Adulterare cibi non è più reato

frodi-alimentariAdulterare gli alimenti non è più reato. La legge è stata cancellata dal ‘semplificatore’ Calderoli.

La legge 263 del 1962 che puniva le sofisticazioni dannose alla salute è stata cancellata.  Sono stati bloccati i processi sulla mozzarella blu e su altri casi simili, ed ora produttori e distributori di alimenti hanno licenza di sofisticazione.

In questi anni abbiamo assistito ad una devastante degenerazione del livello di civiltà della nostra società, un brusco abbassarsi della qualità della vita ha generato un crudele incattivirsi dei rapporti tra le persone; astio e rabbia, menefreghismo e violenza, raggiri e truffe sono ora alla base dei rapporti umani, lavorativi e commerciali nel nostro Paese.

E noi a chiederci come mai stiam diventando cattivi ed insensibili.

Emettere assegni a vuoto ad esempio non è più un reato penale. E allora ecco che ognuno di noi ha il suo bel pacchetto di assegni insoluti, pezzetti di carta coi timbri delle banche che ci ricordano quotidianamente quanto siamo fessi, e quanto sono invece furbi gli altri.

Le normative per la sicurezza del lavoro di fatto annullate. Decretata la responsabilità del lavoratore in caso di incidente.

Il falso in bilancio non è più reato e quindi ci vuole dei deficienti a compilare bilanci corretti no?

L’evasione fiscale è impunita e di fatto tollerata. Come può un’azienda che paga le tasse essere competitiva con una concorrente che non le paga? E che per questo riesce a mettere sul mercato prodotti a prezzo minore, oltre ad avere maggiori introiti?

E’ consentito avvelenare l’ambiente. Ad esempio il DGR Veneto n. 568/05 [adottato in forza della legge regionale n. 3/2000 in materia di rifiuti] che ha introdotto limiti di accettabilità circa la presenza di taluni metalli pesanti nei fanghi di depurazione biologica compatibili col compostaggio e con l’ammendante compostato, limiti corrispondenti a quelli previsti dalla normativa nazionale [d. lgs. n. 99/1992; d. lgs. n. 217/2006] consente di sversare incredibili livelli di diossina, idrocarburi, fenoli e toluene nelle campagne mescolati a fertilizzanti e compost.

Poi è ovvio che ovunque vengano dispersi amianto, sostanze tossiche varie o radioattive … chi se ne frega?

Negli ospedali i nostri familiari sono curati da medici incapaci assunti su raccomandazione dei politici. Ma beccare un medico incapace è già una fortuna, che il rischio è di incappare in uno furbo, che decide che il nostro rene è da asportare per poi venderlo a 5.000 €.

Nel Paese delle Libertà si può fare tutto.

Ma i nostri giovani non hanno una istruzione adeguata, non trovano lavoro e comunque non avranno la pensione; i nostri servizi pubblici non funzionano più, tutto è maledettamente difficile e attorno a noi solo persone tese ed arroganti; sopravvivere in questa lotta quotidiana all’esistenza è sempre più un’impresa.

Un mare in burrasca infestato da squali, dove non è sufficiente saper nuotare perfettamente,  per sopravvivere tocca saper mordere per primi.


Commenti
Sono stati scritti 11 commenti sin'ora »
  1. avatarLorenzoGT - 16 gennaio 2011

    Caro Andrea,
    ho letto ieri dell’abrogazione della Legge sull’adulterazione dei cibi… non ho capito se dovuto ad una svista o ad un disegno politico preciso. Mi augurerei ovviamente la prima ipotesi e che corrano di corsa ai ripari.
    Per quanto riguarda tutti i punti che hai citato sono perfettamente d’accordo con te… tranne che su un punto: io sono d’accordissimo a sanzionare anche i lavoratori in caso di incidente, se ovviamente avessero delle responsabilità in merito. La sicurezza sul lavoro è cosa assai importante e tutte le figure del ciclo produttivo interessate (datore di lavoro, tecnici, preposti e lavoratori) devono contribuire per la propria parte a rendere l’ambiente di lavoro sicuro.

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  2. avatarAndrez - 16 gennaio 2011

    Caro LorenzoGT,

    è un argomento questo su cui abbiamo già parlato più volte e che hai fatto benissimo a ripresentare.

    sicurezza_sul_lavoro

    E’ vero quanto sostieni, e ricordo pure la pubblicazione di statistiche (ed immagini) che dimostravano come forse un terzo degli infortunni fossero provocati da negligenza dei lavoratori, a forme di furbismo degli stessi che tanto a me non capita perchè son furbo.

    Ma se questa è una realtà, essa va combattuta e chi deve farlo sono le istituzioni, non l’operaio negligente, che nella disinformazione e nell’assenza di controlli resta tale.

    A questo sistema fa addirittura comodo l’indisciplina sulla sicurezza nei lavoratori, che la strumentalizza colpevolizzandoli,  e poi depenalizzando i reati sulla sicurezza del lavoro ed eliminando i controlli.

    E questo è meschino ed irresponsabile prima che inaccettabile.

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  3. avatarLorenzoGT - 16 gennaio 2011

    So che ne abbiamo parlato diverse volte, e tu sai quanto a me stia a cuore questa problematica che vivo tutti i giorni e cerco di combattere nel mio piccolo.
    E’ vero che dal punto di vista legislativo si potrebbe fare qualcosa in più; è sacrosanto che i controlli negli ambienti di lavoro da parte di Asl ed Ispettorato del Lavoro sono pochi ed andrebbero incrementati. Ma non è fattibile l’idea di mettere per ogni cantiere o luogo di lavoro in genere un “cane da guardia”.
    Devono essere responsabilizzate tutte le figure, committenti e lavoratori compresi. E per fortuna il D.lgs 81/08 va in questa direzione.
    Per quanto mi riguarda è sempre un problema che viviamo in un mondo di furbi. Ciò infatti spiega il perchè datori di lavoro, preposti e lavoratori spesso siano tutti perfettini in caso di controlli, salvo situazioni che non possono alterare in due minuti, per poi ritornare allo sbrago totale quando il controllore volta lo sguardo.

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  4. avatarLorenzoGT - 16 gennaio 2011

    Riporto in carreggiata l’articolo di Andrea, visto che ho provveduto a portarlo parzialmente OT con il mio commento.
    Vista la mia ignoranza in materia giuridica vorrei chiedere a chi è più esperto di me  quanto grave è questo fattaccio commesso da Calderoli.
    Sperando in una svista e che quindi provvedano a metterci di corsa “una pezza”, tale provvedimento potrà generare riflessi devastanti?
    Cercando in giro ho letto in un blog che tutti i processi in essere debbano essere chiusi con assoluzione dei rei in base al principio che devono essere applicate le norme più favorevoli per gli imputati! E’ vero questo?
     
    C’è addirittura chi (Wikileaks) vede dietro questo un fosco disegno per favorire le imprese della camorra che importano cibi adulterati in Campania, e non quindi una semplice svista. Il Console Generale Usa a Napoli, J. Patrick Truhn, affermerebbe inoltre che:

    due terzi dei panifici della regione sono in mano alla criminalità, e che cucinano il pane con materiali tossici. E che a Caserta “le fabbriche illegali che fanno mozzarella usano latte in polvere boliviano”

     
     

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  5. avatarcarmengueye - 16 gennaio 2011

    Condivido, non vedo cosa ci sia da aggiungere.

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  6. avatarBsaett - 16 gennaio 2011

    Per rispondere a Lorenzo possiamo dire che se anche si rimediasse adesso alla “svista” (reputo difficile considerarla tale visto che da decenni le norme ambientali vengono depotenziate e/o abrogate!) introducendo di nuovo la stessa norma, questa non potrebbe essere retroattiva (in quanto una norma penale può regolare solo i comportamenti per il futuro), per cui tutti i fatti costituenti reato commessi prima della norma in questione sarebbero automaticamente non più reato. In sostanza una sorta di amnistia per quel reato!
    Per quanto riguarda ciò che dice il Console Usa, è cosa risaputa che in Campania (ma non solo) la criminalità ha il controllo dei panifici (e non solo quelli del resto). In quei panifici generalmente si tende a fare il pane bruciando ogni tipo di legna, compreso le porte, i mobili (che essendo legna trattata con vernici sprigiona gas tossici che imbevono il pane), fino addirittura alle casse da morto.
    Purtroppo i NAS in Campania hanno scarsssimi mezzi per fare controlli su tutto il territorio.

    Per il latte in polvere boliviano non ne sapevo nulla, però so che spesso la mozzarella si fa con il gesso. Infatti io prendo solo mozzarella ben selezionata, se no nisba 😀

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  7. avatarLorenzoGT - 16 gennaio 2011

    Ciao Bsaett,
    posso dire che quello che hai detto è agghiacciante?
    Quindi di fatto tutti i processi in corso per sofisticazioni alimentari devono considerarsi annullati? Non importa nulla il fatto che al momento della trasgressione la legge esisteva e quindi doveva essere rispettata?
    Per quanto riguarda le mozzarelle al gesso ed il pane al solvente mi si è letteralmente rivoltato lo stomaco! Questi sono veramente dei criminali!

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  8. avatarMassimo - 16 gennaio 2011

    http://www.ilfattoalimentare.it/cancellata-la-legge-sui-cibi-adulterati.-la-notizia-%C3%A8-una-bufala-ma-tutti-ci-cascano-la-stampa-corriere-della-sera-la-repubblica-tg-la-7.html

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  9. avatarBsaett - 17 gennaio 2011

    In relazione all’articolo linkato da Massimo, faccio presente che il Procuratore della Repubblica di Torino, Guariniello, avrebbe sospeso processi per cibi adulterati, in attesa di sapere dal Ministero se è possibile ripristinare in quale modo il reato. Delle due l’una: o Guariniello è impazzito e non sa più leggere le norme (e quindi ha ragione ilfattoalimentare.it) oppure Repubblica scrive fesserie citando Procuratori della Repubblica come fosse nulla. Tutto è possibile ma tendo a ritenere che abbia ragione Repubblica. Mi sembra più plausibile.
    Del resto la normativa di Calderoli non mi pare che escluda dall’abrogazione codici e testi unici (che del resto è solo una indicazione di comodo non ha valore giuridico), quanto piuttosto un preciso elenco di norme compreso, tra le altre, leggi modificate oltre un certo termine. Questo esclude tutte le leggi che si possono intedere più attuali, in quanto appunto integrate o modificate dopo il 1969. La legge del 62 (dove è contenuta la norma di cui discutiamo), evidentemente non rientra nell’elenco delle disposizioni non abrogate, e non è stata nemmeno inserita nell’elenco successivo (entro un anno doveva essere compilato un secondo elenco per impedire eventuali errori), per cui sarebbe stata abrogata. Del resto non ci vedo nulla di strano visto che già qualche tempo fa il governo aveva provato a depenalizzare proprio quel reato. Evidentemente si tratta di un punto di interesse del governo.

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  10. avatarAndrez - 17 gennaio 2011

    Finora il pm Guariniello aveva continuato a indagare su “mozzarelle blu” e altri fenomeni analoghi grazie a una sentenza della Cassazione, depositata il 31 marzo 2010, che analizzando l’intreccio delle norme stabiliva che la 263/62 restava in vigore fino a dicembre. Il termine, però, ormai è scaduto e adesso, anche se la legge venisse riesumata, i processi si concluderanno con delle assoluzioni in base al principio che devono essere applicate le norme più favorevoli agli imputati.

    Il magistrato ha preso contatto con il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per chiedere se è possibile prendere dei provvedimenti che salvino le indagini. La vicenda viene anche denunciata dal Pd, che annuncia la presentazione di “un emendamento al decreto milleproroghe per ristabilire la legge sulla tutela degli alimenti e salvaguardare la salute a tavola degli italiani”.

    Proprio ieri mattina, Guariniello ha sospeso la procedura verso il rinvio a giudizio per due casi, scoperti a Torino, di messa in commercio di pesce adulterato: “Restiamo senza il baluardo che ci permetteva di combattere adulterazioni e contaminazioni”, ha denunciato il magistrato, ricordando che anche “in passato c’erano stati blandi tentativi di depenalizzazione che non erano andati a buon fine. Ma questa non è una depenalizzazione: è un’abrogazione vera e propria. Vuol dire che certi comportamenti diventano leciti”.

    Secondo Guariniello è possibile tuttavia che il governo trovi il modo di ripristinare la legge. “Ma il problema – spiega – è che dallo scorso dicembre la 283 è stata di fatto eliminata, visto che non è stata inclusa nello speciale elenco delle norme da salvare. Per questo motivo, in tribunale non può più essere applicata. E gli imputati, in caso di processo, a meno che non vengano contestati anche altri reati, dovranno essere assolti”.

    Secondo quanto ha potuto accertare l’Ansa, il primo caso di assoluzione si è verificato lo scorso 21 dicembre in un tribunale dell’Italia del Sud. L’interessato era il gestore di un esercizio commerciale: il suo avvocato ha sollevato la questione e il giudice lo ha assolto “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato”.
    Ma questa non è una depenalizzazione: è un’abrogazione vera e propria. Vuol dire che certi comportamenti diventano leciti”.

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  11. avatarLorenzoGT - 17 gennaio 2011

    A quanto pare la Legge sarebbe salva grazie ad un cavillo giuridico:
    Fonte: Repubblica
    ht tp://ww w.repubblica.it/cronaca/2011/01/17/news/la_legge_contro_le_frodi_alimentari_salvata_da_un_cavillo_giuridico-11333975/?ref=HREC1-6

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