Ricchi e poveri dell’emergenza

vigili-164x128-customUn Vigile del Fuoco guadagna circa 1.300 euro netti al mese, anche chi lavora ininterrottamente per giorni, fino ad un massimo di 96 ore alla settimana (l’orario normale dovrebbe essere di 36). Un Vigile svolge un lavoro difficile e pericoloso, usurante, ed è generalmente impiegato per salvare vite umane, per puntellare case, per recuperare corpi dalle macerie.

Moltissimi Vigili sono stati utilizzati in Abruzzo a seguito del sisma, lavorando in condizioni difficili e pericolose. La notte del terremoto sono stati allertati Vigili da tutta Italia, e inviati in zona. Moltissimi sono arrivati con ritardi enormi, per via dei mezzi antiquati. Molti altri non sono mai arrivati, per problemi ai mezzi. Un gruppo di Vigili provenienti dell’alta Italia aveva, sul posto, solo un vecchio camper nel quale erano ricavati 9 posti letto, praticamente come le carceri italiane.
Per mangiare dovevano andare in giro in cerca di bar.
I Vigili in Italia sono 28mila circa, su un organico previsto di 45mila unità. Le carenze di organico li costringono a fare dei turni massacranti, e spesso gli straordinari non vengono pagati, compreso quelli promessi per il sisma dell’Abruzzo, per i quali i Vigili sono in agitazione. Addirittura i Vigili sono ricorsi ad un gesto eclatante per ottenere maggiore attenzione sui loro problemi, rifiutando la Medaglia d’Oro assegnata al corpo il 30 settembre del 2009 per il lavoro compiuto nelle zone colpite dal sisma dell’Abruzzo, con una lettera consegnata direttamente al Quirinale: “Tale invito ha tutta l’apparenza di una operazione di facciata, utile solo a fini di autocelebrazione da parte di chi amministra il Corpo Nazionale, e di chi governa il Paese, mentre tra le tendopoli dell’Abruzzo, in mezzo alle macerie, tra le strade, in mezzo ai cittadini ci siamo noi Pompieri, sempre meno, con pochi mezzi, tecnici ed economici”.

Esiste però l’altra faccia della medaglia. Infatti un funzionario della Protezione Civile, uno dei circa 500 che sono stati in missione a L’Aquila, ha uno stipendio base (funzionario di terza area, fascia F5) di circa 3.000 euro al mese, oltre ad una indennità per la missione pari a 2.100 euro, ed in più i rimborsi spesa. Inoltre esiste una ulteriore indennità da corrispondersi al personale impiegato nei territori dove è dichiarato lo Stato di emergenza, pari a 200 ore di straordinario festivo e notturno.
Fatti due conti, un funzionario di questo tipo prende circa quattro o cinque volte di più di un Vigile del Fuoco, laddove è quest’ultimo che rischia la vita sul campo. E questo senza nemmeno considerare gli stipendi faraonici dei dirigenti della Protezione Civile, che vanno dai 180.000 euro l’anno ad oltre un milione per il capo.

(i dati sono ricavati da varie fonti, in particolare segnalo il libro “Potere assoluto” di Manuele Bonaccorsi, Alegre Edizioni)


Commenti
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  1. avatarAndrez - 2 agosto 2010

    Eh si, i Funzionari della Protezione Civile guadagnano fino a circa quattro o cinque volte di più di un Vigile del Fuoco. E sappiamo che è solo quest’ultimo che lavora e che rischia la vita sul campo.

    Il Funzionario però può anche decidere di arrotondare,  come ha fatto ad esempio Marta Di Gennaro, funzionario della Protezione civile arrestata (poi ai domiciliari) assieme ad altri 25 funzionari con l’accusa di traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato.

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