Mazzuca e il criptodoroteismo

Mi è capitato di leggere in un articolo del Resto del Carlino di aprile scorso, scritto da Pierluigi Trombetta, le preoccupate osservazioni di Gilberto Lambertini, Presidente Ascom Persiceto, sulla costruzione del prossimo centro commerciale del Postrino (Trasversale di Pianura). “Che ne sarà dei piccoli ?”  chiedeva Lambertini al nostro Sindaco.

Pronta la replica del nostro Primo Cittadino: “Io e i miei colleghi siamo certamente disponibili al dialogo con le Associazioni di categoria e con ogni singolo commerciante. Sicuramente saranno organizzati degli incontri che saranno momento di dialogo e costruttivo confronto. Naturalmente avremo cura di tutelare il commercio di vicinato con meccanismi di promozione e valorizzazione delle piccole realtà. Ovviamente l’obiettivo sarà quello di operare in modo tale che le due realtà possano coesistere pacificamente senza danneggiarsi“.

Fantastico.

Tradotto vuol dire scordatevi che il progetto si fermi o si sposti, tanto i bottegai locali son destinati a scomparire, e nell’attesa vi mettiamo gli alberini sotto al portico per Natale, … ma messo giù così suona terribilmente bene no? Democratico, civile e aperto.

Poi mi è capitato di leggere la risposta del Sindaco alla petizione presentata dai cittadini di Biancolina contro la locale biomassa: “Io e i miei colleghi siamo certamente disponibili al dialogo con i Comitati dei cittadini e con ogni singolo residente. Sicuramente saranno organizzati degli incontri che saranno momento di dialogo e costruttivo confronto. Naturalmente avremo cura di tutelare l’ambiente circostante con meccanismi di controllo e valorizzazione dell’area. Ovviamente l’obiettivo sarà quello di operare in modo tale che le due realtà possano coesistere pacificamente senza danneggiarsi“.

Ma no, ma dai, mi son detto, ma mi sembra il Presidente con la viva e vibrante soddisfazione/preoccupazione/costernazione!

Prima di Natale Alessandra mi invia un’intervista, ovviamente al nostro Sindaco, pescato con le dita nella marmellata mentre votava all’ATO5 (Hera) per l’aumento del costo dell’acqua, (a favore del privato, aggirando il risultato del referendum cambiando la voce “remunerazione” con “oneri finanziari”) di nascosto a Sindacati e Comitati Referendari per l’acqua pubblica. Dopo aver candidamente ammesso l’errore, dice Renato con soavità:  “Io e i miei colleghi siamo certamente disponibili al dialogo con i Sindacati e i Comitati referendari e con ogni singolo cittadino. Sicuramente saranno organizzati degli incontri che saranno momento di dialogo e costruttivo confronto. Naturalmente avremo cura di tutelare l’acqua pubblica con meccanismi di controllo e valorizzazione del costo e della qualità. Ovviamente l’obiettivo sarà quello di operare in modo tale che le due realtà possano coesistere pacificamente senza danneggiarsi“.

Ma daii !!  :mrgreen:

E allora ecco che non ci resta che coniare il termine di criptodoroteismo, neologismo fondato sulla parola “dorotei” che era una corrente dell’area più moderata della DC molto attenta alle ragioni delle gerarchie ecclesiastiche e del mondo industriale ed abilissima nelle mediazioni sottili e nel presentarsi come aperti e disponibili ad ogni confronto, cui è aggiunto il prefisso greco κρύπτος (kryptós) che significa “nascosto”.

In altro articolo si parlava di come vorremmo rinnovare i brontosauri politici che ingessano da decenni la politica comunale.

Che si badi bene, questi non è che siano vecchi d’anagrafe, ma lo sono d’idee, di concezione della politica e dei rapporti con i cittadini. Come il fiorentino Renzi (noto per aver cenato ad Arcore col puttaniere) anche Renato stesso non è certo anziano e dal Vicesindaco Tommaso Cotti al Segretario del Partito Dimitri Tartari, il Pd persicetano mostra anzi figure giovanissime. E li vediamo impegnati in rete e nei social a presentare una incredibile politica di lotta e di governo; proprio come i leghisti di pochi mesi fa appaiono pronti a sdegnarsi e a combattere contro le malefatte del governo centrale (prima) o le indecenze del capitalismo e imperialismo internazionale (ora) salvo però reagire con stupore e sgomento, rabbia e violenza ogni volta che qualcuno mette in discussione il loro operato di amministratori. Attaccano ferocemente chi azzarda esprimere dissenso, e il cittadino che osa diviene immediatamente un nemico politico, non degno al confronto, da ignorare e cancellare.

Cari amici di Persiceto, cari compagni di tante antiche lotte,  mi sa che questi ci stanno prendendo in giro, mi sa. Giovani o meno, si muovono come brontosauri politici dalla verità in tasca, privi di idee proprie e venditori di parole preconfezionate. Tocca svecchiare nello stile ragazzi, … che non siam micca qui a a cuccarci il centralismo democratico della piattaforma programmatica delle convergenze parallele eh, … oh ragazzi!

Sono sicuri loro che le formidabili ricette che hanno in tasca sono ciò di cui noi cittadini abbiamo senz’altro bisogno e sono fermamente intenzionati ad applicarle, certi che chi tra i cittadini non le condivide (e si azzarda a dirlo) è solo un disfattista rompipalle e certamente uno dall’altra parte, quella cattiva da isolare e stigmatizzare, offrendola al pubblico ludibrio.

Fino a pochi anni fa non c’era storia e nessuno spazio, nessun ascolto poteva ottenere il dissenso in questa realtà.

Ma poi è arrivato internet, e con esso sono arrivati i liberi cittadini del blog Persiceto caffè. E potete anche ignorarli e attaccarli, cancellarli o accusarli di ogni malefatta/lesa maestà,  ma stavolta questi non mollano.

Cari Amministratori, sappiate che andremo avanti ad oltranza discutendo in modo aperto e trasparente, lodandovi per le vostre buone iniziative, che riconosciamo essere tante, e criticando quelle che non condividiamo.  Vi assicuro che dovrete confrontarvi prima o poi, e accettare di discuterle le vostre verità in tasca prima di imporle ai persicetani, non dopo, … certamente e sicuramente, ovviamente e naturalmente .  😀