Sinistra Unita

nichi-vendolaQualcosa è successo ieri.

Finalmente.

A Roma i maggiori leader dei partiti del Centrosinistra si sono ritrovati con il loro popolo e tutti hanno invitato a sgombrare le macerie e ricostruire, a ripartire con un nuovo inizio tutti assieme.

E’ una cosa che solo un paio di mesi fa appariva impensabile, con il PD di Bersani che escludeva la partecipazione alla manifestazione del Popolo viola di dicembre e si apprestava a cacciare Vendola, per consegnare la Puglia a Casini, ed il suo acquedotto a Ligresti.

E poi invece un milione di giovani autoconvocati  e lo stesso Vendola  hanno sconvolto i progetti di Bersani (e di D’Alema) dimostrando che il popolo sa fare a meno della casta di parolai teoreti che pensano di poter continuare a imporre dictat alla loro base.

E perlomeno va dato atto a Bersani di aver compreso la lezione.

Pochi giorni dopo la batosta rivelatrice delle Primarie di Puglia, ha chiuso il progetto Casini e siglato un forte patto di collaborazione con l’IDV di Di Pietro,  arrivando persino ad  aderire alla seconda manifestazione del Popolo Viola.

I ragazzi della Rete dunque assieme a Vendola, hanno fatto voltare pagina alla politica sconvolgendone i vecchi e stantii equilibri.

Il risultato è stata questa magnifica manifestazione unitaria del 13 marzo; vediamo come si sono presentati i vari leader:

Di Pietro: “Uniti contro Berlusconi”
“Siamo qui in piazza per ricordare ai cittadini che la resistenza si costruisce insieme, anche tra coloro che la pensano diversamente.  In questa piazza più partiti si sono rimessi insieme, e questo significa che nei momenti di grande difficoltà ci si mette insieme, come fecero i nostri padri: democristiani, comunisti, repubblicani e socialisti. Allo stesso modo oggi noi ci mettiamo insieme, perché prima liberiamo il Paese dal fascista e piduista Berlusconi e prima potremo tornare a governare nell’interesse di tutti”.

Ferrero: “Insieme per battere Berlusconi.  Alle prossime elezioni insieme per battere Berlusconi”, così Paolo Ferrero dal palco di piazza del Popolo. “Dobbiamo difendere il paese dalla dittatura berlusconiana, e dobbiamo farlo insieme”.

Bersani: Da questa piazza “che è l’inizio dell’alternativa deve partire un messaggio concreto sui problemi concreti dei cittadini”. Perché “democrazia e lavoro sono parole gemelle che si danno la mano, e lo dice la prima pagina della nostra Costituzione, la più bella del mondo”. Lavoro, lavoro, e ancora lavoro. Il segretario del Pd lo ripete molte volte: “Un’altra Italia è possibile. Noi combatteremo Berlusconi ma non ci rispecchieremo in Berlusconi perchè lui non è il futuro del nostro Paese. E invece noi parliamo al futuro del Paese”. Anche se la strada è lunga e ricca di pericoli. “Il Cavaliere al tramonto è pericoloso per le istituzioni: per questo lo combatteremo”.

Bonino: “Dobbiamo essere speranza.”
“Serve un nuovo inizio a partire dalla concezione della politica. Spero di rappresentare anche chi in passato ha votato altro ma ora sente come noi il bisogno di legalità, pulizia, rispetto delle regole, decenza e decoro istituzionale”. – “Noi dobbiamo essere la speranza – la proposta… e non solo la sterile protesta. Un mondo diverso è possibile, dipende da voi tutti ma occorre essere alternativi al vecchio e al regime da basso impero”.

Ma è un grande Vendola che scalda la piazza:
“Sei sigle di partito non sono ancora sufficienti, bisogna espandersi e coinvolgere tutta la società civile. – Il centrosinistra ha ritrovato il suo popolo – L’Italia non è una repubblica televisiva fondata sull’impunità – Il racconto berlusconiano non funziona più. Dobbiamo rendere credibile la prospettiva dell’alternativa. Oggi in questa piazza il centrosinistra ritrova il proprio popolo, che per lungo tempo aveva smarrito. La politica deve dare speranza a chi non ne ha più: abbiamo il compito di risollevare in piedi l’Italia stanca e sofferente”.
La piazza applaude Vendola: per il governatore della Puglia una vera e propria ovazione.

Vendola è stato non solo l’indiscusso leader della piazza di ieri, riuscendo a trasmettere col cuore il suo progetto unitario e di ricostruzione direttamente a tutte le sue varie anime, ma anche l’artefice stesso di questa insperata unità, ottenuta con la vittoria alle Primarie contro i rigidi ordini di D’Alema, che puntava ben ad altro.

Vendola ha dunque dimostrato di poter essere espressione attiva di tutto il centrosinistra, lo stesso che lo ha votato massicciamente in Puglia, e che ha dimostrato ieri a Roma di essere pronto a seguirlo.

Da oggi cari amici il centrosinistra ha il suo candidato Premier, anche se dovrà lottare forte per riuscirci che saranno in tanti a tentare di impedirglielo.

BANANISTAN


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarcaipigian - 15 marzo 2010

    Quanto successo sabato scalda e parecchio… da speranza tanta speranza vedere  che c´e´ tanta gente, molta di piu di quanto si possa pensare, che grida alto il proprio sdegno, che ha coraggio di pensare e di gridare contro un regime che ci sta stritolando il cervello.
    Adesso si fa dura, cominceranno, anzi sono gia cominciati, i proclami reazionari contro contro questa opposizione, sicuramente piu radicale di quella che stavano montando gli amici della cricca del muretto.

    Quindi Nichi, stai al palo, cercheranno di farti fuori a pallettoni…

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  2. avatarMauri - 25 marzo 2010

    Ciao. Attenzione, il”madonnaro” è furbo e potente. Ha cominciato come suo costume, in proposito, del spero prossimo condottiero, del ritorno di un’etica e morale oramai quasi persa, minargli le fondamenta. Come suo scostume. Non dimentichiamo avvenimenti in merito, recentemente e non, accaduti. Vendola deve stare attentissimo, perchè la iena è pronta a “divorargli anche la carcassa”.

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