Salute e terre d’acqua

siamo contrari!Sembra ormai decisa la nuova ed ampia sede di Mc Donald’s, anche i comuni di Terre D’acqua hanno ceduto.

Mc Donald’s stuzzicherà i palati dei tanti abitanti di Sangio e non solo, perchè nella nuova succursale potranno giungere comodamente, gli abitanti limitrofi.

Finalmente con soli 6 euro a pasto piccoli e grandi in questi tempi di crisi, potranno consumare un pasto caldo ed una bibita fresca.

E non solo gli abitanti di Sangio, ma tutti i cittadini di Terre D’acqua, finalmente ora siamo come gli altri!!  EVVIVA.

Scherzo, scherzo, si stà scherzando.

Ci siete cascati eh…

No! No signore, qui i Mc Donald’s non si fanno, non si fanno fast food nei comuni di Terre D’acqua, qui i nostri sindaci ci tutelano, avete notato che non ci sono Mc, qui da noi?
I nostri sindaci oltre a tutelare le tradizioni, ci tengono alla nostra salute, quindi non fanno operazioni di questo tipo, insomma per quel che riguarda il cibo, l’ambiente e la logistica territoriale, sono severi, quindi se i fast food tendono a scardinare le nostre tradizioni culinarie, siamo contrari!

Ma allora una domanda potrebbe essere: perchè questi benevoli, nostri rappresentanti, quando si parla di biomasse si scordano di tutto, non amano mettersi in discussione e cosa più grave delegano eventuali e future colpe?

Crostata Miss Crazy

Crostata Miss Crazy

Questa e’ la crostata piu’ semplice e piu’ buona che io abbia mia provato, di semplice esecuzione e dal risultato strabiliante!!!

Mettere tutto insieme:

200 gr farina
200 gr burro morbido ( io ne ho messi 170)
2 uova e 1 tuorlo ( io ho messo 3 uova)
Un cucchiaino lievito
Marmellata a volonta’ ( viene bene anche col savòr, anzi è meno dolce ! )
170 gr zucchero
Una presa di sale
Buccia limone

Amalgama gli ingredienti escluso la marmellata… poi fodera una teglia di carta forno e adagia bene l’impasto.
Fai delle piccole fossette sull’impasto dove mettere la marmellata (che non siano troppo profonde sennò la marmellata sprofonda e raggiunge la base).
Metti un pò di marmellata nelle fossette.
Spalma la marmellata rimasta su tutta la superficie.
Inforna a 180° per 40 minuti.

Buon appetito !

Ricetta BIO, e dico sul serio!

DETERSIVO PIATTI LAVASTOVIGLIE E A MANO FAI DA TE

Ingredienti:
3 limoni, 400 ml di acqua, 200 gr di sale, 100 ml di aceto bianco.

* Tagliare i limoni in pezzi togliendo solo i semi e mantenendo la buccia.
* Frullarli molto bene con un mixer insieme ad un po’ di acqua e al sale.
* Mettere la poltiglia in una pentola, aggiungere tutta l’acqua e l’aceto e far bollire per circa
10 minuti girando con una frusta perchè non si attacchi.
* Quando si è addensato e un pò raffreddato frullare di nuovo e mettere in vasetti di vetro.

Usarne due cucchiai da minestra per la lavastoviglie e a piacere per i piatti a mano.
E’ anche un ottimo anticalcare per il lavello e la stufa soprattutto se sono inox.

Avvertenza: le soluzioni acide, come quella del detersivo fatto con aceto e limone, hanno una composizione chimica opposta a quella del detersivo piatti classico, sia chimico che
eco, quindi non vanno usati insieme.

Polpette De Bosis

INGREDIENTI:

 

400 grammi di pane (rimasto)

3 fette di mortadella spessore 1 cm

mezza cipolla dorata

1 spicchio d’aglio

mezzo pacchetto di panna

Parmigiano (non da biomassa)

olio di semi, ma può andare anche quello d’oliva

 

.

ESECUZIONE:

Mettere in una terrina la panna con un po’ d’acqua calda , amalgamare il pane secco a pezzi, mescolare e ammollare il pane.

Versare 104 grammi di parmigiano, mescolare.

Tritare la cipolla e la mortadella finemente, mescolare.

Salare e pepare

Aggiungere 300 grammi di pane grattugiato, mescolare.

Mescolare bene l’impasto e aggiungere pane grattugiato se occorre, o aggiungere latte se l’impasto risulta rigido.

Dopo avere adeguatamente amalgamato l’impasto e lasciato riposare per circa 10 minuti, creare piccole polpette, farle cuocere in olio bollente.

Nb: da gustare a vostro rischio e pericolo.  Buon Appetito

 

Perchè questo Blog

 

E’ da un po’ che lo tramiamo questo blog. 😀

Sarà perchè diventiam stanchi, e c’è sempre questa paura di non lasciare abbastanza ai nostri giovani, di non esser stati capaci di tramandare ciò che abbiamo ricevuto in eredità dai nostri vecchi.  Nel ’48 per esempio misero su casa, loro. Ed era una bella casa, grande, spaziosa ed aperta, che ce la siamo goduta tutti, sindacato e partiti di sinistra, associazioni sportive e scuole serali, la società civile insomma e poi le pizze, l’Accademia della Satira e il Cìk, fino ai tortellini del Bertoldo. E giovani a fiotti naturalmente.

Tutto finito, tramandato zero. Neanche i tortellini, che adesso là si pasteggia a involtini primavera.

Sarà perchè non ne possiamo più di questo governo di mascalzoni che ha distrutto i valori, le istituzioni e la democrazia del nostro Paese ed anche qui a Persiceto, fortunatamente ancora amministrato in ben’altro modo, ci ha chiuso rassegnati nelle nostre case, incapaci di confrontarci e di batterci per diritti e valori che neanche rammentiamo più.

La democrazia per esempio, che come diciamo sempre è partecipazione.  A cosa partecipiamo noi? A cosa diamo il nostro contributo, le nostre idee, l’apporto della nostra conoscenza per migliorare la comunità?

Me le ricordo le riunioni degli anni ’60 e ’70.

Si partecipava e si discuteva dappertutto. E poi si decideva, e si faceva. C’erano riunioni ogni settimana, di Sezione e di caseggiato, nelle frazioni e nelle fabbriche e si discuteva di tutto, dai piani ai progetti, come il nuovo centro sportivo o la zona artigianale, ai problemi e le sventure come la chiusura della Zoni o l’alluvione del ’67. Ovunque i cittadini dicevano la loro e la decisione era sempre presa collegialmente; il senso diffuso era appunto di una collettività che si autogestiva.

Poi le cose sono cambiate.

Siamo entrati prima nell’agiatezza, pantofole e divani, che ci ha portato il disinteresse e ci ha tolto la capacità di guardare al sociale e di aggregarci lasciandoci soli con noi stessi, lì a contemplarci i nostri grassi ombelichi, poi siamo stati sommersi da una tetra palude, tra crisi economica e prove semiserie di regime, che trovandoci soli e indifesi ci ha sopraffatto in un attimo, lobotomizzandoci ai nostri tubi catodici e cartolarizzando pure il futuro dei nostri giovani.

Adesso però basta eh.

Non sappiamo ancora bene cosa faremo per uscire da questo stato di cose, ma qualcosa faremo senz’altro. :mrgreen:  Per noi stessi lobotomizzati, per restituire un futuro ai nostri giovani, per ritrovare il senso dei valori che i nostri vecchi ci avevano insegnato, riconquistarli e trovare la forza per consegnarli intatti ai nostri nipoti.

Che altrimenti che diranno di noi, che siam quelli che gli abbiam mangiato tutto lasciando a loro il conto da pagare?

Intanto cominciamo a parlarne.  Qui.