Sfogo del mattino

L’Italia e gli italiani.

Non voglio parlare di quelli che ammazzano la loro ex perchè “l’amavano troppo” e poi tentano il suicidio mangiando cinque aspirine con la coca cola.
Nemmeno di quelli che in occasione della cresima regalano alla bambina un cagnolino e poi lo abbandonano dopo pochi mesi in autostrada, o quelli che dimenticano i bambini in auto e vanno a giocare alle slot machine o investono qualcuno tirandoselo dietro attaccato al paraurti per chilometri maledicendolo perchè non si stacca da solo e infine scappano.
Fortunatamente quelli non sono la maggioranza.

Parlo di quelli normali, che passano la vita a lamentarsi del governo, delle tasse, della delinquenza, della mafia, dei prezzi, della disoccupazione.
Se consideriamo che circa il 40% di loro non va a votare e che del restante hanno votato al 60% coloro che ci governano, perchè poi si lamentano?
Un governo sostenuto da banchieri, delinquenti, puttanieri e piduisti che per mostrarsi progressista ha fra le sue fila una ministra nera, che poi si becca dell’orango dal vice presidente del Senato e che quando va alla festa del suo partito gli tirano le banane.

Questa mattina sono andato per pagare la bolletta della geovest per il pattume. Sì proprio quello che tu ti impegni a dividere, a lavare scatolette e vaschette di alluminio,  con l’indifferenziato che  raccolgono due volte alla settimana, che se non hai una terrazza o un giardino te lo devi tenere in casa puzzolente. Che se non sei fortunato di avere una campana sotto casa, devi caricarti lattine e vetro in macchina (se ce l’hai) per portarli alla più vicina. Quella bolletta che nonostante il tuo impegno continua a crescere e non so nemmeno quanto sia l’importo totale perchè non è ancora stato deciso quanto sia. Si paga una tantum di anticipo, poi si vedrà.
Anche questa come tante altre bollette non si può pagare online alla faccia della sburocratizzazione e della tecnologia.

Devi fare la fila per ore in posta o in banca in mezzo al popolo italiano.
L’unico posto seduto lo trovi di fianco a lui. Quello che emana quel buon odore di cane morto putrefatto.

Hai il tuo bel numerino e sei circondato da quelli che aspettano già da un bel pezzo, che si lamentano e stramaledicono la persona che allo sportello sta chiacchierando con l’impiegato raccontandogli quello che ha visto in TV la sera prima fregandosene di chi aspetta.
Quelli che poi quando toccherà a loro faranno la stessa cosa cambiando magari argomento o canale televisivo.

Quando sei in fila dal macellaio e tocca a te ti passano davanti, ordinano la carne e poi si voltano meravigliati e ti dicono: “Ho ma toccava a lei! Mi scusi sa non l’avevo vista”.
Quando sei alla guida e ti suonano dietro perchè ti sei fermato ad un passaggio pedonale, oppure arrivi ad un incrocio e si immettono con i loro SUV del cazzo costringendoti a frenare e facendo i 20 all’ora parlando al telefonino e stando in mezzo alla strada così non puoi sorpassarli. E alla fine mettono la freccia a sinistra e si fermano in mezzo alla strada così tu non li puoi manco sorpassare a destra.
Sì perchè per loro lo specchietto serve solo per schiacciarsi i brufoli.

Qualcuno di voi vuole aggiungerne qualcuna?

E poi mi vengono a dire che sono un asociale e che dovrei stare di più in mezzo alla gente.
Certo, ci sono anche persone speciali. Persone che non fanno queste cose…potremmo fare un club.


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