensare che i cambiamenti climatici sono periodici, preoccupandoci invece dell’imminente invasione dei beduini tagliateste o domandandoci chi sarà il prossimo ad uscire dall’isola dei famosi?

Ma sì, meglio credere che quelli che dicono certe cose sono solo catastrofisti, poi male che vada noi saremo già morti, che s’arrangino i nostri nipoti.
Dopo tutto le gazze non danno fastidio e la mancanza di nebbia evita gli incidenti stradali.


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