Spese indebite: Archiviazione per Paola Marani

paola_marani " BOLOGNA – La procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 consiglieri del gruppo Pd della scorsa legislatura regionale.

E così l'inchiesta sulle spese indebite, nel periodo che va da giugno 2010 a dicembre 2011, arriva al capolinea anche per il partito democratico.

La richiesta di processo riguarda tutti i consiglieri indagati che avevano ricevuto l'avviso di fine indagine, per gli stessi importi, ad eccezione di Antonio Mumolo e Paola Marani.

Per loro, la Procura ha firmato una richiesta di archiviazione perchè i giustificativi e le pezze d'appoggio portati agli inquirenti hanno convinto i magistrati."

Leggiamo con grande sollievo questa notizia.

Certi della sua estraneità ai fatti e che la Magistratura avrebbe fatto fino in fondo il suo lavoro, non avevamo avuto dubbi un anno fa  proponendo Paola (assieme a Gilebrto Canu) come candidata alla Presidenza Regionale.

Come dice Grandi, Paola ha pagato un alto e mortificante prezzo, ma alla fine gli è stata restituita pienamente la sua dignità. 
Ora sarebbe bello che almeno un pò di onestà intellettuale e di coraggio l'avessero quei cittadini che l'hanno frettolosamente giudicata, non volendo comprendere la differenza tra una indagine e una condanna.
 

  1. Grazie Andreaper aver richiamato quanto avvenuto

    Sarebbe bello che da un fatto negativo per le ricadute private e pubbliche che ha prodotto se ne ricavassero opportunità

    1) chi ha "frettolosamente " condannato ammettesse pubblicamente l'errore : dire mi sono sbagliato NON è un atto di debolezza ,ma dà credibilità a chi lo fa

    2) si faccese in ragionamento senza secondi fini , senza pregiudizi sul troppo frequente uso distorto dei media e una riflessione sul sistema giudiziario Italiano .

    Non faccio un ragionamento contro la giustizia ,ma per la giustizia che deve essere vista con fiducia e non con paura

    Aggiungo una mia convinzione personale se io fossi accusato di un qualcosa e fossi certo di essere innocente non mi dimetterei in presenza di questa situazione in cui un sospetto diviene già una condanna e tutti possiamo incontrare nella nostra vita una situazione in cui diventiamo passibili di inchiesta