21-12-11 Biomasse a Persiceto

Ieri sera in sala Consiliare a Persiceto alla presenza del Sindaco è stato presentato il luogo dove nascerà la terza biomassa sul territorio persicetano.

L’impressione mia è stata che fossimo lì a parlare di nulla e che tutto fosse già deciso come poi nei fatti e nelle parole del Sindaco si è dimostrato.

Non sono bastate le osservazioni dei cittadini di Amola e di quelli di Biancolina e Budrie,  a ogni nostra domanda di varianti o aggiustamenti la risposta era sempre: “Abbiamo già fatto il possibile, altre azioni sono inutili“.

Mazzucca non si è nemmeno spostato di un centimetro quando una giovane ragazza che ha acquistato la casa in zona un anno fa, ha detto se dietro al nascondersi sempre dietro le leggi non vi fosse la possibilità di far riemergere quella non scritta del “Buon senso”;  si è sentita rispondere da Renato in modo freddo e caustico: “Ma in che mondo vivi“?

Ora, io ho cercato di portare il discorso, d’apprima che queste biomasse sono nocive alla salute, alle nostre terre, alle nostre viabilità, alla nostra acqua e non ci ritornano nulla in termini di un pur che minimo beneficio, che so, un po’ di gas, un po’ di energia elettrica, un po’ di acqua calda, nulla, i benefici per noi cittadini sono solo: puzza, aria insalubre, rumori, traffico e disagi in genere e invivibilità generale.

Poi, l’ho messa sul politico dimostrando che il PD a tutti i livelli e il Sindaco hanno sposato, con le biomasse, una causa allucinante e fatto un piano energetico per l’Emilia Romagna, da galera.

Se non si fossero riveduti urgentemente sul piano, le ripercussioni le avrebbero poi avute alle prossime elezioni del 2013 perchè non avrebbero avuto il nostro voto. Bene, la faccia di gomma del Sindaco ha letteralmente rimandato al mittente le minacce.

Allora, visti gli scarsi risultati l’ho messo anche a conoscenza che dietro a Persiceto caffè ci sono dei cittadini che stanno pensando, viste le politiche del PD in questa materia e in altre, di organizzare una Lista Civica che gli porterà via degli altri voti, ma nulla, la risposta è stata: “Ben venga il dissenso e altre Liste Civiche così avremo più interlocutori“.

Stavolta non sono sicuro che tutto ciò l’abbia detto a denti stretti, ma se anche non fosse così, credo che oggi a Persiceto abbiamo di fronte dei personaggi talmente supponenti, boriosi e solo pieni di sè che mi inorridiscono e mi fanno pensare che se non tiriamo mica fuori le unghie e i denti per far valere i nostri diritti, dovremo soccombere su tanti  fronti.

Avete capito in pratica tutta la sera cosa ci ha detto? “Ma non rompete che qui fin che comando io si fa solo quello che dico io e non ci può essere nessuna possibilità di trattativa, la fascia tricolore che tu vorresti che mi mettessi per dare una svolta e una risposta positiva almeno per l’Amola, non la metterò“.

Bene, anzi, male. Allora bisognerà passare alle vie di fatto sia togliendogli i voti nel 2013 e poi nell’immediato, se non riusciremo a mettere in piedi iniziative valide, fare picchetti all’inizio dei lavori per dare un segnale chiaro e forte che questo modo di essere trattati non deve passare e i giornali ne dovranno parlare nelle cronache locali.

Stiamo in contatto per le prossime occasioni ove potremo continuare la lotta oltre che contro queste biomasse, contro anche a questi personaggi e queste politiche sbagliate, scellerate, speculative e ignobili.


Commenti
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  1. avatarAndrea Cotti - 23 dicembre 2011

    Ma in che mondo vivi“?

    Eh si, viviamo proprio in un mondo strano.

    Le biomasse puzzano e inquinano, il loro saldo consumi/energia prodotta è dubbio, degenerano il mercato dei terreni coltivabili e della nostra agricoltura, imponendo la coltivazione di generi da bruciare invece che da mangiare, (diamo fuoco alla casa per vendere la cenere insomma) ma … godono di incredibili finanziamenti che “qualcuno” ha pensato bene di cuccare.

    Ma in che mondo viviamo se solo pensiamo che qualcosa che è nocivo ed inutile ma rende possa essere messo in discussione?

    Ebbene, vi confesso che sono un ingenuo utopista e lo vorrei un mondo così, per me, i miei figli e i miei nipoti, e non ne posso più di vedere la mia terra devastata da tutto ciò che rende, senza se e senza ma, a scapito della qualità della vita dei cittadini.

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