Il gretto grigiore della politica persicetana

Un’immagine sbiadita e sfuocata, statica e spenta.

Muta e sorda, incapace di esprimersi e di ascoltare, messa lì a sua insaputa come un proforma.

Questo è il messaggio che sempre più i cittadini recepiscono da questo Pd.

Lo percepiamo da Roma ogni giorno, con una politica inesistente quanto contradditoria e incapace di ricevere le richieste dei cittadini, risultato delle forbite e fallimentari alchimie delle varie caste piddine, tutte proiettate a salvaguardare e garantire esclusivamente le loro rendite di potere, e delle tensioni che costantemente generano e scuotono quel partito.

Messaggio che vediamo tristemente espresso tale quale qui nella nostra Regione, nei nostri Comuni, da Comacchio (dove il Pd ha pensato bene di presentarsi agli elettori alleato a noti ex fascisti locali, consegnando il Comune ai bravi ragazzi del Movimento 5 Stelle)  a Budrio,  (dove ai ballottaggi, sempre coi M5S, han salvato il Comune per un soffio ma perdendo un terzo di voti),   fino a Persiceto, dove sempre più assistiamo ad un gretto arroccamento dell’Amministrazione e della direzione del Pd, incapaci di ascoltare e recepire le richieste e le preoccupazioni dei persicetani… sbiaditi e sfuocati, spenti  e statici, muti e sordi come la figura di cartone di Bersani tra Vendola e Di Pietro.

Ma davvero dopo tante lotte e tanto impegno civico, questo è il miglior risultato che è possibile esprimere a Persiceto? Possibile davvero che nessuno di noi ambisca a qualcosa di meglio, di più incisivo e concreto, schietto ed attivo?

 


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