PD: si poteva cambiare

Cari compagni e amici del PD, noi di Persiceto caffè abbiamo scritto tanti articoli. Da anni critichiamo la politica e in special modo i personaggi che stanno al vertice del vostro partito.
Molti di noi hanno fatto parte del PD in passato, che si chiamasse PDS o DS o PCI.

Parlando con voi, alla fine dicevate sempre che non era colpa vostra, che il problema erano i personaggi che stavano al vertice: i vari D’alema, Letta, Violante…
Forse dopo quello che è appena successo sarete costretti a fare finalmente una scelta, sarete costretti a non tenere più la testa sotto la sabbia.

Ci avete sempre detto che scrivere criticando su un blog è facile e comodo stando seduti ad una console.
Ci avete detto che è molto più difficile darsi da fare, impegnarsi sporcandosi le mani, mettersi in gioco ogni giorno.
E’ vero. Ma non si può continuare più di tanto a far finta di niente, noi eravamo quelli che dicevano che il re era nudo. E avevamo ragione.

Adesso bisogna fare delle scelte.
E’ inutile continuare a ripetere che ci si deve turare il naso e tirare avanti  perchè c’è la crisi. E’ inutule dire che il partito non si deve spaccare perchè altrimenti vince Berlusconi.
La prova tangibile è sotto i vostri occhi.
Nonostante Berlusconi non abbia vinto (sulla carta), il vostro partito continua a fare quello che ha sempre fatto. Quello che noi denunciamo da anni.
Servirlo.

Certo, cari vertici del PD, non è facile tenere in piedi un partito continuando a servire il padrone che è il leader del partito avverso.
Alle recenti elezioni politiche per non perdere voti, avete detto le stesse cose di sempre, che c’è la crisi, che il governo Monti era indispensabile per frenare la crisi e che finalmente si poteva cambiare.

Per dimostrare che volevate rinnovarvi avete scelto molti volti nuovi da portare al parlamento e vi siete alleati con SEL dicendo (ma non ci credeva nessuno) che non vi sareste alleati a Monti.
C’era una grande euforia. Per qualche mese avete creduto davvero di potervi liberare del padrone. Di poter fare inciuci per conto vostro senza finalmente dover rendere conto al capo.
La frase (infelice) clou della campagna elettorale è stata “smacchieremo il giaguaro“.
Perchè è per questo che gli elettori del PD votano PD. Mica per servirlo, il giaguaro.  Altrimenti voterebbero PDL non vi pare?

Le ultime parole famose di Bersani sono state “mi vedete voi al governo con Brunetta e Gasparri?
Il giorno dopo ha chiesto al padrone chi doveva essere il nuovo Presidente della Repubblica, e Il nano ha detto Marini.
Ma le cose poi sono sfuggite di mano.
Sì perchè non si può micca smacchiare il leopardo dando l’autan alle zanzare, porco boia ragazzi…
Non si può dire a tutti “votateci che il nemico è Berlusconi però facciamo quello che dice lui“.

Allora per salvare il proprio culo sulla poltrona si è disposti a tutto.
Alla faccia del “si poteva cambiare”, si lascia governare Monti dando la colpa a Grillo.
Si infanga il nome di Marini, di Prodi e di Rodotà.
Si corre dal padrone chiedendo scusa per non essere riusciti a far eleggere  Marini e con lui si va a implorare Napolitano di ricandidarsi… E alla fine l’applauso corale liberatorio. Alla faccia del “si poteva cambiare“.
Subito dopo Brunetta ha dichiarato che il PD “è un partito serio, affidabile, bello, bravo, buono e intelligente”. E che appena poteva lo avrebbe portato a fare pipì nel parco.

Adesso sembra che il PD si stia per spaccare ma ci credo poco. Enrico Letta sarà probabilmente il nuovo capo del governo, con Brunetta e Gasparri.
I prossimi passi saranno la delegittimazione ufficiale della Magistratura, il presidenzialismo e lo ius primae noctis. Berlusconi si è evoluto, adesso non si sbatte nemmeno per diventare Presidente del Consiglio,  fa eleggere qualcuno che fa le cose per lui e meglio di come lui le farebbe.

Ricordate cari compagni quando si discuteva sui motivi che portano la gente a votare Berlusconi e  si diceva che sono persone ignoranti rimbecillite dalla TV?

Ma perchè qualcuno vota PD?
“Bè sai, per tradizione… bisogna stare uniti… però Festa dell’Unità sa troppo di sinistra… chiamiamola festa del PD…  Chi? … Grillo? E’ un fascista reazionario nazista che vuole la dittatura peggio di Stalin…  Chi? Vendola?… ma sì dài Vendola è pittoresco… lo prendiamo con noi… lo adottiamo anche se è frocio.

  1. Caro Persiceto Caffè,
    a volte rincuora leggere gli articoli che appaiono qui, i tuoi slanci, la passione e l’entusiasmo che ancora, nonostante tutto sai esprimere.

    A volte, come questa volta, ci si ammagona e basta, che per me iscritto a questo partito dal 1969,  ti dico francamente caro Persiceto Caffè che è un discorso chiuso.

    Troppe ne ho viste e passate, troppo sporchi, anzi SPUDORATAMENTE venduti al nemico sono diventati “tutti” questi dirigenti.  E non stiamo neanche a citare per favore il masochistico video di Violante che racconta in Parlamento come si sia venduto il Pd al puttaniere, e neanche ti prego la CMC di Ravenna, o il MPS, o le altre mille berlusconizzazioni del Pd, dalle partecipate alle municipalizzate. Anche a San Giovanni, nel suo piccolo.

    E’ un discorso chiuso per me, che sono un vecchio con amare ma ataviche lacrime agli occhi, e oggi solo chi “butta la palla fuori” come Vendola mi mantiene acceso un briciolo di speranza.

    Poi voi giovani ancora entusiasti e carichi di speranze e di volgia di fare come Civati o Cosseddu … mi dite che mi sbaglio, mi rassicurate che voi volenterosi quanto ingenui arditi, siete pronti e capaci al miracolo, a ciò che non è riuscito a nessuno dopo Berlinguer.
    Ok cari ragazzi, cari nuovi compagni, stavolta sto solo qui a guardare che riuscite a fare, voi giovanissimi sicuri di poter “cambiare”.

    E sarò davvero felicissimo di dire che avevate ragione voi.

  2. ” Sto leggendo gli sfoghi di Pippo Civati nel suo blog. Lo conosco, lo stimo. E lui sa bene cosa gli abbia sempre detto, in pubblico e in privato: pretendere di cambiare il Pd dall’interno è come sperare che Paris Hilton vinca il Nobel per la Letteratura. Il Partito Disastro è in se stesso irrecuperabile ed irredimibile. Civati era e resta un panda, uno dei pochi realmente motivati da ideali e sentimento, e proprio per questo percepito – anzitutto dal suo partito: dagli Orfini ai Letta, dai Franceschini ai Renzi – come un eretico fastidioso. Gli ultimi giorni hanno reso ben chiaro ciò che già lo era, e che adesso è negato unicamente dai fedelissimi-alla-linea che si arrampicano sugli specchi e continuano (pateticamente) a dare la colpa a Grillo: il Partito Disastro è (nato) morto. Serve unicamente a prolungare (in eterno?) la vita politica di Berlusconi. Il Pd continuerà a “vivere”, con o senza quel nome, “agitato” dai bolliti che mai molleranno le sedie e dai giovani vecchi turchi. Renzi cercherà di limitare i transfughi, tollerando anzitutto chi (vedi i D’Alema) diceva di voler rottamare. Che Renzi resti nel partito o a sua volta si scinda, è per Civati irrilevante. Pippo deve fare quello che sinora ha finto di non sapere: uscire e creare una forza realmente di sinistra. Con Vendola, con Marino, con Mineo, con Emiliano, con la Puppato. Se rimane nel Pd, è solo la foglia di fico (numericamente marginalissima) di un partito che non lo merita. Convincano Barca a fare il leader di una forza competitiva (per quanto mai maggioritaria) di sinistra. Magari calamitando anche l’ala più credibile e meno smandruppata (se esiste) di Rivoluzione Civile. E magari (magari) coinvolgendo Landini. Civati non può stare dentro un partito in cui è e sarà sempre minoritario (per non dire irrilevante). Lo sa lui, lo sa Mineo, lo sa Marino. E’ ora di constatare il rigor mortis del Partito Disastro e adoperarsi per creare una forza di sinistra dialogante (benché non alleata) con il M5S. Non ci sono (più) altre strade. Lo sanno tutti, disonesti intellettuali a parte.