Alluvione: Persiceto è protetta?

Le immagini drammatiche che giungono dalla bassa modenese riaccendono in ognuno di noi ataviche angosce da alluvione.

Nel 1956   il Samoggia ruppe ed inondò la campagna, facendo arrivare l’acqua sino alla nostra Circonvallazione,  poi di nuovo nel 1967, quando inondò tutta l’area della Biancolina.

La ricorda bene Leonildo, che alla Biancolina abitava a quel tempo e tutt’ora là risiede,  che chiede aggiornamenti al nostro Sindaco sulla disponibilità della cassa d’espansione delle Budrie e rassicurazioni sulla sua effettiva disponibilità ed efficienza:

 

Visto quello che è successo nel modenese, la CASSA DESPANSIONE del SAMOGGIA ,a che punto è???????????????? Dopo 14 anni i lavori, sono finiti???????????????? E’ tutto pronto, se dovesse servire???????????????????? I cittadini della BIANCOLINA sono MOLTO preoccupati visto le precedenti ALLUVIONI, e sapendo per certo che la CASSA, NON, NON, NON è terminata. Gradirei una risposta dal COMUNE.GRAZIE.

  • Graziana Ungarelli  Meglio andare in comune allora… eventualmente fare richiesta di accesso agli atti… si puo’ fare anche come semplici cittadini, magari sottoscritta da piu’ persone perche’ abbia maggior peso.
  • Gabriele Tesini  Aspetta e spera, quando devono dare delle risposte su questioni serie non ci sono mai…

Certo non rassicura la notizia che anche il Secchia – i cui argini hanno ceduto due giorni fa – e il Panaro (come il Samoggia) sono dotati di Casse di Espansione, (gestione AIPO – Presidente Luigi Fortunato -Pd- e supervisione della Regione di Vasco Errani)  che però attendono il collaudo da oltre 40 anni;  che il letto dei fiumi non viene dragato dal 1974 ed è clamorosamente più alto del livello della campagna circostante; ma andava tutto bene basti pensare che Fortunato, nel luglio del 2013, dichiarava in merito agli interventi sui fiumi Panaro e Secchia:  <<Con le nuove paratoie la sicurezza è garantita>>. Invece l’inagibilità delle casse d’espansione, il peggioramento del territorio, il dissesto idrogeologico dovuto alla poca manutenzione e le innumerevoli attività di scavi di ghiaia sui fiumi, aggiunto ovviamente alla poca manutenzione dei sistemi fluviali, hanno causato l’attuale ennesimo disastro.

Il problema ovviamente riguarda tutti i cittadini e siamo certi che il nostro Sindaco saprà darci informazioni rassicuranti al più presto.


Commenti
Sono stati scritti 11 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 21 gennaio 2014

     

    • Renato Mazzuca   Come ribadito più volte la cassa d’espansione è utilizzabile e in grado di garantire la sicurezza idraulica della nostra città. Insinuare il contrario, dopo che più volte, l’amministrazione ha confermato la piena funzionalità della stessa, si potrebbe configurare come procurato allarme.
    • Andrea Cotti  Grazie Sindaco per questa tua immediata e rassicurante precisazione.
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  2. avatarAndrea Cotti - 21 gennaio 2014

     

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  3. avatarLeonildo Roncarati - 21 gennaio 2014

    Ciao ANDREA, non voglio procurare nessun allarmismo.Come cittadino, della BIANCOLINA potrò chiedere al SINDACO come è messa la cassa despansione del samoggia. La mia domanda è: se la cassa è piena, per VUOTARLA, le POMPE ci sono? IO non le vedo. Forse mi sbaglio, grazie.

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  4. avatarAndrea Cotti - 21 gennaio 2014

    Antonio Ciano  Immagini drammatiche che colpiscono la terra, L’Emilia, paesi e territori a noi vicini. Gente come noi che vive nella bassa. Il territorio del comune di San Giovanni in Persiceto è sicuro? E la domanda che tanti cittadini si fanno. Non è una insinuazione questa domanda ma la richiesta di ulteriori chiarimenti che la gente chiede ai suoi amministratori, per avere una sicurezza che il comune deve dare ad ogni cittadino. Ma purtroppo sono costretto a notare che il nostro sindaco, invece di andare ad un confronto con i cittadini che in anni passati hanno subito degli alluvioni, si limita a fugaci rassicurazioni e velate minacce. Spero di essere smentito e che il sindaco e i responsabili della giunta vadano, come hanno fatto i suoi predecessori, nei quartieri che in anni passati hanno subito l’alluvione. Questo mio scritto non vuole essere una polemica ma uno stimolo, o un invito, affinché ci sia un dialogo diretto fra gli amministratori e i cittadini.

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  5. avatarAndrea Cotti - 22 gennaio 2014

    Renato Mazzuca   Caro Antonio, la mia non vuole essere una minaccia, me ne guardo bene! Ma più volte abbiamo scritto su altre pagine (il notiziario comunale), risposto alle domande dei cittadini attraverso i nostri sistemi di comunicazione nonché alle consulte di frazione che il nostro territorio e’ sicuro e che i lavori manutentivi di questi anni associati alla realizzazione della cassa di espansione in grado di contenere 6 milioni di metri cubi di acqua ci fanno stare tranquilli sotto questo aspetto.

    Se a questo aggiungi che assieme ai volontari e i cacciatori (che non smetterò mai di ringraziare) teniamo monitorato costantemente i punti delicati dei nostri corsi d’acqua, puoi immaginare il mio disappunto quando qualcuno strumentalmente continua ad insinuare che non siamo al sicuro. Lo ripeto e lo scrivo nuovamente: SIAMO AL SICURO!

    Grazie ancora per l’opportunità che mi date per confermare quello già detto molte volte. Buona giornata.

     

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  6. avatarLeonildo Roncarati - 22 gennaio 2014

    Caro SINDACO, che quello che è stato fatto, sia sicuro non lo metto in dubbio. Ma la MIA domanda da abitante della BIANCOLINA  non ha ancora avuto una RISPOSTA!!!!!!! E voglio rifarla. Nel caso che la CASSA si riempia per una PIENA, l’impianto di POMPAGGIO per SVUOTARLA esiste? Non credo che sia allarmismo, certo che alla BIANCOLINA siamo , sempre ALLARMATI, quando il SAMGGIA è in PIENA. GRAZIE.

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  7. avatarAndrea Cotti - 22 gennaio 2014

    La Cassa di Espansione è dunque in grado di ricevere acqua in caso di una eventuale piena, e questo dovrebbe garantire un certo livello di sicurezza per le nostre campagne.

    Non essendo un tecnico, non ho ben compreso la tua domanda Leonildo: “l’impianto di POMPAGGIO per SVUOTARLA esiste?” e la domanda che mi sorge è: deve esistere?

    Sono quindi andato a cercare info sul funzionamento delle Casse d’espansione esistenti, quelle finite e ben funzionanti.

    Cos’è una “cassa di espansione”

    Una “cassa di espansione” (o “vasca di laminazione”) è un sito di trattenuta parziale e temporanea delle acque di piena di un fiume, in grado di restituirle con gradualità nel tempo.
    In sostanza, una parte delle acque proseguono il loro corso, un’altra parte viene deviata dal fiume in questo sito, dove viene accumulata per un certo tempo.
    In altre parole, si sfrutta il volume disponibile dentro la  “cassa” per ridurre il flusso idrico verso valle (effetto “collo di bottiglia”): nel momento della piena, alla cassa perviene più portata di quella che ne esce; passata la piena, per un
    certo tempo dalla “cassa” continua a uscire acqua che viene restituita al fiume.

    La cassa di espansione è collocata in parallelo al torrente, doppiamente collegata con esso con due manufatti: il primo, più a monte, è l’opera di immissione, ove avviene il passaggio dell’acqua dal torrente alla cassa; il secondo manufatto, più a valle, è l’opera di restituzione, ove l’acqua torna dalla cassa al torrente.
    L’opera di immissione  consiste in uno sfioratore ricavato nella sponda sinistra del torrente; lo sfioratore è opportunamente dimensionato in modo da cominciare a funzionare solo per eventi di una certa entità (lasciando invece all’asciutto la cassa per eventi non significativi), consentendo la deviazione delle acque dal torrente alla cassa e la laminazione delle piene ad un valore compatibile con la capacità di smaltimento del tratto di valle.
     La cassa è dotata di un’apposita opera di restituzione, dotata di sfioratore di superficie e paratoia (scarico di fondo).
    La paratoia viene tenuta strozzata, in modo che durante la piena da essa fluisca una portata molto ridotta;
    terminata la piena, invece, la pur modesta apertura consente il graduale svuotamento della cassa. Volendo, si può anche tenere questa paratoia completamente chiusa e lasciare che l’acqua trattenuta entro la cassa percoli in profondità per infiltrazione, il che è favorito dalla natura permeabile dei terreni della zona e dall’esistente sistema di irrigazione e scolo. In questo modo si può favorire la ricarica della falda.

    Anche Wikipedia presenta una descrizione molto simile. Non vi è nessun riferimento a “pompe” o “impianti di pompaggio” e quindi non comprendo la tua preoccupazione per questo aspetto, nè da dove essa provenga.

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  8. avatarAndrea Cotti - 22 gennaio 2014
    am vin da zigher…..
    Am vin da zigher, per tot al volti che i me amigh i an sufert, e me angh'era menga, am vin da zigher perché po' nisun a s'in cieva da boun dop i premm de', am vin da zigher perché a Sun luntan, am vin da zigher perché ans'pol menga vader al sacia lergh zinc kilometer, am vin da zigher perché ...e ona, e du , e tri... Po' la ginta ang la cheva pio'! Am vin da zigher perché da dman tot ed nov a inquiner n'etra volta...che ghin cieva a nisun dal global warming...a la prema nveda tot i peinsen c'le' ste'un inveren nurmel, i margarit a zner... I'm fan zigher! Am vin da zigher perché po' i ein semper caz noster e alora...lasa cal vaga , a voi zigher in t'al me dialatt e chi vol capir , s'l'e' da boun interese' a m'al dmanda...che po' magari al fa quel per i me amigh , un quel ed concreto... menga solameint dei "mi piace "su Facebook ... Am pies un caz! Am vin da zigher!
    Am vin da zigher, per tot al volti che i me amigh i an sufert, e me angh’era menga, am vin da zigher perché po’ nisun a s’in cieva da boun dop i premm de’, am vin da zigher perché a Sun luntan, am vin da zigher perché ans’pol menga vader al sacia lergh zinc kilometer, am vin da zigher perché …e ona, e du , e tri… Po’ la ginta ang la cheva pio’! Am vin da zigher perché da dman tot ed nov a inquiner n’etra volta…che ghin cieva a nisun dal global warming…a la prema nveda tot i peinsen c’le’ ste’un inveren nurmel, i margarit a zner… I’m fan zigher! Am vin da zigher perché po’ i ein semper caz noster e alora…lasa cal vaga , a voi zigher in t’al me dialatt e chi vol capir , s’l’e’ da boun interese’ a m’al dmanda…che po’ magari al fa quel per i me amigh , un quel ed concreto… menga solameint dei “mi piace “su Facebook … Am pies un caz! Am vin da zigher!

    Alessandro Orpelli
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  9. avatarAndrea Cotti - 22 gennaio 2014
    Visto che roba gli emiliani?
    Maniche su e lavorare.
    40 metri di falla profonda 8 metri.
    1 giorno e 1 notte per chiuderla.
    E si parla ancora di Renzi, Berlusconi e dei cori allo stadio.
    Quando si accorgeranno del disastro che è capitato avremo già messo a posto tutto.
    Grazie cari politici, come sempre siete in prima linea ad aiutare la gente. Si…a chiudere aziende e negozi perché ci distruggete di tasse. 
    Ma l’Emilia non si spezza e non affoga! 
    Forza Emilia!
    Davide Sola Drei
    Foto: Visto che roba gli emiliani?
Maniche su e lavorare.
40 metri di falla profonda 8 metri.
1 giorno e 1 notte per chiuderla.
E si parla ancora di Renzi, Berlusconi e dei cori allo stadio.
Quando si accorgeranno del disastro che è capitato avremo già messo a posto tutto.
Grazie cari politici, come sempre siete in prima linea ad aiutare la gente. Si...a chiudere aziende e negozi perché ci distruggete di tasse. 
Ma l'Emilia non si spezza e non affoga! 
Forza Emilia!

    Davide Sola Drei

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  10. avatarAndrea Cotti - 23 gennaio 2014

    Antonio Ciano   Ti ringrazio Renato della risposta e come cittadino, sempre nelle tue possibilità, Ti invito a recarti nei quartieri della nostra città per illustrare i provvedimenti generali Ti ringrazio ancora

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  11. avatarAndrea Cotti - 24 gennaio 2014

     

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