Tra arte e rifiuti, anche questa è Italia

Sabato e domenica mi sono regalato due giorni tra arte e storia in una delle tante zone belle di questa bella Italia.

Credevo di essermi regalato un “sabato e domenica tra arte e storia in una delle tante zone belle di questa bella Italia “, non avevo previsto il terzo incomodo che ho cercato di cancellare dalla mente nel sabato e domenica, ma poi torni a casa;  è lunedì, poi martedì,  e allora pensi, pensi accidenti e diventi triste.

Villa Adriana, Villa Gregoriana, Villa d’Este, Tivoli,  senti Roma vicina, la storia che è arte, cultura.
Puoi lasciare che i tuoi occhi, la tua mente si lascino rapire da pitture, sculture, rovine testimoni di una grande civiltà,  oppure puoi passeggiare i bellissimi giardini  calpestati  un tempo dai potenti della terra, grandi artisti o semplicemente uomini oscuri persi nella storia, ma che quei luoghi li hanno vissuti servendo chi ora ti guarda severo dai ritratti dalle statue che ti circondano.

Puoi lasciare la tua mente rivangare la storia antica così lontana, ma così vicina a noi per chi vuole trovarne le tante assonanze con l’attualità.
Il clima è mite la dolcezza dell’imminente autunno romano ti rasserena.
La guida è giovane, preparata, ha passione quindi vi sono giovani preparati che ci credono ancora!
I parchi sono ben tenuti e non sporchi, il volontariato che per tanta parte gestisce  funziona: il volontariato !
Il pullman ti ha portato subito all’interno di questo tanto che i nostri avi ci hanno lasciato, non hai avuto il tempo di guardare quello che ti circonda  e allora pensi, ma in questa zona il tecnico che ci governa non voleva fare una discarica ?

Una discarica vicino a Villa Adriana, roba da non credere, e poi non dal solito politico ignorantello in odor di collusione, ma da un tecnico puro, immacolato, preparato!!
Ma poi guardi attorno e annusi, diamine va bene che questi luoghi ti prendono, ma in due giorni giri anche fuori !
Non vuoi vedere, non vuoi annusare, non vuoi pensare almeno per due giorni ci si può lasciare andare ?
Ma poi è lunedì, martedì e gli occhi ti riportano altre immagini, il profumo dei giardini viene cancellato da un odore acre, dolciastro.
Fuori dai cancelli per le strade rifiuti, rifiuti ancora rifiuti abbandonati sotto il sole ancora caldo.
Il tecnico che ci governa, ma cosa voleva fare ? Una discarica ? Ma c’è già una grande discarica a cielo aperto.
Dimenticavo (non amo le terme e le ignoro sempre) a Tivoli ci sono ancora le Terme e infatti i nostri avi … allora, ora invece Terme e rifiuti.

Ancora una volta non capisco questo strano popolo con cui condivido la nazionalità.
Come si può vivere in questo modo magari, stipendio permettendo, con il pulloverino griffato, il telefonino di ultima generazione e altre simili indispensabili cose.
Cosa penseranno i turisti di noi ?
Ma perché in tante zone del mondo civile i rifiuti sono una risorsa  e da noi una criticità ?
Ma perché continuiamo a sostenere investimenti industriali diseconomici e non investiamo nel nostro inesauribile, ecologico petrolio: il turismo?
Ma perché nessun governo a fatto di questo una sua battaglia per conservare le nostre bellezze,  creare lavoro e benessere ?
Ma  perché anche questo governo tecnico ha fra i peggiori della sua compagine il ministro delegato, uomo con un ottimo curriculum, ma il curriculum non regge alla prova dei fatti.
Ma perché i tanti politici che “sbavano” per riprendersi il potere promettendo tutto, sperando che in questo anno per loro sabbatico ci siamo dimenticati del loro passato,  non propongono come priorità nei loro programmi  nessun  concreto progetto su due punti:

  1.   Turismo come miniera da cui attingere per il  rilancio economico
  2.   Gestione dei rifiuti / piano energetico

Ma perché la gente che condivide con me la stessa nazionalità non chiede con forza queste cose e la smette di abbandonare  rifiuti, dalla carta di caramelle a ben altro ?

E’ martedì,  spero nel sabato anche se  Leopardi ci ha riempito di dolce malinconia l’illusione del sabato.

 


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarFausto Cotti - 19 settembre 2012

    Bell’articolo Paolo. Purtroppo se fino a una ventina di anni fa, quello italiano era il popolo del “tiraccampà”, adesso la situazione è peggiorata nel “mors tua vita mea”. Siamo diventati un popolo di individualisti che se ne frega della collettività. Questo naturalmente grazie anche ai nostri politici.

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  2. avatarAndrea Cotti - 22 settembre 2012

    Paolo:

    1.   Turismo come miniera da cui attingere per il  rilancio economico
    2.   Gestione dei rifiuti / piano energetico

    Ma perché la gente che condivide con me la stessa nazionalità non chiede con forza queste cose e la smette di abbandonare  rifiuti, dalla carta di caramelle a ben altro ?

     

    Il turismo non interessa perchè non rende a chi manipola denaro, finanziamenti e appalti, ma solo alla miriade di piccoli e medi operatori locali che tengono in piedi il settore, e ovviamente ai loro dipendenti.

    La gestione dei rifiuti ed il loro riciclo non rende come le grandi discariche, gli inceneritori o i cosiddetti “termovalorizzatori”. Consente solo ai cittadini e ai piccoli comune di risparmiare denaro. Ed inquinare meno ovviamente.

    La “gente“, il popolino, (noi insomma) non chiede con forza queste cose perchè da sempre segue l’esempio dei governanti; se questi sono onesti, probi e puliti e inducono il popolo a studiare e muoversi correttamente, pian piano la gente migliora. Ma se invece come esempio hanno dei puttanieri evasori che distruggono il sistema scolastico e sono pure inquinanti, …c’è poco da sperare in un esempio simile.

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