Lo stipendio di una escort

alessandraSi è favoleggiato molto sulla generosità del nostro premier, e sul fatto che aiutasse tutti i bisognosi, il problema è stabilire chi sono, per lui, i bisognosi. Ad esempio quando andò a L’Aquila annunciò ai terremotati che avrebbe ospitato aquilani nelle sue case. Ebbene un aquilano ci ha anche provato, scrivendogli per chiedergli ospitalità, che però gli è stata negata.
Altre persone in difficoltà economiche o di altro genere gli hanno scritto, chiedendo un aiuto perché avevano stipendi o pensioni troppo basse e figli da mantenere, oppure erano senza lavoro, eppure in tutti i casi la risposta è stata sempre la stessa: il Presidente del Consiglio non può occuparsi dei casi singoli.
Ad esempio abbiamo il caso di Maria Rosaria D., vedova da 3 anni con figli, di cui due con problemi di salute, che vive in un tugurio umido, senza lavoro.
Evidentemente le escort non sono un caso singolo, del resto i nomi che si son fatti sono tantissimi!

Nell’immagine qui sotto potete leggere i bonifici che presumibilmente, secondo le indagini della magistratura e le inchieste dei giornalisti, sono stati versati ad una delle escort (una sola, Alessandra S.) per un totale di circa 115.000 euro in un anno. Poi, se proprio volete, provate a confrontare questo “stipendio” con quello di un insegnante, di un infermiere, oppure di un dipendente Fiat!

bonifici ad una escort

  1. Ma noooo, era solo un consiglio. Chi può, ha le giuste doti naturali, è ancora in tempo per cambiare “mestiere”! :mrgreen:
    L’ulcera riservala al prossimo articolo. 😉

  2. In realtà sono soldi nostri, benché  ci vogliano far credere il contrario. Quelli non recuperati dall’evasione, non restituiti grazie alla concussione negli anni e che gli ha portato enormi guadagni (a lui e ai boiardi che si sono fatti concutere), non dati ai terremotati. NON E’ VERO CHE SONO SOLDI SUOI E NE FA QUEL CHE GLI PARE.

    Poi, a mio parere, nulla è davvero nostro, ma questa è un’altra storia.

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  3. Non è vero! Sono soldi suoi! Sono quelli che ha guadagnato onestamente costruendo Milano 37,38,39 ecc…
    Riciclando i soldi della mafia  trafficando droga, armi, scorie nucleari, bambini vivi e morti (organi)

  4. Azzzo però, caro Bsaett, belle entrate, sia che siano soldi nostri che loro.
    Poi lo sappiamo che le donne sono costantemente sedute su una miniera d’oro.
    Scusami scusami Carmen, mi è scappata……….. 😳

  5. Devo essere banale: anche gli uomini lo danno, eccome. In tutti i sensi. Piace, piace.

  6. Oltre che banale, volevo essere scherzoso: lo so bene che anche gli uomini hanno anche loro il vizietto, solo se ne parla meno.  😕

  7. Che volete che vi dica, non finisco di scoprirmi ingenuo, perchè mi ritrovo a stupirmi di leggere cose come queste:

    (dagli ultimi fascicoli della questura di Milano)

    “Nicole Minetti è furibonda. Si sente abbandonata. È preoccupata. Lei non ha ottanta anni come Fede o settantacinque come il Sultano. Lei ha solo venticinque anni è la vita davanti. Non vuole finire in galera. Non vuole distruggersi la vita. A Natale se ne andava con il padre per lo shopping e finiscono in libreria. Il padre vede sullo scaffale “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti e scopre che un intero capitolo è dedicato alla figlia. Nicole si vergogna e l’otto gennaio dice a Barbara: “Io do le dimissioni, cioè sta roba è una roba che ti rovina la vita, ti rovina i rapporti, ti logora. Devi avere un pelo sullo stomaco, ma a me non me ne frega niente. Io voglio sposarmi, fidanzarmi, avere dei bambini, una casa. (Non voglio) litigare tutti i giorni con tutti, metterla nel culo a quello che ha fiducia in te. La politica è un casino. Cioè cade lui… cadiamo noi. A lui fa comodo mettere te e me in Parlamento, perché dice “Bene, me le sono levate dai coglioni” e lo stipendio lo paga lo Stato”.

    E poi:
    “No perché… devo parlare al mio avvocato. Io sono indagata, per me la cosa è diversa.. Lui sarà anche il mio capo, ma io sono indagata e lui altrettanto… È un pezzo di merda. Se vuole vedermi, mi chiama lui, ma se vado ci vado con gli avvocati”. E più tardi, con maggiore violenza, spiega a Clotilde Strada, la sua assistente: “Non me ne fotte un cazzo. Se lui è il presidente del Consiglio o, cioè, è un vecchio e basta. A me non me ne frega niente, non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di merda pur di salvare il suo culo flaccido. Giusto che si faccia sentire lui se non lo farà mi comporterò di conseguenza… quel briciolo di dignità che mi rimane la voglio tenere… visto che lui non mi ha chiamato… gli faccio prendere paura. Quando si cagherà addosso per Ruby chiamerà e si ricorderà di noi.. adesso fa finta di non ricevere chiamate”.

    Son cose che ci diciamo tutti i giorni, lo sappiamo bene che è così, ma leggerle nelle intercettazioni, sentirne l’aspetto umano, … mi colpisce.