Raccolta firme contro multiutility nord

Salve a tutti.

Oggi è stato pubblicato sul sito acquabenecomune.org l’appello contro la multiutility del Nord.

Qui trovate il link all’appello per la raccolta firme on line.

Facciamo parte dei 27 milioni di cittadine e cittadini che si sono espressi contro la privatizzazione dell’acqua e per la difesa dei beni comuni.

Viviamo con forte preoccupazione i ripetuti tentativi di cancellazione del risultato referendario, che colpiscono al cuore la partecipazione democratica e la credibilità delle istituzioni. …

Vi segnalo la seguente iniziativa del 20 Marzo:
VOLANTINO_20_MARZO_2012

Un Movimento di cittadini

Con un residuo 4% di fiducia, (il 96% dei cittadini non si fida più di loro) cresce sempre di più, ed in ogni Partito e Movimento, il distacco e la distanza, diciamo pure lo strappo, tra la base dei votanti e la casta leaderistica che li controlla.   Fortemente intenzionati a partecipare,  fare pulizia e voltare una pagina i primi, fermamente decisi a restare al loro posto e continuare ad arraffare a mani basse i secondi.

Nel Pd la situazione è esplosiva, con una base sempre più preparata e smaliziata decisa a pretendere il cambiamento in questo Paese, e innanzitutto la legalità, e i leader storici che continuano a baloccarsi nelle loro strategie affaristiche incuranti delle richieste che provengono dal basso. Per loro semplicemente inesistenti. Che c’entra ad esempio un Civati con le alchimie fetide di un D’Alema?

L’IdV l’obiettivo della legalità se lo è posto; peccato  che da sempre tenda a portarlo avanti con individui come De Gregorio, Scilipoti o Razzi. Pur restando una figura in fondo positiva, Di Pietro resta il padre padrone del partito, e ne decide e nomina dirigenti e Amministratori, Deputati e Senatori a suo piacere, figlio compreso trota style, passando bellamente sulla testa dei vari Comitati e fottendosene della democrazia interna. E da sempre lo fa attingendo ai vari potentati locali, basati sull’affarismo clientelare e affidando di fatto il partito a personaggi dal dubbio passato e dall’ancor più dubbio futuro. Che c’entrava ad esempio De Magistris con Scilipoti?

E spesso pure Vendola fatichiamo a comprendere, che ad esempio non gli perdoneremo mai l’essersi adagiato sulle posizioni di Bersani sull’elezione del Sindaco di Napoli e non aver sostenuto De Magistris, che poi a vinto a furor di popolo, mosso detto popolo “contro” anche la posizione di Vendola.  E non è che a Palermo sia andata e stia andando molto diversamente. Che c’entrano dunque l’entusiasmo e la freschezza (e le indicazioni) dei giovani delleFabbriche di Nichi con la politica di supporto alla casta piddina di Vendola?

Il Movimento 5 Stelle lo vediamo al momento in pieno marasma.  Grillo sta realizzando che non gli riesce più di controllare l’ambaradan e sta dando di matto.  Di fronte alle sue reazioni scomposte si sono formati due gruppi contrapposti; i fanatici intransigenti, feroci e fedelissimi al ducetto ligure,  e quelli ragionevoli e propositivi (e democratici) che da anni lavorano sul territorio, si sono fatti il mazzo esponendosi in prima persona e spesso si sono fatti eleggere dal popolo.  Che c’entra un Favia con le porcate affarisitco-turlupinanti grilline?

E allora uno così poi finisce per fare 2 + 2,  e ad accostare l’azione politica, l’impegno e gli obiettivi di un Civati e di un Favia, di un Zedda,  De Magistris o Pisapia, e accorgersi che non solo sono tutti fortemente compatibili, che ognuno di loro si batte come un ossesso per cambiarla questa Italia putrefatta con qualcosa di decente e pulito … dicivile insomma, ma pure che il nemico principale di ognuno di loro è all’interno stesso del partito o del movimento di cui fa parte.

Che c’entra voler voltare pagina in Italia, indicare un progetto nuovo e pulito per il futuro con la partecipazione dei cittadini, … con il mantenere in piedi l’accozzaglia malavitosa, (dalle mafie alle municipalizzate rosse) che da decenni sta depauperando il nostro disgraziato Paese?

Pensate solo che accadrebbe se se ne accorgessero.  :mrgreen:

Anonymous Italia – # Operation Equitalia #

Dopo diversi siti istituzionali, dopo il sito del Vaticano e Trenitalia, di Paniz e Binetti, Anonymous attacca il sito Equitalia

Recepiamo dalla rete e pubblichiamo.

Anonymous Italia – # Operation Equitalia # Tango Down

Giorno a voi Equitalia,
Abbiamo deciso di dimostrarvi tutto il nostro affetto “pubblicizzando” il vostro meraviglioso ed informativo sito inondandolo di richieste, certi che la cosa vi farà piacere.
Siete un’anomalia tutta italiana, un’azienda in teoria pubblica che si occupa della riscossione di (presunti) tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate, che attuate con una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili.
Impiegate mesi, spesso anni, per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura gli interessi dovuti.

A parer nostro inoltre, non potete permettervi di riscuotere agli inadempienti che dimostrino di essere indigenti quel poco che hanno per il loro sostentamento, è immorale e deprecabile.
Molte persone si sono suicidate dopo i vostri interventi invasivi e coercitivi, imposti al fine di riscuotere il guadagno di una vita per motivi talvolta ingiusti!!!

Dovreste applicare la riscossione in modo uniforme e trasparente, eppure è ormai conclamato il fatto che personaggi illustri, con potere politico o comunque “di riguardo” ricevano trattamenti preferenziali e dispari.
Avete poteri smisurati, compresa la facoltà di bloccare beni mobili ed immobili anche in maniera preventiva, e senza nessuna possibilità di verifica o appello da parte dei soggetti colpiti.
Spesso le vostre cartelle esattoriali sono completamente errate ed un onesto contribuente si trova nella spiacevole posizione di dover pagare soldi che NON vi sarebbero dovuti nell’attesa e nella speranza di far luce sugli errori.

Ebbene gli Italiani sono stanchi dei vostri abusi e delle vostre vessazioni e noi come sempre intendiamo dar loro voce.

Avreste dovuto aspettarci.

Vi auguriamo una splendida domenica, sperando stiate apprezzando questo splendido weekend almeno quanto noi.

we are Anonymous
we are Legion
we do not forgive
we do not forget
we still ALIVE!
Expect Us!

A cosa serve la ferrovia

Finita la guerra c’è il business della ricostruzione.
La condizione delle nostre ferrovie era disastrata. Tutta Europa ricostruì le proprie linee ferroviarie spesso aggiungendo nuove tratte. ..fuori che l’Italia.
Già da allora dovevamo farci notare.
L’Italia è un enorme pontile che sembra fatto apposta per far approdare navi e unire l’Europa al mediterraneo.
Questo era un motivo in più per dover raddoppiare e aumentare la nostra rete.
Ma come tutti sappiamo non andò così.
Erano gli Stati Uniti a decidere per noi, in effetti ci diedero una certa libertà di scelta, ma nei limiti che volevano loro. In quel momento si apprestavano a divenire la nazione più potente del mondo controllando i mercati mondiali e specialmente il petrolio. L’impero inglese era morto, era lo scotto che Londra aveva dovuto pagare agli americani in cambio di aiuti prima e della loro entrata in guerra poi. Per gli Stati Uniti bastava tenere a bada i russi. L’unico pericolo per loro era il comunismo.

Come tutti sanno fu usata la mafia per agevolare lo sbarco in Sicilia e finita la guerra la collaborazione proseguì.
Alla mafia non interessavano le ferrovie, loro volevano appalti di edilizia, strade e ponti, Agnelli e Pirelli si sfregavano le mani e Gli Stati Uniti avrebbero completato l’opera vendendoci il loro petrolio.
E guai a noi cercare di comprarcelo, Mattei ci provò e loro lo incidentarono con una bella bombetta sull’aereo privato.
Quindi al contrario degli altri paesi, l’Italia puntò totalmente sul trasporto su gomma con le relative conseguenze devastanti: cementizzazione e inquinamento acustico e dell’aria.
Una rilevante parte delle linee ferroviarie venne cancellata.
Quando qualche decina di anni fa il traffico stradale era già al limite, si pensò bene di rimodernare e raddoppiare le linee ferroviarie.
Per migliorare il trasporto merci? Certo che no. Per farci correre dei treni superveloci pieni di gente ricca.
Gente che fino ad allora aveva viaggiato in aereo o con la mercedes in autostrada. Commercianti, manager, banchieri. Gente che i soldi non li produce, li fa “circolare”.
Oggi ci sono 2 ferrovie, quella dei pendolari, dei miserabili, degli studenti e quella di questi signori che viaggiano ai 300 all’ora sorseggiando champagne.
La canzone ” la locomotiva” di Guccini in questo contesto è più appropriata che mai.

Con questa premessa si sta costruendo la tratta Torino-Lione di cui si sta ampiamente parlando sui giornali e nei TG.
Naturalmente non per trasportare merci ma per arrivare a Lione in pochi minuti…?

Gli italiani si chiedono come mai questi teppistelli, questi violenti, si stiano accanendo tanto contro questa opera. Dopo tutto fare una ferrovia significa progresso ..o no?
La popolazione della Val di Susa ha già espresso la propria contrarietà e questo dovrebbe bastare.
La nostra economia è in recessione ed è in aumento la disoccupazione, il futuro non è roseo. Siamo ad un punto di svolta storico.
Questi ragazzi sono arrabbiati perchè hanno capito che una economia non può crescere sempre, questo concetto fa ormai parte del passato. Non si può proseguire sempre allo stesso modo sperando in una “futura ripresa economica”.
Continuare così, perseguendo le regole del profitto, dello sfruttamento dei popoli e del pianeta significa la nostra autodistruzione.

Perchè dovremmo sforacchiare ancora una volta le nostre montagne? Per far bere lo champagne a qualche stronzetto in giacca e cravatta?

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Commenti
Sono stati scritti 9 commenti sin’ora »
avatarZeitgeist – 2 marzo 2012
Ottima analisi caro Fausto, che mi riporta ai comitati contro le biomasse, queste biomasse.
Tutte scelte politiche che favoriscono mafie e speculatori e il tutto per arricchire i soliti noti senza un ritorno di interesse sociale e a favore delle masse.
Bene, anzi, male, Tav e Biomasse nella stessa triste barca, infatti bastava per la Tav, ripristinare e riammodernare la vecchia linea che esiste gia magari viagginado invece che a 300 all’ora a 250, e per quanto riguarda le Biomasse, bastava mettere incentivi alti per quelle virtuose e nulli per quelle come le nostre solo speculative.
Ma il mondo oggi va cosi, non c’e’ piu’ il muro, ma il denaro e la becera speculazione hanno preso il posto della lotta per le frontiere e della guerra fredda.

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avatarAndrez – 2 marzo 2012
Fausto:
Perchè dovremmo sforacchiare ancora una volta le nostre montagne? Per far bere lo champagne a qualche stronzetto in giacca e cravatta?
Temo non sia per questo, ma esclusivamente per far partire un magna-magna generale da 25 miliardi, altro che olimpiadi.

Fausto:
La popolazione della Val di Susa ha già espresso la propria contrarietà e questo dovrebbe bastare.
Facciamo pure gli avvocati del diavolo, e arriviamo ad accettare il concetto che se una struttura o un intervento sono necessari ed importanti per il Paese ed i suoi cittadini, qualcuno deve pure sacrificarsi.

Nel caso, il progetto TAV Torino-Lione è necessario ed importante?

Vediamo.

Il progetto parte nel 1991 a seguito di uno studio che considera il milione e mezzo di passeggeri del tempo in crescita di cinque volte, fino a 7,7 milioni nel 2002. Tocca fare subito qualcosa dunque, e in fretta, in nome del progresso e della mobilità. Tra l’altro su rotaia e non più su gomma.

Vent’anni dopo qualcuno (la Comunità Val di Susa) controlla questi conti e scopre che erano una bufala, difatti i viaggiatori nel frattempo sono dimezzati arrivando a 7-800 mila.

Ma appena la cosa viene messa in discussione, si scopre che nel frattempo han pensato bene di dedicare il progetto non più ai passeggeri (in mostruoso calo) ma alle merci. Secondo il Ministero dei Trasporti la TAV serve davvero.

Ma anche in questo caso si scopre che i trasporti merci sulla linea esistente sono in pauroso calo pure quelli (e addirittura in forte calo anche su gomma); i treni merci passano raramente sulla linea e vuoti all’80%. La domanda di scambio merci con quella regione è difatti in forte calo dal 2000, da 8 milioni di Ton. a 2,4 del 2009.

La linea esistente è stata recentemente ammodernata, con una spesa di 1 miliardo di €. ed ha una potenziale capacità di 20 milioni di Ton. 10 volte lo scambio attuale. Perchè questa linea (eventualmente potenziata) non può essere utilizzata per trasportare le merci da Lisbona a Kiev?

Come il Sottosegretario ci fa capire nel filmato di Report, è chiaro che si vanno a spendere soldi, 25 miliardi, in un progetto che non produrrà nessun nuovo beneficio o entrata, per giunta in una situazione di forte crisi economica, e che questi soldi dovranno essere pagati dai nostri giovani, al momento disoccupati 1 su 3.

Le caste dei politici, in modo trasversale, si sono attaccati con le unghie e con i denti al grasso affare e non intendono mollarlo; al fine di far arricchire le loro lobby clientelari sono pronti ad imporre ai cittadini di Val di Susa 15 anni di forti disagi, la distruzione di alcuni paesi ed il dissesto della valle. E agli italiani 25 miliardi da pagare, per una cosa che di fatto c’è già e non serve a nulla rifarne una nuova.

E siccome anche il Pd è d’accordo sull’urgenza e sulla estrema necessità di questo progetto inutile, evidentemente non poteva non avere mani in pasta pure lui. Difatti ecco che uno dei costruttori coinvolti nei lavori è la Cmc di Ravenna, potente Coop legata prima al PCI ed ora al Pd. E fermamente decisi a non mollare l’osso.

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avatarCotti Fausto – 2 marzo 2012
Bella figura ha fatto Bersani ospite da Santoro. Ha bofonchiato tutta sera. Mi è piaciuto Landini. ..Travaglio insuperabile.

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avatarAndrez – 2 marzo 2012
Si è rimangiato subito il bel 7+ che gli avevamo dato l’altro giorno. :roll:

Facciamoci Travaglio dai, che sputtana un mesto Bersani e tutto il resto dell’Alta Voracità..

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avatarAndrez – 2 marzo 2012
E poi parlare di Magna-magna sembra sempre di essere i soliti esagerati.
Vediamo allora una tabellina che abbiamo già citato altre volte, assieme alla comparazione auto blu, stipendi parlamentari ed altri costi vari:

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avatarZeitgeist – 3 marzo 2012
Così, dèt in trei parol, Bersani & company, TAV, lobbies, mafie, speculazione, sono le anime del loro commercio…

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avatarAndrez – 3 marzo 2012

«L’epoca dei feudatari è finita, i sudditi non esistono più: qui ci sono cittadini».

Parola di Erri De Luca, scrittore e alpinista della valle di Susa che si oppone da anni con grande tenacia al progetto di alta velocità ferroviaria fra Torino e Lione.

Un Movimento di cittadini

Con un residuo 4% di fiducia, (il 96% dei cittadini non si fida più di loro) cresce sempre di più, ed in ogni Partito e Movimento, il distacco e la distanza, diciamo pure lo strappo, tra la base dei votanti e la casta leaderistica che li controlla.   Fortemente intenzionati a partecipare,  fare pulizia e voltare una pagina i primi, fermamente decisi a restare al loro posto e continuare ad arraffare a mani basse i secondi.

Nel Pd la situazione è esplosiva, con una base sempre più preparata e smaliziata decisa a pretendere il cambiamento in questo Paese, e innanzitutto la legalità, e i leader storici che continuano a baloccarsi nelle loro strategie affaristiche incuranti delle richieste che provengono dal basso. Per loro semplicemente inesistenti. Che c’entra ad esempio un Civati con le alchimie fetide di un D’Alema?

L’IdV l’obiettivo della legalità se lo è posto; peccato  che da sempre tenda a portarlo avanti con individui come De Gregorio, Scilipoti o Razzi. Pur restando una figura in fondo positiva, Di Pietro resta il padre padrone del partito, e ne decide e nomina dirigenti e Amministratori, Deputati e Senatori a suo piacere, figlio compreso trota style, passando bellamente sulla testa dei vari Comitati e fottendosene della democrazia interna. E da sempre lo fa attingendo ai vari potentati locali, basati sull’affarismo clientelare e affidando di fatto il partito a personaggi dal dubbio passato e dall’ancor più dubbio futuro. Che c’entrava ad esempio De Magistris con Scilipoti?

E spesso pure Vendola fatichiamo a comprendere, che ad esempio non gli perdoneremo mai l’essersi adagiato sulle posizioni di Bersani sull’elezione del Sindaco di Napoli e non aver sostenuto De Magistris, che poi a vinto a furor di popolo, mosso detto popolo “contro” anche la posizione di Vendola.  E non è che a Palermo sia andata e stia andando molto diversamente. Che c’entrano dunque l’entusiasmo e la freschezza (e le indicazioni) dei giovani delle Fabbriche di Nichi con la politica di supporto alla casta piddina di Vendola?

Il Movimento 5 Stelle lo vediamo al momento in pieno marasma.  Grillo sta realizzando che non gli riesce più di controllare l’ambaradan e sta dando di matto.  Di fronte alle sue reazioni scomposte si sono formati due gruppi contrapposti; i fanatici intransigenti, feroci e fedelissimi al ducetto ligure,  e quelli ragionevoli e propositivi (e democratici) che da anni lavorano sul territorio, si sono fatti il mazzo esponendosi in prima persona e spesso si sono fatti eleggere dal popolo.  Che c’entra un Favia con le porcate affarisitco-turlupinanti grilline?

E allora uno così poi finisce per fare 2 + 2,  e ad accostare l’azione politica, l’impegno e gli obiettivi di un Civati e di un Favia, di un ZeddaDe Magistris o Pisapia, e accorgersi che non solo sono tutti fortemente compatibili, che ognuno di loro si batte come un ossesso per cambiarla questa Italia putrefatta con qualcosa di decente e pulito … di civile insomma, ma pure che il nemico principale di ognuno di loro è all’interno stesso del partito o del movimento di cui fa parte.

Che c’entra voler voltare pagina in Italia, indicare un progetto nuovo e pulito per il futuro con la partecipazione dei cittadini, … con il mantenere in piedi l’accozzaglia malavitosa, (dalle mafie alle municipalizzate rosse) che da decenni sta depauperando il nostro disgraziato Paese?

Pensate solo che accadrebbe se se ne accorgessero.  :mrgreen: