Analisi voto liste persicetane: Pd

trio PdOggi nella nostra analisi del risultato elettorale dei partiti, movimenti e coalizioni “di sinistra” che si sono presentati alle ultime elezioni amministrative di Persiceto, tentiamo di studiare la campagna del Pd.

Il Pd ha amministrato Persiceto in questi ultimi anni con risultati anche accettabili ma con metodi che spesso hanno attirato le nostre critiche, specialmente per quanto riguarda l’insufficiente capacità (o volontà) di coinvolgere i cittadini nelle scelte *prima* di effettuarle, nella partecipazione insomma che come sappiamo alla fine è democrazia.

Inoltre la sensazione di un certo accentramento decisionistico e dell’apparente emarginazione/esclusione dei Consiglieri dalle decisioni reali ha accompagnato questa Amministrazione per tutti questi 5 anni.   Se poi a tutto questo aggiungiamo fortissime carenze comunicative ed una pessima presenza in rete, spesso piccata e stizzosa, a volte persino arrogante e presuntuosa, la situazione del Pd fino ad un annetto fa appariva quasi senza speranze.

Poi evidentemente un campanello d’allarme è suonato; il disastroso risultato delle politiche del 2013 ha fatto riflettere parecchio i nostri locali piddini che, gli va riconosciuto, hanno saputo fin dall’inizio organizzare una campagna elettorale intensa e coinvolgente dove militanti e Consiglieri hanno dato il loro meglio come ai tempi dell’attivismo del vecchio Pci,  capace di presentare iniziative quasi ogni giorno -anche importanti- e di  coinvolgere in esse ogni strato sociale della popolazione.

Hanno saputo aggiustare il tiro in rete, presentandosi ben più riflessivi e aperti al confronto, ad ascoltare cioè con modestia i cittadini, le loro richieste come le loro critiche. E soprattutto hanno deciso di “aprire a sinistra“; rifiutare cioè la (più o meno ufficiale) linea nazionale della grande ammucchiata… pardòn, della Grande Coalizione con la destra  e coraggiosamente aprire a Sel e a quel bel manipolo di giovani rivoluzionari che è Impronta Persicetana.

E assieme a loro hanno vinto, con il 53,6%.

Hanno “vinto” grazie anche ai banali errori delle liste antagoniste come il M5S e Progetto Comune che si sono maldestramente lasciati sfuggire l’elezione di un Consigliere a testa, cosa che avrebbe mandato al ballottaggio il Pd, e messo in ben altra situazione l’Amministrazione dei prossimi 5 anni.

Hanno “vinto” grazie anche all’astensionismo prevalentemente di destra, ma perdendo ancora voti reali, (183) sia pur in modo contenuto stavolta:

* Elezione Paola Marani -2004- voti 10.156
* Elezione Renato Mazzuca -2009- voti 9.098
* Elezione Vasco Errani -2010 – voti 8.005
* Elezione Politiche -2013- voti  6.671
* Elezione Comunali 2014 – voti  6.488

Ora si tratta di vedere come questa nuova Amministrazione saprà porre in essere i tanti e buoni programmi promessi in campagna elettorale, partendo innanzitutto dalla partecipazione democratica dei cittadini nell’amministrazione del Comune, fino all’offrire alle minoranze reali strumenti democratici di controllo e verifica, nonchè di attivo coinvolgimento nella gestione del territorio.

VOTO:    1/2

Perché ho accettato la proposta del Pd

Paolo GrandiStante la mia datata collaborazione con Persiceto caffè in cui ho sempre potuto  liberamente esprimere la mia opinione.
In questi giorni mi viene chiesto:  perché hai accettato la proposta di candidarti nella lista del PD per Mazzuca Sindaco?

Apprezzo la franchezza della domanda, chiara e diretta; la mia risposta non può che essere secondo lo stile che, nel bene e nel male, mi appartiene: dire quello che penso senza timori perché, se chiedo un voto, ho il dovere di essere così.
Per sintesi e chiarezza  vado per titoli.

– Ideologia
Credo che nelle scelte politiche una base ideologica sia un valore.
Ero un ventenne alla fine degli anni 60, i miei modelli non furono USA, Russia, Cina, Cuba come per tanti miei coetanei, ma le grandi socialdemocrazie nordiche (Brandt, Palme i miei riferimenti).
Da allora ho sognato che  anche per l’Italia una società basata su un socialismo riformista, ma quante delusioni !
Tanto è cambiato da allora, ma mi rimangono ancora di riferimento quei valori di solidarietà civile realisticamente realizzati, credo che il PD di oggi, pur con i tanti innegabili limiti, possa costruire una trasformazione della nostra società basata su valori progressisti evitando dannoso e talora strumentale velleitarismo.
Per questo mi schiero con il PD.

– Impegno sociale
Nella vita si può scegliere di non impegnarsi e delegare ogni decisione, oppure limitarsi a criticare quello che altri fanno e indicare ad altri quello che si dovrebbe fare o infine impegnarsi nel fare.
La prima e la seconda ipotesi sono le più agevoli, ma pur nel rispetto delle singole scelte non le condivido assolutamente, ho sempre cercato di partire da una analisi critica per poi impegnarmi nel Fare; questo è, a mio avviso, senso civico.
Terminata la mia vita professionale, libero da particolari interessi personali, con l’esperienza che l’anagrafe inevitabilmente concede, mi è sembrato doveroso guardare con partecipato interesse alla vita  del nostro territorio compreso un impegno nella politica locale .

-Scelta politica
Nella amministrazione locale molto spesso i temi hanno poco di ideologico e molto di scelta tecnica, ma pur con questo pragmatico approccio sarei in contraddizione se mi schierassi con liste che si ispirano a valori lontani dalla mia visione della società (di centrodestra per usare un linguaggio che ancora amo).
L’area di centrosinistra è quindi la mia naturale collocazione anche a livello locale .
L’area del centrosinistra propone a San Giovanni in Persiceto in queste elezioni un numero di liste superiore ad altre volte, la causa è complessa e conseguente a motivi nazionali e locali.
Come tutti mi sono posto il problema di dove collocarmi partendo anche e forse soprattutto da una fatto innegabile: in questi anni ho più volte manifestato dissenso verso questa amministrazione  accanto alla approvazione di tante scelte che ho condiviso.
La possibilità di partecipare a schieramenti alternativi l’ho attentamente considerata analizzandone i contenuti, ma avendo come unico punto di riferimento la ricerca di ciò che maggiormente potesse essere utile alla nostra comunità.
Il risultato di questa analisi, per quanto mi riguarda è deludente a dir poco deludente: elenco delle criticità, mancata analisi di quanto compete ai sindaci e di quanto alle Regioni e allo Stato centrale, carenza di proposte possibili e non solo auspicabili specificando il percorso per raggiungere gli obiettivi. Programmi ottimi per raccogliere la momentanea condivisione, assolutamente insufficienti per delegare a loro i prossimi 5 anni, con queste premesse non vedo in queste liste una alternativa, anzi temo il rischio di avere in Consiglio Comunale una minoranza inadeguata per un costruttivo confronto.

E allora sì alla  Lista PD per Mazzuca  Sindaco.

Ho criticato, ma poi confrontandosi ho trovato concreto ascolto.
Ho partecipato alla vita della lista è ho trovato capacità di analisi, di autocritica e di proposta, ho trovato tanti giovani motivati in grado di portatore nuove idee con concretezza senza demagogico velleitarismo.
Mi è stato chiesto: vieni con noi per contribuire a progettare un futuro possibile ?
Ho detto si perché amo criticare, ma non una critica preconcetta fine a sé stessa, bensì una critica utile per costruire.
Ho detto sì perché è stato fatto molto di più di quanto non appaia anche se ha in parte nascosto il lavoro realizzato, qualche errore di comunicazione, e di valutazione, probabilmente anche di regolazione nelle dinamiche nel lavoro di squadra.
E allora tra liste carenti di proposta e una lista ricca di contenuti, di valori, di professionalità, di giovani e bisognosa solo di correttivi,  personalmente non ho dubbi e ho detto sì, ci metto quello che sono in grado di dare.

Ho detto sì perché oggi a Persiceto questa è la collocazione politica in cui si ha il coraggio di dire ciò che è realistico fare  anche quando è sgradito privilegiando l’interesse del cittadino al facile consenso.
Non so se avrò l’onore di sedere in Consiglio Comunale, ma so che se ci sarò la considererò l’occasione per contribuire ad una Persiceto migliore dando voce ai tanti semplici cittadini che come me amano il paese che ogni giorno camminano, incontrano.

Ritornando alla domanda iniziale – perché hai accettato la proposta di candidarti nella lista del PD per Mazzuca Sindaco– ho tentato una risposta  con trasparenza, lealtà, senza nascondersi, unico modo per  chiedere  un voto ad una lista in cui credo.

Perchè votare Sel che appoggia Mazzuca?

DaniloIl quesito se lo pone e ce lo pone Carmelo Passante:

Mi riesce difficile capire come si possa fare opposizione al Pd, a LIVELLO NAZIONALE (dove governa, e si appresta a fare le riforme insieme alla destra), e proporsi a questo, alternativamente, A LIVELLO EUROPEO (quando negli ultimi anni non ha fatto altro che applicare e propagandare, i dettami della politica di austeritá imposta dalla UE), e poi, A LIVELLO LOCALE, invece, sostenere e allearsi con il Pd… qual’é la credibilitá che si puó avere? qual’é la logica?  Io, politicamente, sono assolutamente contrario, perché ritengo che sia un modo di dare legittimitá politica alle scelte che poi vengono effettuate a livello centrale, rafforzare Renzi ecc. e impedire che nasca, a sx, qualcosa di alternativo al Pd… oltre che dare attuazione a quello a cui Renzi sta lavorando: la fine del proporzionalismo. E’ come darsi da soli la classica zappa sui piedi.

Io, ho raccolto le firme per “L’altra Europa”, ho contribuito nel mio piccolo, e come singolo a rendere possibile la partecipazione alle Europee di una forza di sx che combatta la politica di austerity dell’Europa, e che é stata sostenuta e rappresetata in Italia proprio dal Pd… e dico, ai partiti e partitini, che attendono gli eventi per vedere cosa piú gli conviene fare, a quelli che si sono lamentati per le candidature ecc. che non si puó stare con due piedi in una scarpa: non é che il Pd non é buono a livello nazionale, e poi diventa buono a livello locale.”

E come non dare ragione a Carmelo; appoggiando Pd a livello locale si legittimano le aberranti scelte reazionarie a livello nazionale, di fatto così sostenute oltre che dai “poteri forti” anche dal consenso ottenuto a livello locale.

Sono momenti difficili per tutti, sia da comprendere sia da decidere come con essi interagire; tutto sta cambiando molto in fretta, forze contrapposte si battono trasversalmente in ogni partito e movimento, spesso con interessi ed obiettivi opposti mutando costantemente il nostro skyline politico. La restaurazione reazionaria e l’arricchimento-arraffamento personale, economico e di potere, con conseguente depauperamento definitivo del Paese e delle sue Istituzioni, paiono gli unici obiettivi comuni di ognuno di questi partiti, movimenti e relativi leader politici.

Anche all’interno dei partiti “di sinistra” – tutti – si muovono più o meno velatamente forze contrapposte; da una parte la tendenza alla legalità e al cambiamento e dall’altra alla prosecuzione gattopardesca del berlusconismo.  Solo un anno fa abbiamo visto distruggere l’onesto ma patetico tentativo di Bersani di “cambiare“, di “smacchiare il giaguaro” e le schiere affaristico-lobbiste occupare il Pd.   Che fare dunque? Personalmente ho solo dubbi e zero certezze e sono questi dubbi che tenterò di esprimere, nella speranza che i vostri commenti sappiano allargarne orizzonti e consistenze.

Questo Pd è di destra e non è assolutamente sostenibile. Al suo interno le vecchie forze “di sinistra” alla Bersani non hanno saputo nè voluto rinnovarsi, rifiutando di identificarsi con il nuovo a sinistra come Civati, Mineo e Casson, pagando questa scelta con la loro stessa estinzione. Vanno sostenuti i Civati, Mineo e Casson all’interno del Pd o debbono essere abbandonati pure loro, abbandonando definitivamente il Pd nelle mani della destra? E quanto potrebbero essere più efficaci questi personaggi, nella quotidiana battaglia alla restaurazione reazionaria in corso, se fossero fuori dal Pd come Rodotà,  la Palombelli o Zagrebelsky?

Tutto è quotidianamente sconvolto dicevamo. E allora uno deve fermarsi e cominciare innanzitutto a chiedersi –cos’è che voglio? qual’è il mio obiettivo? – Confesso (con profonda costernazione) che pur non votandolo avevo sperato nel “cambiamento” vagheggiato da Bersani.  Mi son detto; se ora il Pd vince le elezioni con questo programma  e dà vita ad un governo con Vendola, in qualche modo coinvolgendo Ingroia e Di Pietro e pure qualche grillino, dando spazio e lasciando crescere all’interno del partito personaggi come Civati, Mineo e Casson … beh pensavo (ingenuamente), si potrebbe cominciare a voltare pagina. A ridare legalità al Paese innanzitutto, uscendo dal berlusconismo, e poi dando vita ad un processo riformista che portasse ad essere il nostro un “Paese normale”. Ecco, questo è ciò che volevo, e su quel Programma ho votato con piacere Sel in coalizione col Pd.  Su questo programma, con piacere ho visto sperare e battersi anche il locale Segretario del Pd Dimitri Tartari, civatiano, e l’ho visto quasi disperato come me successivamente alle elezioni.

Il mio obiettivo a livello nazionale è dunque un’Italia legale e deberlusconizzata, dove sia possibile far ripartire … la civiltà. E questo è l’esatto opposto della odierna politica del Pd.

A livello locale le cose cambiano parecchio. Qui si parla dell’amministrazione delle nostre piazze e dei nostri servizi quotidiani, di casa nostra e del nostro cortile, ma il mio obiettivo resta lo stesso di quello nazionale: una Persiceto legale e deberlusconizzata. E civile.  A chi affidarne l’amministrazione al fine di garantire questi obiettivi a me e ai miei figli, e ai cittadini di Persiceto ?

Il Pd assieme a Sel ed Idv hanno amministrato Persiceto negli ultimi 5 anni. In questi cinque anni non abbiamo mai esitato a criticare e stimolare il loro operato ogni volta che ci è sembrato necessario su argomenti importanti come l’ecologia e la sanità,  la Partecipanza, le municipalizzate o l’istruzione. Ma abbiamo sempre ottenuto riscontri alle nostre critiche, risposte alle nostre domande; persone insomma disponibili al dialogo e al confronto, capaci di accettare attacchi e critiche anche pesanti e feroci -sia pur civili- da parte di noi cittadini.

E che hanno combinato queste persone in questi ultimi 5 anni?  quanto hanno saputo mantenere e rilanciare della formidabile eredità a loro consegnata dalle precedenti amministrazioni PCI ?   Vediamo.  :mrgreen:

  •   Innanzitutto, sono persone oneste.  Non sono note al momento forme di corruzione o tangentismo di qualsiasi tipo in nessuno dei vari settori amministrativi. E con l’aria che tira è un formidabile risultato. Personalmente, voglio una Persiceto così, legale.
  •   Sabato pomeriggio ho potuto visitare la ex chiesa di S. Francesco e prendere atto di come a piccoli passi stiano restaurando, salvaguardando e consegnando ai nostri nipoti questo formidabile patrimonio di cultura e civiltà realizzato dai nostri nonni. Lo stesso giorno ho assistito  alla presentazione del progetto “Un filo di ferro”, destinato al recupero del nostro Don Chisciotte del Martinelli.  Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia mantenere e rilanciare questi valori.
  •   Settimane fa ho potuto aderire all’iniziativa del locale Pd – in contrasto alla sua politica nazionale – contro il gioco d’azzardo.   Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di non essere succube di stupidi dictat partitici nazionali.
  •   L’attuale servizio scolastico offerto presenta una lista d’attesa dell’1,4% (11 su 804) per le scuole d’infanzia; nessun bimbo in attesa per i nidi d’infanzia; nessun aumento alle tariffe per i servizi.  Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia garantire ai miei nipoti una scuola per tutti.
  •    A Persiceto 10.700 cittadini sono iscritti ad associazioni sportive; le discipline presenti sul territrio sono 28; gli impianti realizzati e disponibili sono 70; in detti impianti al momento sono disponibili 16 defibrillatori. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di rispondere allea domanda sportiva dei cittadini, in sicurezza.
  •   Dopo una pessima partenza sia comunicativa che organizzativa sulla tassa sui loculi, l’amministrazione ha finalmente saputo gestire e spiegare ai cittadini questo delicato argomento coinvolgendoli in modo adeguato.   Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia recepire le proteste dei cittadini e ad esse rapportarsi.
  •    Il digital divide è un serio problema affrontato da questa Amministrazione in modo adeguato: al momento sul territorio sono attivi 27 punti di accesso libero; tutto il territorio è coperto da servizio a banda larga wireless; è stata attivata l’ADSL alle Budrie; solo l’1% della popolazione è al momento in divario digitale; le unità abitative al momento coperte da servizi a banda larga sono 6.700. Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia recepire con immediatezza le nuove tecnologie.
  •   L’amministrazione offre ampio spazio ad associazioni come “Transition Italia” e “Persiceto in transizione” con iniziative finalizzate alla progettazione economica del territorio. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di interagire con il locale associazionismo.
  •   E’ partito a Persiceto il percorso per il Regolamento sulla Partecipazione. Personalmente, voglio una Persiceto così, disposta ad ascoltare i cittadini, che Democrazia è Partecipazione.
  •   Dopo il “bosco di Avatar” è partita recentemente la “Casa della natura” in Bora.    Personalmente, voglio una Persiceto così, sensibile e decisa a salvaguardare il verde e l’ambiente.
  •   I nostri studenti sono costantemente sensibilizzati da forme di educazione civica come le iniziative di Libera o la recente “Ciceroni per un giorno“. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di stimolare la legalità e il senso civico nei nostri giovani.
  •   Dopo anni di lavori, si è finalmente messo a disposizione di giovani e associazioni i locali dell’ex manicomio di via Marconi: ora abbiamo una “Casa del volontariato e Spazio Giovani”. Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia offrire strumenti efficaci all’associazionismo e alle aggregazioni giovanili.
  •   Un paio di anni fa è stato messo a disposizione dei persicetani il nuovo Centro Anziani della zona Peep. Personalmente, voglio una Persiceto  in grado di offrire aggregazione e vita sociale ai nostri vecchi.
  •    Ho avuto necessità di assistenza domiciliare per i miei genitori. Dopo averne fatto domanda e presentato le adeguate documentazioni al fine di stabilire la fascia tariffaria adeguata, i miei genitori hanno ricevuto una formidabile assistenza a domicilio da personale ben preparato.  Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di garantire una serena terza età ai suoi cittadini.
  •   Passo dopo passo, sia pur tra mille difficoltà, il progetto pista ciclabile per Bologna procede, tratta di un fantastico progetto che collegherà Capo Nord con Malta, passando per Persiceto. Presto inoltre si aggiungerà il bellissimo percorso della ex Veneta, dal polo scolastico a Decima.    Personalmente, voglio una Persiceto così,  in grado di recepire una diversa mobilità e un diverso modello di vita.
  •    In una degenerazione nazionale della Sanità con indiscriminate chiusure di ospedali, in controtendenza a Persiceto abbiamo assistito all’apertura del nuovo Reparto Dialisi.  Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia mantenere e garantire una adeguata assistenza sanitaria ai suoi cittadini.
  •   Il nostro è un “Comune Riciclone“, classificato tra i migliori della Regione nella raccolta differenziata. Personalmente, voglio una Persiceto così, sensibile al problema rifiuti e capace di affrontarlo in modo definitivo.
  •   Dopo il terremoto di maggio 2012 che ha reso inagibili le scuole, a settembre i bambini hanno potuto accedere a nuove aule rese disponibili in 3 mesi. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di fornire soluzioni e risposte immediate a problemi e calamità naturali.

La bella riflessione del buon Carmelo [“… a livello locale, sostenere e allearsi con il Pd… qual’é la credibilitá che si puó avere? qual’é la logica? “… ] mi ricorda le mie frequentazioni giovanili nei gruppetti di Lotta Continua e Potere Operaio, dove i militanti erano indotti ad applicare “il socialismo reale” da subito, collettivizzando a favore del gruppo i loro beni personali come l’auto e la camera dove dormivano. Oppure le grette critiche che personaggi destrosi puntavano in nome della coerenza a chi di sinistra godeva di beni di consumo: – ma perchè tu che sei comunista non rinunci a tutto e fai come in Russia? – dove per “tutto” si intendeva qualsiasi espressione del capitalismo, dai vestiti alla casa, fino alla bottega artigiana.  Siamo in una società capitalista e non sapersi ad essa adeguare significa essere annientati. Ciò che possiamo, che dobbiamo, è lottare per migliorarla questa società, per cambiarla.

Per tutto questo, sarò davvero lieto di votare per Danilo Borghesani, di Sel, che appoggia la Lista di Mazzuca.

E poi, certo che entrerà in Consiglio Comunale, dal giorno dopo anche (soprattutto) a lui chiederò e chiederemo conto di quegli aspetti che non ci piacciono e che vorremmo meglio gestiti del nostro territorio partendo da:

  •  Un rapporto più aperto e costante con i cittadini.
  •  Un controllo più costante ed efficace sul funzionamento delle locali biomasse.
  •  Un contenimento ed anzi una riduzione delle Municipalizzate, anche di quelle pur a indirizzo sociale.
  •  Una gestione più oculata dell’acqua pubblica e del riciclo dei rifiuti.
  •  Un chiaro impegno a favore della scuola pubblica ed un reale ridimensionamento dei finanziamenti alla scuola privata.

 

 

E’ giusto aspettare il Pd?

Ho letto l’articolo di Fausto Cotti e ho seguito la discussione che ne è scaturita.
Capisco, capisco, volete che non capisca? Anch’io provengo da quello che un tempo si chiamava PCI, e, anche se non sono mai entrato a far parte delle sue incarnazioni successive, come molti altri ho sempre coltivato la speranza che tornasse a essere un partito vicino alla gente e alle idee di sinistra, non più schiavo di apparati dediti al compromesso ad ogni costo e fin troppo intaccato dal degrado della politica nazionale. Abbiamo, nonostante tutto, continuato a considerare quello che oggi si  chiama PD (e domani chissà) come una risorsa per la sinistra: una risorsa irrinunciabile. Confidavamo che i militanti (brave persone, compagni di un tempo) si sarebbero prima o poi stancati di ingoiare rospi e avrebbero ricondotto il partito sulla (per noi) retta via.

Eppure, leggendo il susseguirsi dei messaggi su Facebook, e apprezzando la disponibilità del segretario del PD persicetano a incontrarsi per parlare di questo, un tarlo ha cominciato a rosicchiarmi il cervello. Mi sono chiesto: ma su quali basi, oggi, estate 2013, pretendiamo (e, volendo: con quale diritto?) che il PD sia qualcosa che si avvicini ai nostri desideri di gente che nemmeno ne fa parte? E mi sono chiesto anche: in base a cosa, oggi, estate 2013, il PD dovrebbe essere considerato una risorsa per la sinistra?

Signori, il PD ha preso i voti di tanti italiani che volevano cacciare Berlusconi e poi si è alleato con lui. Sì, ci sono stati i malumori della base. Ma le notizie sul (forse) imminente congresso vertono sullo scontro tra la smodata ambizione di Renzi e la resistenza dell’immarcescibile apparato. Le riflessioni sul cambiamento fatte da gente come Barca e Civati sono esercizi teorici che interessano a pochi, dei tanto esecrati 101 nessuno si ricorda, nessuno mette in discussione l’alleanza di governo. La base? Pensi ad arrostire le salsicce.

E’ sicuramente positivo che il segretario del PD del nostro Comune voglia parlare con noi e ascoltarci con interesse che riteniamo sincero. Ma mettiamo che l’anno prossimo, per le elezioni amministrative, dovesse arrivare dall’alto una megapolpetta avvelenata come ad esempio l’indicazione di fare giunte di larghe intese anche sul nostro territorio: credete che ci saranno ammutinamenti? La disciplina di partito trionferà, e qualsiasi percorso nel frattempo iniziato con soggetti diversi finirà nel nulla.

Questo voglio dire: è giusto parlare col PD, ma smettiamo di aspettarlo. Forse arriverà, prima o poi, ma non ci dobbiamo contare. Abbiamo tante gambe e tante teste, impariamo a camminare con quelle.

PD locale: chi l’ha rotto e chi lo ripara

Cari Amministratori…

In questo articolo abbiamo ritenuto improponibile tra le 3 finali l’opzione “questi dirigenti del Pd rimontano 10 punti percentuali in 12 mesi e vincono” in quanto appare perlomeno fantasiosa ed irrealizzabile a questo punto.
La situazione è disperata, oramai bruciata ora.

E dalle vostre proposte e reazioni che si possono leggere in giro, i presupposti di recupero mi sembrano vaghi e fuorvianti, comunque di chi non ha capito nulla di ciò che sta realmente accadendo e sembra deciso a continuare imperterrito su questa deleteria strada, oramai fuori controllo.

Vediamo.

1. “...io dissento e combatto” e “...l’amministrazione è dei cittadini“.  Già. … vi riferite a quei cittadini che vi han lasciato?  Non li avete già combattuti abbastanza in questi ultimi 2 anni?

2. Nessuno nega le cose buone fatte. E se tutto sommato il 41% di cittadini si fida ancora di voi (nonostante tutto!) qualcosa vi riconosce. Ma chi vi ha lasciato ha visto e recepito altro; inutile sbandierargli di nuovo le “cose buone”; se l’idraulico aggiusta bene il rubinetto, ma nel farlo spacca il lavandino, mezzo pavimento e ammazza il gatto… NON ha lavorato bene. Inutile che sbandieri quel rubinetto ben funzionante no?  Tocca capirlo prima, poi tentare di fare altro, e in altro modo.

3. E con CHI  tentereste di fare altro?  Perchè al momento Assessori e Consiglieri li avete tenuti completamente fuori, di fatto inesistenti, ed è un peccato perchè c’è gente molto in gamba lì … inutilizzata.  Dimitri, Renato e Tommaso:  avete gestito e rotto voi stessi il bel giocattolo che vi è stato consegnato. Avete proprio fatto tutto da soli. Viene da sè che il primo passo dovrebbe essere cambiare voi tre, … oppure solo chi di voi eventualmente è responsabile di questa strategia, salvando invece chi l’avesse subita e sia realmente pronto a muoversi diversamente.

4. Non è stato fatto abbastanza. Soprattutto molto di ciò che è stato fatto, è stato fatto male e in malomodo.  Il nostro portale è zeppo di liste di gravi errori e mancanze sollevate dai cittadini e … PRIVI DI RISPOSTE da parte vostra, inascoltate!  Queste mancanze ed errori a voi NON risultano ed il punto sta tutto qui, perchè è risultato invece al 10% di cittadini che vi hanno abbandonato. NON comprendere questo e non sapervi trovare risposte adeguate significa NON essere all’altezza della situazione. (Altro che “l’amministrazione è dei cittadini.”)

5. E’ drammatico il vuoto comunicativo tra voi ed i cittadini, in entrambi i sensi. Decidete in camere chiuse senza sentire nessuno e imponete le vostre decisioni senza accettare confronti. I cittadini non vi recepiscono, nè voi capite-sentite loro. Lo scriviamo da 2 anni. Da 2 anni cerchiamo di farvelo capire e … quante volte avete risposto alle nostre preoccupate osservazioni?

6. Per tutto questo, il Pd molto probabilmente perderà il Comune nella prossima primavera. Un energico e generoso cambio di rotta potrebbe tenere aperte alcune speranze, ma probabilmente solo con un concreto e schietto dialogo con i 5S locali, puntando ad evitare un loro voto contrario all’ormai inevitabile ballottaggio.

7. Come diciamo da sempre, il nostro obiettivo è cercare di migliorare l’Amministrazione del nostro Comune. Auspichiamo dunque un profondo cambiamento nei metodi e nei meriti, non necessariamente nelle persone, se capaci di reagire radicalmente a questo disastro.

8. Riguardo a noi, ribadiamo che Persiceto caffe si propone come interlocutore, non come oppositore. Ma qui sta a voi prenderne atto, e accettarlo come tale o meno.