Legge Bavaglio; Avvocati in "soccorso rosso" ai blogger

toghe_rosse_CassazioneUn gruppo di avvocati sensibili alla Libertà d’espressione ha deciso di offrire consulenza gratuita alle tante potenziali vittime di questa legge, dai blogger ai giornalisti senza contratto, che non possono usufruire di nessuna copertura legale.

Sensibilizzati dal giornalista dell’Espresso Pappaianni a Napoli alcuni avvocati hanno già offerto la loro disponibilità alla nascita di un “Soccorso rosso” contro la “legge-bavaglio”.

La proposta era stata illustrata nei giorni scorsi durante la conferenza stampa di presentazione nel capoluogo partenopeo di «Le dame e il Cavaliere», un docu-film di Franco Fracassi sul “caso Noemi” e sul rapporto sesso-potere in Italia.

Spiega Pappaini:

«Con la legge-bavaglio avremo il paradosso di riunioni di redazione con, seduti accanto ai direttori, gli avvocati delle testate. Contemporaneamente avremo giornalisti free-lance e precari sempre più soli e intimoriti, perché, salvo poche eccezioni, sono privi di ogni tipo di copertura legale».

Sono migliaia i fornitori d’informazione non tutelati, costretti a fare i conti con una legge che già oggi è penalizzante per chi fa inchieste e scrive fatti veri ma scomodi. Una situazione che sarà esasperata dall’approvazione della legge-bavaglio.

Da qui, l’idea di creare una struttura di avvocati disposti a offrire loro gratuitamente consulenza legale , così come fu per “Soccorso rosso militante”, l’organizzazione promossa negli anni ’70 da Dario Fo e Franca Rame a sostegno dei militanti della sinistra extraparlamentare.

Ancora Pappaianni:

«So bene che quella esperienza attirò anche molte critiche,  ma è lo spirito per cui era nata che ci interessa: difendere i diritti di chi si riteneva fosse un perseguitato politico. Discorso che in questo periodo storico in Italia può valere anche per i giornalisti. Non c’è nessuna accezione politica nella proposta: chiamiamola pure “Soccorso viola”, purché si faccia: in difesa della libertà di stampa e della democrazia».

Non vogliamo gli zingari; siamo razzisti?

rom-sintiLa presenza di zingari in Italia è stimata in 150.000 persone totali, tra Rom, Sinti e Caminanti su una popolazione di 58.000.000 di abitanti

In altri paesi europei la presenza stimata è:

* Grecia: 200.000 su una popolazione di 10.000.000 di abitanti
* Spagna: 800.000 su una popolazione di 45.000.000 di abitanti
* Francia: 340.000 su una popolazione di 61.000.000 di abitanti

In Germania sarebbero oggi 800.000 su di una popolazione di 82.000.000 di abitanti, ma durante il nazismo si calcola che almeno 500.000 zingari siano stati sterminati in Germania.

Rispetto agli altri Paesi europei in Italia sono decisamente minori quindi le presenze di zingari, ma nonostante questo, il Popolo italiano si dichiara contrario al 47% ad una possibile convivenza, rispetto ad una media europea del 24% con punte del 15% ad esempio della Francia.

Avvertiamo cioè come intollerabile la presenza degli zingari ben più degli altri Paesi europei.

Questo secondo voi che può significare, che noi italiani siamo diventati tutti più razzisti, intolleranti e xenofobi?

Passa al Senato la legge bavaglio

faregolpePalazzo Madama ha approvato la richiesta del governo sulla legge bavaglio con 164 sì e 25 no.

I dipietristi hanno occupato i banchi del governo e sono stati  espulsi.

I Democratici hanno denunciato “il’ massacro della libertà” e sono usciti dall’aula non partecipando alla votazione.

Ora non resta che attendere la conferma della Camera, poi questo blog dovrà cessare di scrivere, almeno di scrivere ed informare liberamente come ha fatto sin’ora.

Questo blog porta il mio nome e  la mia faccia. Come tanti blogger e gli stessi giornali, nemmeno io posso rischiare anni di prigione e multe di milioni di Euro.

Tocca passare a strategie diverse.

Enzo Tortora; come mai i camorristi l’accusarono?

enzo-tortoraEnzo Tortora era uno dei più noti presentatori della RAI e successivamente di Rete 4 di Mondadori.

Non si sono mai saputi i motivi che spinsero alcuni camorristi ad accusarlo, anche di spaccio di stupefacenti (Tortora fu arrestato il 17 giugno 1983) e cosa realmente convinse il Giudice a credere a quelle strane confessioni e  condannare Tortora a 10 anni di reclusione, anche se successivamente fu assolto con formula piena.

In una recente intervista si apprende che Enzo Tortora in quel periodo (1983) era  socio con Renzo Villa di una TV locale che ottenne subito  un forte successo: TeleAltoMilanese poi Antenna 3.

A quei tempi Berlusconi possedeva solo Canale 5 e con Craxi stava ponendo in essere le scalate a Rete 4 di Mondadori (dove Tortora era stato direttore artistico)  e Italia 1 di Rusconi con i mezzi (corruzione di Giudici ecc.) ed i risultati che conosciamo.

Nel 1981 Berlusconi chiama Villa (socio di Tortora):  “Cribbio, Villa, sa che la invidio? Lei è un uomo che fa quello che ha sempre sognato di fare, io avrei voluto cantare sulle navi da crociera e invece sono qui a fare l’impenditore televisivo”. E gli propone l’acquisto di  “Antenna 3”, ma Villa rifiuta.

Nel 1982 c’è ospite Craxi ad Antenna 3 e in quell’occasione anche lui va alla carica e chiede a Villa di poter acquistare la rete. Villa risponde negativamente anche a Craxi. L’offerta avanzata da entrambi era di 9 miliardi.

Ma Berlusconi non si da per vinto; è infastidito dal successo di Antenna 3 che potrebbe far fallire il suo progetto di appropriarsi  di tutte le reti private.  E allora chiama Tortora e gli “offre 100 milioni per andare da lui a iniziare una nuova tv”.  Ma Tortora è consapevole del successo che sta avendo la sua rete e dice di no a Berlusconi.

Il 17 giugno 1983 verrà arrestato con l’accusa di associazione per delinquere di stampo camorristico;  alcuni camorristi  improvvisamente decidono di accusarlo e stranamente il Giudice decide di credere a quelle accuse.

Senza più Tortora Antenna 3 entra a breve in difficoltà, perde ascolti e nel 1986 fallisce.

Manifesti con Sante erotiche

pubblicita9.

Espliciti riferimenti sessuali per pubblicizzare una compagnia pubblicitaria su cartelloni a Napoli.

Il volto di una donna in evidente stato di piacere con i commenti originali di donne nominate Sante dalla chiesa.

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Trattandosi di donne seminude a letto,  frasi di sante della Chiesa Cattolica che fanno sesso insomma, dove l’estasi mistica si confonde con il desiderio sessuale, temo sia molto probabile che il tutto scompaia presto;  ho così pensato bene di riportare qui le frasi, così da poterle commentare.

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  1. Cristo mio dolcissimo fa che io sia fecondata in tutte le mie viscere“.  È la confessione vera di Santa Umiltà da Faenza in preda a delirio passionale, nel Medioevo.
  2. O Gesù voi mi fate languire”, scritta a metà 1600 da Beata Brigida Morello.
  3. L’amore mi fa aprire le grazie e stringere l’amato bene Gesù

La Iervolino difatti ne ha già ordinato la rimozione.  :mrgreen:

Che ne pensiamo di fede e sesso?

L’amore e la passione, il sesso e l’erotismo non sono forse per i credenti doni di Dio essi stessi?