Biomasse, tante promesse…
Ottimo lavoro caro Maurizio e ottime considerazioni che condivido pienamente.
La speranza è che le promesse, per altro manifestate anche nell’incontro che abbiamo avuto a Persiceto con il Sindaco, le forze politiche persicetane, la dottoressa dell’USL locale, il rappresentante della Regione ma con l’assenza ingiustificata del rappresentante della Provincia, che stanno facendo, anche sulla scia dei voti persi, non siano e rimangano delle promesse e basta, sicuramente se le manterranno, la loro lentezza nell’agire ci frusterà comunque.
Quindi, mi par di capire che di Moratoria non si parla, ma noi a Persiceto abbiamo deciso che due biomasse siano più che sufficienti e che faremo le barricate su Amola e Decima e non molleremo sui controlli per la sicurezza e i fastidi che Biancolina e Budrie danno.
Ciao caro, metterò nel Blog queste tue considerazioni e ti ringrazio ancora per la tua infaticabile presenza e impegno per la causa.
Hasta la victoria siempre!
Gabrile
Copio e incollo le considerazioni di Maurizio…
” Mi scuso in anticipo per il tempo prezioso che vi sottraggo, in un  momento dove le priorità sono sicuramente ben altre, tutte volte al terramoto che ci ha colpito e che ancora non sembra volere dare segni di fine ostilità.

Come sapete nella giornata di ieri una rappresentanza dei comitati che in questi mesi si sono interessati al problema biomasse nel triangolo Bologna, Ferarra e Ravenna ha assistito al dibattito in aula Consiliare della regione Emilia Romagna.

Debbo dire che abbiamo sentito parole assolutamente condivisbili, da parte di tutti i consiglieri intervenuti.

Sono stati interventi densi di significato, almeno per noi.

Abbiamo condiviso quanto dichiarato dal Consigliere Bernardini: “QUESTE CENTRALI DEBBONO CHIUDERE UN CICLO PRODUTTIVO AGRICOLO “;  dal consigliere Bignami:  ” VOGLIAMO AVERE LA CERTEZZA CHE NON FANNO MALE, VOGLIAMO  UNA INDAGINE SERIA E SCRìUPOLOSA“;  dal consigliere Favia;  “IN MOLTI CASI SONO FINANZIARIE E NON AGRICOLTORI” e dal consigliere Naldi, del gruppo di maggioranza.
Tutti aspetti che condividiamo e che ci preoccupano.

Abbiamo sentito tutte quelle osservazioni che per mesi abbiamo  cercato di esporre a diversi Consiglieri, a diversi Assessori e ai tanti Sindaci che si sono trovati a dover gestire queste particolari autorizzazioni.

Proprio perchè poco prima della discussione sulle biomasse all’ordine del giorno abbiamo potuto ascoltare anche le proposte di indirizzo circa la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte strategiche che riguardano le comunità, mi preme sottolineare quanto questo processo di partecipazione, da voi auspicato e promosso da una legge regionale, sia stato quasi sempre assente nei processi autorizzativi delle centrali a biomasse.

Lo dicio senza livore, vorremmo solo che non succedesse più, mi piace pensare che siamo tutti d’accordo.

Abbiamo anche ascoltato il consigliere Naldi (speravamo di sentirlo dire) che oltre a chiarire senza mezzi termini ” CHE COSI’ NON VA’ CHE C’E’ BISOGNO DI INTERVENIRE, CHE BISOGNA CORREGGERE TUTTO QUELLO CHE NON FUNZIONA“, ha posto l’accento sulla questione sicurezza di queste tipologie di impianti,  alla luce della nuova classificazione sismica che dovrà essere attibuita alle nostre zone, purtroppo.

Credo di potervi trovare d’accordo che ne abbiamo già abbastanza di preoccupazioni senza dover pensare che corriamo anche il rischio di vedere e sentire esplodere un serbatoio di gas a poche centinaia di metri da casa propria, in alcuni casi decine di metri, vedi impianto di Bondeno.

Ovviamente alle belle parole di ieri ci aspettiamo i fatti.
Fatti che vadano a correggere le linee guida regionali che non sono riuscite ad evitare tutti i problemi che anche voi ieri avete evidenziato, come meglio i comitati non avrebbero potuto fare.

Possiamo ancora vedere impianti spezzettati ad hoc per ricadere in regole del gioco più favorevoli senza che nessuno dica “beo” ?

Possiamo vedere comuni con quattro, cinque, sei, nove, centrali autorizzate e comuni appartenenti alla medesima unione di comuni senza nenche un impianto ?
Quale programmazione rende possibile tutto ciò ?
Possiamo vedere impianti che dopo anni di funzionamento sono ancora lì che continuano a dare problemi e nessuno mette in campo interventi risolutori ?

Ci aspettiamo che la Regione che ha appaltato gli iter autorizzativi alle province vada da subito a verificare quali metodologie sono state seguite e se sono in linea con gli indirizzi delle linee guida ragionali, se così non fosse ci aspettiamo gli opportuni provvedimenti correttivi.
Noi vogliamo credere nella politica, e nei partiti che la rappresentano.
Non può più essere però un canale a senso unico, anche la politica deve credere nelle persone.
E se un cittadino, un gruppo di cittadini, espone dei dubbi, delle perplessità, credo non sia più possibile vedere assessori, sindaci, consiglieri, che li liquidano come se non avessero dignità di parola e pensiero.

I comitati, nella maggior parte dei casi, nascono dal fallimento della politica, dal fallimento di come si sono rapportati con le persone.

E nel caso in cui i rappresentanti politici siano consci che le preoccupazioni, le istanze, le idee delle persone siano fondate, non può essere che “non si fà nulla” perchè  l’assessore non è d’accordo, per il semplice motivo che anche l’assessore può sbagliare, come tutti.
Lo si convince, come succede in tutto il mondo.

Ci aspettiamo tanto dalla discussione, dalla votazione alle risoluzioni sulle biomasse (non concluse nella giornata di ieri).

Ci aspettiamo un nuovo modo di fare politica che sappia rimettere mano alle linee guida regionali, che traguardino  anche e soprattutto gli impianti esistenti o già autorizzati, almeno nella parte relativa alla conduzione, alla sicurezza ed alle misure poste in essere per non nuocere alla persone.

Vi ringrazio

Maurizio Lodi
Galliera (BO) “


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