Renzi e il PD del domani

PD = Partito Democratico?
Bella la parola “democrazia”, così ancora tanto usata in questo Paese, e soprattutto in questi ultimi mesi. Sulla bocca di tutti i parlamentari, indifferentemente dal partito di provenienza. Che io ricordi, però, mai così tanto usata a sproposito quando si argomenta del sociale e della politica. Già… la politica italiana, questo articolato intreccio di personaggi, di strutture mastodontiche e iperburocratizzate, di logiche inafferrabili perché dominate da intrighi di palazzo e potere… invece di essere strumento di potere del popolo!

Stendo senza fatica un velo pietoso sul Centro Destra degli ultimi anni provando a concentrarmi sul Partito Democratico degli ultimi tempi… e chiedo. Che c’è di democratico in questo PD? Cosa è rimasto del vecchio PCI?
La mia risposta immediata è …”poco”. Ma se rifletto, rispondo…”sempre meno”! E se penso a Matteo Renzi, chiudo dicendo che tra qualche anno non rimarrà nulla!  E’ la triste realtà purtroppo.

Quanto di antidemocratico è stato fatto da importanti uomini di sinistra negli ultimi due anni!! :-( Napolitano col governo tecnico Monti, Letta col governo larghe intese e mai tutelando le classi sociali deboli a favore dei poteri forti europei, Boldrini che applica la tagliola senza mezzi termini e poi accusa di fascismo i Cinque Stelle… ed ora, e soprattutto… RENZI!

Non ho aggettivi per lo spettacolo cui abbiamo assistito in questi due giorni… lui naturalmente primo attore. Ancor prima di diventare premier aveva dato buona prova delle sue qualità: intesa con Silvio (condannato) per la legge elettorale fuori dal Parlamento tra mura amiche, proposta dell’Italicum ossia: “tu elettore voti per me e poi sono io che decido chi mandare in Parlamento”, senza dimenticare il “faccio tutto io”! Sindaco, segretario del partito e capo del Governo! “Letta da fastidio ai mie piani? Bene. Convoco la direzione del partito e lo faccio fuori: chi se ne frega del Parlamento!!” Per non dire tanto altro.

Beh qui, in realtà un pensiero devo esprimerlo. Ho sempre pensato che Renzi fosse più un Pirla che un Volpino e penso proprio che l’accelerazione al trono sia stata causata dal fatto che si è accorto dello sbaglio fatto nel risvegliare il Berlusca. Credo cioè, che quando ha cominciato a nasare di aver toppato (ad es. De Girolamo e Casini migrano verso Silvio), abbia cercato di correre ai ripari. Costi quel che costi!

E quindi tornando sul concetto di democrazia chiedo: a che serve il nostro voto? Tanto non possiamo votare la persona di cui ci fidiamo! A che serve il Parlamento? Quando le ultime decisioni importanti sono state prese al di fuori del Palazzo! Oh si si. Questa è democrazia!

E così il Berlusconi del Partito Democratico traghetterà progressivamente tanti seguaci, tanti colleghi e tanti elettori inconsapevoli verso il Nuovo Partito Democristiano! Alla faccia dei valori per cui tanti compagni prima e tanti uomini di sinistra poi… avevano speso il loro impegno e la loro vita.
Dovrà farsi carico di un cammino tortuoso su un sentiero pieno di rischi per tanti motivi,  ma non certo per questa trasformazione. Tanto i sindacati hanno già subìto questa metamorfosi. E i politici restii al cambiamento come Cuperlo, Fassina, Speranza si convinceranno facilmente perché fa comodo restare sulla poltrona. I pochi ribelli come Civati saranno emarginati. L’importante è che ci siano persone che obbediscano senza creare troppi problemi! Oh si si, questa è vera democrazia!

Partito Democristiano non significherà certo emulare la vecchia DC. Ma con la crisi che proseguirà se non cambiano i vincoli UE e rimarrà questa Europa, prepariamoci tutti compreso voi, cari ex compagni! Ci aspettano ancora manovre economiche lacrime e sangue. Stagnazione dell’economia accompagnata da alta disoccupazione non permetteranno politiche espansive o accomodanti. “Tagli” è la parola d’ordine, senza contare che il prossimo anno c’è il vincolo del Fiscal Compact . Ma sia chiaro… lobbies, criminalità organizzata e corruzione non verranno toccate.  :-(

Che pena; pensavo male… ma non così tanto.


Commenti
Sono stati scritti 4 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 14 febbraio 2014

    Condivido in gran parte le tue riflessioni caro Piergiorgio e già altre volte abbiamo espresso pareri fortemente critici verso Renzi. Nell’articolo che ho qui lincato ci sono i filmati di interventi e prese di posizione inequivocabili di Renzi, che mostrano chi è l’uomo a cui i dirigenti, e quindi i militanti, hanno deciso di consegnare il partito (ed ora il destino del Paese), e da cui farsi guidare. E a quanto pare pure con un certo decisionismo autoritario.

    Farsi guidare verso dove?  Riepiloghiamo alcune posizioni di Renzi:

    1.  è stato ed è favorevole al nucleare

    2. è stato ed è favorevole agli inceneritori

    3. è stato ed è dalla parte di Marchionne contro i sindacati.

    4. dell’Art. 18 (Statuto dei Lavoratori) “non gliene può fregar di meno”

    4.  è stato ed è per la privatizzazione dell’acqua

    5. ha apprezzato cenare dal delinquente abituale ad Arcore e non ha esitato a riabilitarlo per riuscire a destabilizzare Letta/Alfano.

    7.  è contrario a: unioni civili, diritto all’eutanasia, liberalizzazione droghe leggere

    8.  sulla “Riforma Gelmini” ha dichiarato che avrebbe dovuto tagliare ancor di più; “almeno metà delle Università italiane”

    9. ritiene che la Tav val di Susa vada fatta perchè “le amministrazioni hanno deciso”

    10.  è d’accordo con chi vuole ulteriormente alzare l’età pensionabile

    11. ritiene sbagliato che il Pd aderisca a scioperi indetti dalla Cgil

    12. si spaccia per favorevole all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti ma si fa sostenere in modo opaco (e con incontri a porte chiuse) da finanziarie con sedi nei paradisi fiscali.

    Qualcuno vede tracce di “sinistra” in queste posizioni?

    L’operazione a cui stiamo assistendo oggi è quanto di peggio il peggior doroteismo democristiano poteva tramare; un Andreotti ed un Forlani non avrebbero mai potuto immaginare qualcosa di più subdolo di quanto posto in essere dal Renzino.

    Qualcuno sostiene che egli sia però vittima di un’ulteriore manovra trappolone; certi che non abbia le palle e l’esperienza per reggere il gioco, i vari Rasputin del Pd gli avrebbero messo tutto nelle mani in attesa che si bruci da solo.

    Più volte abbiamo sostenuto con convinzione che il Pd – o comunque un partito di “sinistra”- può essere vincente nella misura in cui diviene espressione delle forze sane e produttive della sinistra e del centro e per questo in cento dibattiti -specialmente con Paolo-  abbiamo convenuto con lui (pur mantenendo posizioni di forte critica) che fosse indispensabile per quel partito oggi trovare un accordo con Renzi.

    Per questo leggerò con forte interesse le sue considerazioni odierne. 

     

     

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  2. avatarAndrea Cotti - 14 febbraio 2014

    Stesse perplessità espresse oggi anche da Civati e Scanzi:

    Andrea Scanzi:
    “Lo strepitoso autogol di Renzi e la strana democrazia Pd.
    Dunque, ricapitolando. Cos’è il Pd? Il Pd è quel partito che ha affossato Rodotà e Prodi, che ha votato contro se stesso su omofobia e mozione Giachetti, che ha salvato Alfano e Cancellieri, che supporta instancabilmente Berlusconi e che non fa nulla senza il permesso del Badante Napolitano, un allegro signore che negli ultimi due anni e mezzo si è disinteressato delle regole minime della democrazia e ha imposto – in nome del Sacro Culto delle Larghe Intese – tre Premier votati da nessuno e responsabili (i primi due) di non avere fatto nulla a parte disastri. Di fatto in Italia si vota democraticamente, sì, ma poi – altrettanto democraticamente – del voto non frega una mazza a nessuno.

    Ora però la collezione degli orrori piddini si arricchisce della perla più rara. Da una parte il coniglio mannaro 2.0, che frigna come un bambino e mette il broncio perché gli hanno detto che è brutto; e dall’altra un partito che – sfiduciando se stesso per la centesima volta – sdogana a Palazzo Chigi un diversamente statista così roso dall’ambizione da non rendersi neanche conto che tutti l’hanno messo lì per bruciarlo, come accaduto con gli altri. …”

    Giuseppe Civati
    “…P.S.: mi spiegate perché, davvero, stiamo facendo un altro governo con questi signori, preoccupati solo di non discutere di unioni civili e di ius soli? Perché stiamo facendo un altro governo che non solo non ha il mandato degli elettori ma non rappresenta nemmeno il 50% dei suffragi dello scorso febbraio? Perché stiamo facendo un altro governo frutto di un ribaltamento della linea, poi di una scissione, poi di un ribaltoni e infine di una staffetta “sul posto”? Perché stiamo facendo un altro governo dopo avere escluso di farlo, preoccupati soltanto di fare una velocissima legge elettorale di cui ora tutti dicono che non è poi così veloce, che bisogna completarla con le riforme e che poi non siamo mica sicuri che passa, dopo aver giurato che passava nel giro di due settimane e che era una mossa geniale perché tutti avrebbero dovuto farla passare così senza fare una piega? Mi spiegate perché abbiamo celebrato l’uscita di scena di Berlusconi e poi abbiamo celebrato il suo ritorno? Mi spiegate perché ci siamo detti ufficialmente contrari alle larghe intese (era ora) e per tutta risposta ne facciamo delle altre, che sono solo più lunghe delle precedenti? Me lo spiegate voi, perché io non ce la faccio? Da ultimo, per fatto personale: ma perché nessuno è coerente con quello che dice e fa il contrario di quello che dichiara? Perché così è un po’ difficile, rimanere coerenti mentre tutti fanno giravolte e testacoda…”

     

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  3. avatarPiergiorgio Chinaglia - 14 febbraio 2014

    Già! Pippo Civati. Bella persona, l’opposto di Renzi. Vera persona della sinistra moderna.
    Ma chiediamoci perchè, alle primarie e ieri in Direzione, è sempre in estrema minoranza! E qua si apre un mondo di possibili discussioni. Ma rimango sul pezzo e dico…non è questione del solo Renzi… Qui manca sempre più la democrazia! Ovunque. Ed in particolare nel PD.  

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  4. avatarFausto Cotti - 14 febbraio 2014

    La antica politica della DC era: ti regalo la scarpa destra, quando mi hai votato ti do l’altra.  Chi la votava ne era pienamente consapevole.
    Credo che del vecchio PCI all’interno del PD sia rimasto poco, e al parlamento nessuno.  Sono rimasti una piccola parte,  i pochi vecchi compagni che continuano a votare  per fedeltà, con il magone e la molletta nel naso.
    Non possiamo dire del PD che la gente vota senza essere consapevole. (Come quando si sosteneva che il puttaniere prendeva i voti perchè usava le TV e la gente era ipnotizzata.)  Credo che alla base del PD sappiano bene chi votano, anche tutti loro vogliono la scarpa.  Questo è il motivo principale per cui sono “tutti uguali”.

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