Come sarà il 2011 ?

buon-annoUn anno buio e a tratti drammatico ci sta lasciando, ma non è che quello in arrivo si annunci come un buon anno.
Questo ci consegna un Paese saturo di gravi problemi malamente nascosti, che non mancheranno di esplodere con l’arrivo del nuovo.

Vediamo con l’aiuto di Grillo come possiamo immaginare che vadano le cose, mese per mese, incerti se auspicare che la nostra fantasia ci tradisca o se ci toccherà ben peggio.

-Gennaio: A Governo Berlusconi caduto, partono le consultazioni tra il Quirinale, i partiti e le parti sociali. Fallisce l’idea del primo mandato esplorativo sia a Berlusconi che a Letta. Folla di fronte a Montecitorio e lancio di uova a Palazzo Grazioli. Il debito pubblico supera i 1900 miliardi. La UE chiede all’Italia una manovra aggiuntiva rispetto alla Finanziaria di 35 miliardi. Riparte il processo Mills.

Febbraio: Secondo mandato assegnato a Draghi. Cresce la disoccupazione alimentata dalla estinzione dei fondi della cassa integrazione per migliaia di lavoratori. La Confindustria dichiara che la crescita nel 2011 sarà zero. La valutazione è confermata dal FMI e dalla UE. Manifestazioni e scioperi spontanei nella pubblica amministrazione. Draghi ottiene una fiducia bipartisan e, nel suo primo discorso in Parlamento da presidente del Consiglio, annuncia sacrifici durissimi, che l’Italia è sull’orlo del baratro economico.

Marzo: Le entrate calano ulteriormente e il debito pubblico compie un nuovo balzo in avanti a 1.950 miliardi di euro. Il rapporto debito/PIL supera la barriera del 120%. L’interesse riconosciuto dal Tesoro sui titoli di Stato italiani arriva a quello spagnolo. Si ipotizza un prestito ponte all’Italia da parte della UE e del FMI di 150 miliardi con l’imposizione di condizioni non negoziabili sulla riduzione del debito, delle pensioni e del personale del pubblico impiego. Berlusconi è condannato a 4 anni e 5 mesi per corruzione aggravata al processo Mills.

Aprile: Disordini sociali in tutta Italia. Berlusconi non rientra da un viaggio ad Antigua. Draghi annuncia in diretta televisiva il blocco quinquennale dei titoli di Stato ai detentori italiani, ai quali verrà comunque corrisposto l’interesse. Viene allungato di due anni il periodo di congelamento degli aumenti nel settore pubblico. E’ deliberata l’abolizione delle Province e l’assorbimento temporaneo del personale nelle Regioni di appartenenza. E’ reintrodotta l’ICI per la prima casa.

Maggio: Flessione del 6% del gettito fiscale. Draghi riattiva le misure antievasione del Governo Prodi cancellate da Berlusconi. La crescita zero del PIL per il 2011 potrebbe diventare negativa. Napolitano in diretta televisiva e a reti unificate esorta alla coesione sociale e alla solidarietà nazionale. Tensioni per la mancata vendita di parte dei titoli di Stato.

Giugno: Si profila l’uscita dell’Italia dall’euro. Draghi avvia misure eccezionali per risanare la finanza pubblica. Prelievo del dieci per mille dai conti correnti, tetto massimo per le pensioni a 2500 euro e innalzamento dell’età pensionistica di due anni.

Luglio: Le banche italiane sono investite dalla bolla immobiliare. Crollo dei titoli bancari e delle società immobiliari quotati in Borsa. Fallimento di alcune società del settore. Occupazione di immobili sfitti in molte città italiane. Emergono legami insospettabili tra criminalità organizzata, politici e imprenditori nel mercato immobiliare. Draghi vara una legge per scoraggiare la delocalizzazione delle imprese italiane all’estero, una detassazione per chi investe al sud e per le nuove assunzioni. Ridotta del 50%  la tassazione sui salari.

Agosto: Fuga di capitali dall’Italia e aumento della disoccupazione in particolare al Sud. Rivolte spontanee per beni di prima necessità in Campania e in Sicilia. Dell’Utri condannato anche in Cassazione entra in carcere. Il PDL si scioglie spontaneamente. Pronta una nuova legge elettorale ed inizio del suo iter parlamentare. Viene presentata in Senato la legge “Grillo” di iniziativa popolare: “Parlamento Pulito“.

Settembre: Il debito pubblico supera quota 2.000 miliardi. Piano per un taglio di un terzo dei dipendenti della PA in cinque anni. Diminuzione dei consumi. Grazie alle drastiche misure di Draghi, l’Italia evita per ora l’uscita dall’Euro. Aumenta la forbice tra il rendimento dei titoli italiani e quelli tedeschi. Varo di un piano per gli investimenti a nuove imprese.

Ottobre: Uno sciopero generale paralizza per due giorni il Paese. Contestazioni ai sindacati. Schifani, indagato, lascia la carica di presidente del Senato per motivi personali. Il nuovo presidente appartiene al Pd per rafforzare il governo tecnico di unità nazionale. L’ipotesi di elezioni per il 2012 si allontana per paura di un default.

Novembre: L’Italia è stremata dalla disoccupazione e dall’aumento dell’inflazione. Draghi avvia un maxi programma di ulteriore recupero dell’evasione fiscale da 60 miliardi all’anno basato sulle proprietà effettive. Sono decurtati del 50% i finanziamenti pubblici ai partiti e del 100% ai giornali.

Dicembre: Tassa patrimoniale e aumento dell’imposizione fiscale sui depositi e sui conti correnti sono l’ultimo atto del 2011 del Governo. L’Italia termina l’anno con una previsione di crescita dell’uno per cento del PIl nel 2012 e una disoccupazione del 22%. Berlusconi non è mai rientrato da Antigua dove lo hanno raggiunto tra gli altri Bondi e La Russa, Cicchitto e Fede, Gasparri e Letta per ragioni di incolumità personale.

I piani di sostegno agli investimenti di nuove aziende e la detassazione del costo del lavoro sembra inizino a dare lievi risultati. La situazione di estrema crisi sembra superata. Forse il 2012 sarà migliore.

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  2. 2011 BUIO COME IL 2010!  😥
    NON SPERIAMO CHE VADA MEGLIO…………” I N C A Z Z I A M O C I I I I “!!!!!!
    CHI VIVE SPERANDO MUORE CA….DO, COME DICE UN VECCHI ADAGIO.  😯