Favia e gli inceneritori in Emilia

favia_video_beppeI grillini (e Grillo in testa ovviamente) spesso finiscono con il presentare proteste (o Show) fini a sè stessi, a dire NO ad esempio a inceneritori, auto o computer, internet o Saviano, ma senza mai entrare realmente nel problema e offrire controproposte percorribili.

Spesso questa propaganda è portata avanti localmente da neoeletti amministratori 5 stelle impreparati e arroganti in modo grezzo e populista, e un pò ovunque essi sono stati eletti, i cittadini hanno potuto verificare questi forti limiti autodistruttivi del Movimento 5 stelle.

In Emilia romagna è da tempo attivo Giovanni Favia che sembra esprimere uno stile (argomentazioni e preparazione) alquanto differenti da questi esempi negativi.

Recentemente ha guidato come Consigliere Regionale una campagna contro la realizzazione di un nuovo inceneritore in Provincia di Parma a Uguzzolo, considerato eccessivamente costoso, nocivo e … inutile.

Senonchè Favia dimostra in modo documentato le sue tesi e le presenta Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Vedremo nei prossimi giorni come reagirà la giunta rossa Regionale.  :mrgreen:

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Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
RISOLUZIONE

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna:
Premesso che:
« La normativa italiana prevede che entro il 2012 sia raggiunto come minimo il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, andando poi ad incrementare tale percentuale negli anni a seguire.  « La gerarchia UE delle opzioni di gestione dei RU, recentemente confermate e consolidate dalla Nuova Direttiva Quadro 2008/98 prevedono al primo posto riduzione, riciclo, riutilizzo, recupero e solo come ultime opzioni: smaltimento in discarica ed incenerimento, anche se con recupero energetico.
« La Regione Emilia Romagna e gia dotata di 8 impianti d’incenerimento, uno dei localita ubicato in localita Cavazzoli (RE) in chiusura entro il 2012-13 come indicato dalle linee guida del PPGR della Provincia di Reggio Emilia.
« La Regione Emilia Romagna sta predisponendo un piano di area vasta di gestione dei rifiuti per ottimizzare costi e strategie industriali.
« La Direttiva UE sulle Discariche 99/31 chiede di ottemperare da subito all’obbligo del pretrattamento del rifiuto urbano residuo.

Valutato che:
« Il recupero energetico da RU puo’ essere realizzato utilizzando procedure meccanico-biologiche e garantendo rese energetiche migliori e minori impatti ambientali.
« ll pretrattamento del RU residuo richiede di predisporre impianti dedicati di realizzazione piu veloce ed economicamente piu vantaggiosi rispetto agli impianti d’incenerimento, come gli impianti di trattamento meccanico-biologico.

« Gli impianti di trattamento meccanico-biologico, a fronte di alte percentuali di raccolta differenziata di qualita presentano il vantaggio di poter evolvere con estrema flessibilita in moderni impianti di compostaggio.
« Gli stessi impianti di trattamento meccanico-biologico possono essere corredati da linee di recupero diretto di materiali sulle frazioni di sopravaglio (es. mediante estrusione o recupero diretto di materiali di vario tipo con selezioni ottiche, densimetriche e di altro tipo), aumentando il recupero di materia complessivo come prevede la gerarchia UE dei Rifiuti.

Considerato che:
« La capacita di smaltimento degli impianti d’incenerimento attualmente in funzione in Emilia-Romagna, permetterebbe a fronte di una strategia di riduzione e di raccolta differenziata elevata e di qualita, di evitare la costruzione di nuovi impianti e la graduale chiusura di discariche ed impianti d’incenerimento gia in funzione, a partire da quelli di meno recente attivazione-costruzione.
« Il piano provinciale della gestione rifiuti della Provincia di Parma che prevede la realizzazione di un nuovo inceneritore della capacita di smaltimento di 130.000 tonnellate l’anno in localita Uguzzolo, e strutturato prevedendo una raccolta differenziata su base provinciale del 56%, inferiore cioe al limite minimo di legge del 65% entro il 2012.
« Il piano provinciale della gestione rifiuti della Provincia di Parma, prevede la combustione di 20.000 tonnellate annue di fanghi di depurazione.
« In merito al trattamento dei fanghi di depurazione, le linee guida dell’Unione Europea in materia, privilegiano il trattamento a freddo ed il suo riutilizzo in altre forme evitandone la combustione. Questa linea, che privilegia in particolare il recupero agronomico rispetto alla combustione, e presente nella direttiva 86/278-
CE e nei progetti della sua revisione attualmente in corso e nella Strategia europea per la protezione dei suoli.
« La combustione dei fanghi di depurazione, che verrebbe a mancare seguendo le suddette linee guida europee, secondo quanto emerge dal piano finanziario presentato da Iren S.p.a., risulta indispensabile per garantire la  sostenibilita economica dell’impianto d’incenerimento, in quanto permetterebbe l’erogazione d’incentivi pubblici, i cosiddetti “certificati verdi”, pari quasi a 6 milioni di euro l’anno.

« Secondo i dati forniti da Iren S.p.a., i costi relativi alla costruzione dell’impianto d’incenerimento in localita Uguzzolo, sono lievitati senza accettabili motivazioni. Da una prima stima del 2008, pari a 132 milioni di euro, si e passati ad una stima nel 2009 di 315 milioni di cui, 250 milioni di euro per la costruzione dell’inceneritore e 65 milioni di euro per la rete di teleriscaldamento.
« Agli elevatissimi costi di costruzione sopracitati, ammortizzati con tariffe a carico di cittadini ed imprese ed incentivi pubblici sempre a carico dei contribuenti, si aggiungono i costi del danno sociale e sanitario derivante dall’incenerimento dei rifiuti che, secondo lo studio “Enviromental impacts and costs of solid waste: a comparison of landfill and inceneration”, realizzato nel 2008 dalla Ecole des Mines di Parigi, variano da 4 a 21 euro a tonnellata bruciata, mentre quelli per il materiale residuo non trattato inviato a discarica sono da 10 euro a 13 euro per tonnellata
smaltita.
« Come hanno evidenziato decine di imprenditori di Parma, che hanno aderito ad un appello pubblico, la costruzione dell’inceneritore progettato da Iren S.p.a., procurera seri danni ambientali oltre che d’immagine ed economici alla cosiddetta “Food Valley”. A farne le spese, oltre ai prodotti agroalimentari di qualita, pensiamo in particolare al Parmigiano-Reggiano e al Prosciutto di Parma, sara anche la societa Barilla S.p.a., che ha i propri stabilimenti di produzione a poche centinaia di metri dal progettato impianto d’incenerimento.
« Contro la realizzazione di questo impianto,si sono mobilitati in provincia di Parma migliaia di cittadini e diversi appelli sono stati lanciati da medici e loro organizzazioni, come ad esempio l’Ordine dei Medici,Isde-Medici per l’Ambiente,
che hanno anche organizzato serate d’informazione ed approfondimento.
« Se fossero rispettati gli obiettivi minimi di legge di raccolta differenziata al 65% entro il 2012 in provincia di Parma e venissero applicate tutte le piu moderne tecnologie di trattamento a freddo e recupero-riciclo dei rifiuti urbani e speciali (trattamento meccanico-biologico finalizzato alla biostabilizzazione,compostaggio, recupero con estrusione in centri riciclo in primis, di tutti i materiali plastici/cartacei, trattamenti a freddo dei fanghi di depurazione), rimarrebbe da smaltire una quantita di rifiuti stabilizzati, pari a 26/30 mila tonnellate annue. Tale quantita residua non
garantirebbe la sostenibilita economica della costruzione dell’impianto d’incenerimento di Uguzzolo.

Valutato altresi che:

« In data 10 settembre 2007 l’Ordine dei Medici e dei Chirurgi dell’Emilia Romagna, avvalendosi del principio di precauzione, ha chiesto una moratoria sulla costruzione di nuovi impianti d’incenerimento nella Regione Emilia Romagna che e una delle zone piu’ inquinate d’Europa e del Mondo e che quindi non puo permettersi emissioni aggiuntive a quelle gia esistenti.
« I primi risultati dello studio Moniter, promosso dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con Arpa e non ancora concluso, hanno evidenziato come nelle vicinanze d’impianti d’incenerimento si sia registrato un incremento di nascite premature, confermando precedenti studi.

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna impegna la Giunta a:
« Mettere in campo iniziative affinche sia raggiunto in provincia di Parma come in ogni Provincia dell’Emilia-Romagna l’obiettivo minimo di raccolta differenziata del 65% entro il 2012, promuovendo e finanziando i progetti di raccolta differenziata domiciliare privilegiando quelli con tariffazione puntuale per cittadini ed imprese.
« Chiedere alla Provincia di Parma di studiare una strategia di uscita dal progetto di costruzione dell’inceneritore di Uguzzolo, mettendo in campo politiche ambientali gia sperimentate con successo in altri Comuni e prevedendo tutte le tecnologie necessarie per realizzare in un ciclo integrato che preveda: impianti di compostaggio, digestione anaerobica, trattamento e depurazione fanghi in ossidazione a freddo, trattamento meccanico biologico finalizzato alla
biostabilizzazione, centri riciclo con recupero tramite estrusione di scarti plasticicartacei-imballaggi prima non riciclabili, evitando in questo modo l’incenerimento o invio a discarica anche di questa frazione secca che in precedenza diventava cosiddetto “combustibile da rifiuto-cdr” e che oggi, grazie ad innovazioni tecnologiche, puo’ trasformarsi in materiale per l’edilizia o l’industria plastica.
« Sospendere, in attesa della risposta da parte della Provincia di Parma alla sopracitata richiesta, ogni iter autorizzativo di competenza regionale inerente l’impianto d’incenerimento di Uguzzolo (Parma).

Bologna, 30 novembre 2010
Il Consigliere
(Giovanni Favia)


Commenti
Sono stati scritti 6 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrez - 13 gennaio 2011

    Abbiamo chiesto a Paola Marani ( qui e qui ) che cosa ne pensa.

    Paola è stata Sindaco di Persiceto ed ora è Consigliere Regionale Emilia Romagna, da molti è suggerita come nuovo Sindaco di Bologna, e da noi è molto stimata.

    Paola era Assessore quando lo era anche Zeitgeist   :mrgreen:

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  2. avatarFavia e gli inceneritori in Emilia- Rivistaeuropea - 13 gennaio 2011

    […] Vai alla fonte Condividi questo post: […]

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  3. avatarZeitgeist - 13 gennaio 2011

    Certo Andrez, Paola è una persona stimata dai persicetani e anche in Regione.
    E’ una donna di indubbie qualità e avrà le idee chiare sul tema degli impianti di smaltimento e dei rischi che comportano.
    La mia paura è che entrando nelle stanze dei bottoni dei piani alti, cadano poi, per pressioni o altro, certi principi che una volta si sostenevano con convinzione inderogabile.
    In Regione i rapporti di forza sono sicuramente diversi e non so quanta forza essa possa avere per imporsi, ma sarà importante sapere almeno cosa ne pensa.  😉
     

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  4. avatarcarmen armaroli - 14 gennaio 2011

    Anche nel mio comune, dove sono consigliera di centro sinistra, abbiamo due rappresentanti del movimento 5 stelle. Credo che i luoghi comuni su questi politici siano troppi e spesso gratuiti. Come Favia, anche questi giovani sono preparati e pieni di buona volontà. Per quanto mi riguarda, li trovo concretamente  stimolanti per la nostra amministrazione: presentano interpellanze, ordini del giorno e interventi sempre propositivi e intelligenti.
    Spero, sinceramente, che il sindaco o la sindaca che andremo ad eleggere sia persona meno di partito e più di contenuti. Credo che una figura laica sotto tutti i punti di vista e con un’esperienza forte nel sociale e nell’impresa innovativa e non solo di mercato, sia la personalità migliore per Bologna.

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  5. avatarcarmengueye - 14 gennaio 2011

    Solo a Genova il grillismo suscita perplessità…

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  6. avatarAndrez - 26 gennaio 2011

    Paola Marani, (Consigliere Regionale Emilia Romagna) gentilissima come sempre, ha risposto alla nostra domanda nel suo sito:

     

    Ciao Andrea, ti ringrazio per la segnalazione. E’ un tema che stiamo prendendo in considerazione come assemblea legislativa, su cui però non mi sento ancora di dare un parere, perchè non me ne sto occupando personalmente.

    Approfitto però della tua segnalazione per prendere in considerazione la questione e ti terrò aggiornato sui prossimi sviluppi.

    Un caro saluto,

    Paola

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