Un Ulivo nuovo

Bersani-Vendola-DiPietroAlla fine ce l’hanno fatta, finalmente.

Ieri, alla festa dell’Idv si sono incontrati Vendola, Bersani e Di Pietro, con la dichiarata intenzione di far partire una nuova alleanza, un Ulivo tutto nuovo.

Che ne pensiamo?

Indipendentemente dalle disastrose esperienze passate, separati non si vince, quindi una qualche forma di coalizione tocca farla.

Il PD è il più grosso partito progressista ed è impensabile vincere senza di lui.  Addirittura, con la sua politica attendista e defilata, spesso connivente col sistema berlusconiano,  recentemente ha dimostrato di saper raccogliere astenuti ed indecisi dell’area centrista, arrivando più volte vicino al 30% dei consensi e nonostante i tanti Penati. Quest’ultimo aspetto è ciò che non gli perdoniamo. Possiamo anche accettare tentennamenti ed indecisioni, mediazioni estreme e rinunce ma la legalità no.  La legalità deve essere al primo punto del programma di una coalizione di sinistra. E gli inquisiti non si candidano, per Statuto.

L’Idv è il partito personale di Di Pietro e sarebbe sciocco dimenticarlo. Lui è l’immagine della legalità impersonata ed una coalizione progressista incapace di averlo al proprio interno sarebbe destinata alla totale berlusconizzazione. E sarebbe invotabile. Ma il partito di Di Pietro è composto da cacicchi locali raccoglitori di tessere e dispensatori di favori, vecchie cariatidi democristiane riciclate da De Gregorio a Iovine, da Buonomo a Razzi fino a Scilipoti, pronti ad offrirsi al miglior offerente. E Di Pietro questo sistema di nominare i suoi sottoposti non ha intenzione di cambiarlo.

Anche Sel appare un partito personale, tutto centrato su Vendola. Mostra una bella base, ramificata e ben organizzata tra i giovani con le Fabbriche di Nichi, ma Vendola resta l’unico leader spendibile, che di Bertinotti o di Giordano è meglio non parlare.  Nutriamo forti simpatie per Vendola e le sue posizioni di sinistra appaiono determinanti e complementari ad un’alleanza con Pd e Idv.  Ma ci sono sembrate pessime le posizioni tenute nel caso De Magistris. Vendola è apparso adagiato sulle squallide posizioni del Pd, incapace di sostenere apertamente De Magistris e con lui la maggioranza dei napoletani decisi a voltare finalmente pagina a Napoli. E perdente assieme al Pd, anche se poi come spesso accade son tutti saltati sul carro del vincente. O almeno han tentato.  :mrgreen:

Ma tant’è, questo è ciò che al momento passa il convento.

Ora, se mai inizierà questa devastante ed infetta campagna elettorale,  toccherà a noi saperci turare il naso e sostenere l’Ulivo Nuovo, spronarlo e difenderlo nei blog e nei Social,   che al momento non ne abbiamo altri.

E tentare di spingere il meglio che ha dentro.
Ignazio_Marino


Commenti
Sono stati scritti 17 commenti sin'ora »
  1. avatarLorenzoGT - 17 settembre 2011

    Francamente mi rimane un buon ricordo del vecchio ulivo; mi rimane un pessimo ricordo di chi l’ha fatto cadere e, vista la totale disintegrazione del partito dei rifondaroli che ora raccimola percentuali infinitesimali, a quanto pare il pessimo ricordo ce l’ha il quasi intero popolo della sinistra.

    Quindi Ok l’ulivo nuovo, ed ok la coalizione tra PD, IDV, SEL. Ma senza rifondaroli e verdi!

    Rimane il dubbio sul Presidente del Consiglio. Non vogliamo nominare “chi smacchia i giaguari“, vero?

    Ci vorrebbe uno con la personalità e spessore di Prodi, ossia una persona autorevole poco coinvolta nel magna magna dei partiti.

    Che se mi propinano una minestra riscaldata (Bersani o addirittura Veltroni) stavolta giuro che voto la lista pensionati o forza roma.

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  2. avatarCotti Fausto - 17 settembre 2011

    Sarebbe già tanto andare al governo con questa coalizione ( che ci siamo sempre augurati) e che tenessero duro senza litigi. Il resto ha poca importanza. Erediterebbero una Italia sconquassata, saranno comunque cazzi amari.

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  3. avatarFlavatar - 17 settembre 2011

    L’unica persona che mi pare possa guidare un nuovo Ulivo è Ignazio Marino. Ma questo sistema di potere mediatico gli nega visibilità, purtroppo.

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  4. avatarcarmengueye - 17 settembre 2011

    Qualche difettuccio ancora: Di Pietro è attento alla legalità, ma non sempre, perché appunto i cacicchi ormai lo dominano, e anche lo stile decade. Segnalo il caso di Genova, ove l’ex poliziotto Paladini, ex Margherita, ha imposto in regione la sua donna e sguinzaglia i suoi propagandisti in giro per gli uffici in modo davvero poco dignitoso. Questo per dire che anche dove si può scegliere il candidato, le cose non vanno poi così bene.

    Vendola è clericale e progressi in laicità, non c’è da attendersene.

    Tutto sta a vedere qual è la nostra priorità. Cacciare il fecale, certo, ma attenzione al dopo.

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  5. avatarAndrez - 17 settembre 2011

    Ciao Flavatar e benvenuto nel Blog.  😀

    Ignazio Marino,  una delle più belle figure oggi presenti nel Pd.

    Lui durante la campagna per le Primarie del 2009 disse che se avesse vinto avrebbe cambiato pagina, spazzato via le cariatidi della casta dal partito.  Lo votai subito, ma arrivò appena al 12%.   Che tutti i vecchi cacicchi gli diedero addosso e cammellarono le truppe medesime a votare in massa chi la casta l’avrebbe mantenuta.  :mrgreen:

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  6. avatarCotti Fausto - 17 settembre 2011

    Fioroni era andato al convegno dei centristi…è un segno significativo. Se col nuovo ulivo il PD perdesse un pò di stronzi, non sarebbe male…

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  7. avatarLorenzoGT - 17 settembre 2011

    Su Marino non saprei, lo conosco poco come Politico.

    A me non farebbe per niente schifo un ritorno del “Mortadella”; non so però questo rientro come sarebbe visto dall’elettorato: potrebbe riscuotere molto successo, ma potrebbe essere anche una tragedia.

    Io non disdegno le nuove generazioni, tipo Renzi, Zedda, ecc.

    Non disdegnerei nemmeno un personaggio proveniente dai banchi della vecchia Margherita, visto e considerato che la coalizione, oltre a soddisfare gli elettori “mangiabambini”, per vincere le elezioni dovrà soddisfare anche i gusti dei cattolici.

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  8. avatarMassimo Domenici - 17 settembre 2011

    Salve a tutti…e un benvenuto anche da parte mia a Flavatar. Concordo con Lorenzo di prendere in considerazione le nuove generazioni ed in particolare la Serracchiani che ha cinque particolari qualità. È donna, è giovane, è preparata, è sobria e non sembra incline a cedere a troppi compromessi.
    È ora di smetterla di pensare che la gente debba avere necessariamente esperienza; è ora di credere nei giovani, nelle donne e nella loro freschezza d’idee. :-)
    Ovviamente la gioventù non è sinonimo di affidabilità e capacità, ma per questo basta guardare in casa PdL e campioni da prendere come riferimento non mancano. 😉

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  9. avatarAndrez - 17 settembre 2011

    Mi sembra un’ottima figura la Serracchiani.

    … facciamo una scheda su di lei?  :mrgreen:

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  10. avatarCotti Fausto - 18 settembre 2011

    Ieri sera il TG2 ha mostrato per un attimo una ‘intervista a Di Pietro riguardo il governo, poi ha detto che alcuni esponenti del PD sono intenzionati a collaborare col centro…Di nuovo ulivo manco uno sputo.

    Eppoi ci lamentiamo di Minzolini…

     

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  11. avatarcarmengueye - 18 settembre 2011

    Tra poco il modello diventerà il Belgio. Va avanti tranquillo senza governo, tanto a comandare davvero nel mondo sono altri. Insisto: laicità dello stato, addio, con questi bacini all’UDC.

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  12. avatarLucia Del Grosso - 18 settembre 2011

    Che volete che vi possa dire una bersaniana di ferro come me? 😀

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  13. avatarAndrez - 18 settembre 2011

    Su mettevo in discussione i metodi di Di Pietro che usa per nominare i suoi sottoposti e di come non mostri l’intenzione di cambiarli.

    Adesso peggioriamo abbondantemente.  Non solo candida il figlio alle Regionali (ora è consigliere Provinciale – stipendio doppio) ma per farlo si scontra con il locale circolo Idv molisano di Termoli (Cb) al punto che i suoi componenti si dimettono, definendo la  candidatura «figlia della stessa concezione familistica e privatistica del capo Lega e di Berlusconi», e abbandonano pure il partito.

    Non so, con che faccia ora si può permettere di criticare il Trota o la Minetti?

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  14. avatarBlog di Andrez » Blog Archive - 19 settembre 2011

    […] ricollego al post di Andrea “Un Ulivo Nuovo” e in particolare al suo commento relativo ai metodi del fondatore di IDV nella gestione del partito, per fornirvi una mia […]

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  15. avatarZeitgeist - 19 settembre 2011

    Scusate il ritardo ma, ma in questi fine settimana ho avuto molto da fare, pesca in mare, serataccia a Milano Marittima, vendemmia in campagna con relativa abbuffata e non ce l’ho proprio fatta ad accendere il computer.
    Cosa ne penso dell’Ulivo tutto nuovo e del suo eventuale capo?
    Del nuovo Ulivo penso bene, anzi, penso che sia la strada giusta e unica da perseguire senza rigorosamente allargarlo a nessun’altro.
    I miei candidati alla guida sono per primo Vendola, ha già tanta esperienza, rimane il piccolo neo che diceva Carmen, poco laico, ma potrebbe allargare le sue vedute clericali.
    Poi la Serracchiani che mi pare preparata e essere una di quelle brave donne che dicevamo e che potremmo caldeggiare al fine interrompere il ciclo maschile che per ora non ci ha soddisfatto tanto.
    Alla fine Marino, l’ho votato anche io alle ultime primarie, ma mi pare un po acerbo politicamente e dovrebbe fare un salto di qualità per avere un consenso ampio.
    Ma il PD con i suoi marpioni ci lascerà scegliere? Ma questo PD vuole veramente unire a sinistra?
    Se vogliamo vincere alle prossime elezioni dobbiamo crederci tanto e cambierei anche il nome dell’albero da Ulivo a Ciliegio, un po di rosso non fa mai male …  😈

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  16. avatarAndrez - 19 settembre 2011

    Si si, l’idea della ciliegia rossa mi piace.

    … magari anche una bella fragola eh  :mrgreen:

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  17. avatarZeitgeist - 19 settembre 2011

    A bè allora, abbandoniamo gli alberi, via Ulivo e Ciliegio e facciamo la coalizione della fragolina e uniamoci con il nostro simbolo al PD, SEL e IDV … vedrai quanti voti prenderemmo.  😉

    Che son sempre belle Fragoleee …  😈

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