Rimane poco tempo

Rosy Bindi è ottimista a riguardo: la sinistra si compatterà.

Dopo tutto quello che è successo, è diventata una urgente priorità, ormai c’è poco tempo.

Le giunte di Milano, Bologna, Napoli, devono essere prese da esempio. I dinosauri di partito devono fare un passo indietro, far posto alle donne, ai giovani, alla società civile.
E’ indispensabile accantonare proposte di grandi ammucchiate inutili “per detronizzare l’imperatore”, visto anche il mediocre risultato del terzo polo alle amministrative.
Il defecato comatoso non ha bisogno di spallate, più rimane e più puzza. Come lui, anche i dinosauri del PD devono capire che la gente ne ha abbastanza anche di loro.
Bene fa Di Pietro a non dare un aspetto politico ai referendum, da questo non può che guadagnare consensi. I vecchi metodi non funzionano più, sia a destra che a sinistra.
Non può esserci occasione migliore di questa. Non importa se il governo cade domani o fra 2 anni, la sinistra non deve trovarsi impreparata. Deve a tutti i costi unirsi in un progetto ed un programma di governo a lungo termine mettendo da parte personalismi e piccoli interessi.
Dopo questo successo l’IDV non può che aumentare i consensi e dopo questa lunga agonia, (più dura meglio è) lo gnomazzo e Bossi ne usciranno massacrati.
E’ indispensabile che La Bindi, Di Pietro, Marino, Vendola e Bersani si mettano di buona volontà e si preparino a lavorare per l’Italia.
Berlinguer e Pertini vi sorridono dal paradiso dei bolscevichi.

Il leopardo è già smacchiato.

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Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin’ora »
avatarcarmengueye – 14 giugno 2011
A Di Pietro suggerirei di fare pian piano pulizia di certo boiardame che gli gira intorno e di costruire un VERO partito. Alla sinistra, anche sindacale, di schierarsi NETTAMENTE contro il coscame corruttorio che ha sempre tollerato, quando non incoraggiato. A Marino di mettersi alla testa di un movimento per la laicità ed aggregare i radicali che ci stanno e vogliono sopravvivere a Pannella. A Vendola di fare altrettanto, visto che le sue apparizioni al Gay pride stridono con quelle a San Giovani Rotondo. Alla Chiesa, di evitare appoggi futuri ad altri defecati sessuomani, onde non perdere quei pochi fedeli che ancora le rimangono e diventare una vera forza sociale e compassionevole, anzichè la cricca di addobbati che ora è, dando parola ai sacerdoti che stanno sulle strade del mondo ( e questo valga per il mondo cattolico, soffocato dall’ipocrisia). Alla sinistra “antagonista”, di essere più intelligente. Alla Lega, di sparire perché è già morta. A chi sta al nostro progetto, di mettersi di buzzo buono perché è ora di lavorare duro. A tuti gli altri, agli italiani lecchini e vigliacchi, di andare in c… ad Antigua insieme al loro padrone e a quelli che comunque non hanno ancora capito che è finita.

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avatarAndrez – 14 giugno 2011
Il primo pensiero dopo questa raffica di vittorie, a questo vento cambiato, è stata la preoccupazione per le certe ed imminenti/immanenti sparate dei nostri D’Alema/Veltroni che, immancabilmente, anche stavolta sarebbero arrivati in soccorso del defecato lesso, chiudendo ogni sbocco possibile a questi magnifici risultati.

E poi man mano che la fisionomia di questa ondata nuova si delinea con più chiarezza, la sensazione è che anche i nostri diversamente opponenti nulla più possano. Finita anche per loro, che se pure azzardassero, sarebbero semplicemente sommersi dalle risate e dagli sberleffi del popolo della rete, in tempo reale. :mrgreen:

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avatarcarmengueye – 15 giugno 2011
D’Alema è costretto a difendere i risultati, Veltroni mi par che taccia, speriamo sia in Africa e ci resti.


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