PD in subbuglio

Uno spettro si aggira in parlamento: la minoranza PD.

Arrestato in questi giorni Ercole Incalza, super dirigente al ministero dei lavori pubblici perchè mariuolo.
Da molti governi Incalza dirigeva e intascava, dirigeva e arraffava. Non si sa esattamente quanti soldi ha ciucciato anche perchè è quasi ignota la data del suo approdo a quel ministero. Alcune indiscrezioni lo darebbero già al suo posto nel governo Salandra, in carica dal 5 novembre 1914 al 18 giugno 1916.
Da allora se volevi lavorare pubblicamente ti dovevi rivolgere direttamente a Incalza o a chi per lui.
E’ impossibile sapere l’ammontare della somma estorta allo Stato in tutto questo tempo, un vero pozzo senza fondo.
Un grande mistero che Ercole si porterà nella tomba, come i segreti di Andreotti o i nomi dei resposabili delle stragi di Stato, insomma roba da italiani.

Solo col primo governo Prodi, Antonio Di Pietro arrivato a quel ministero si permise di licenziare Incalza, ma subito maggioranza e opposizione trovarono il modo di reintegrarlo dopo aver silurato Prodi e costretto Antonino alle dimissioni accusato ingiustamente (e scagionato in seguito) di aver ricevuto in regalo delle mercedes.
Quello era il periodo in cui il PDS era reduce della catastrofe della gioiosa macchina da guerra occhettiana.
Quel periodo in cui per ben due volte la sinistra candidò Prodi alla presidenza del consiglio convinta che la mortadella sarebbe stata affettata dal puttaniere, mentre invece per ben due volte il grosso salume vinse clamorosamente.
Dovettero far di tutto per rimettere il berlusca in sella fingendo abilmente per 20 anni una dura opposizione, proponendo leggi anti-nano (condivise poi in seguito anche dai grillini) e dimenticate ogni volta che governavano.
Ancora oggi Di Pietro e Prodi, sono esclusi dalla politica, colpevoli per tutta l’opinione pubblica delle più brutte nefandezze e delitti conosciuti dal genere umano. Essi vagano per il mondo come ombre perdute.

Ercole rubava sotto l’egida di tutti: destra, centro, sinistra, centrodestra, centrosinistra, lega, forza italia, PD, D’alema, Amato, Berlusconi, Monti, Renzi…

Ma torniamo allo spettro. Ogni giorno in TV si parla della lotta intestina all’interno della sinistra, del terribile travaglio con contorcimento carpiato e avvitamento doloroso che sta patendo il PD al suo interno.
Chi la vuole cotta, chi la vuole cruda, chi al sangue, in salmì, alla caprese, in umido, alla puttanesca. Civatiani, d’alemiani, bersaniani, bindiani, orfiniani, renziani.
Ogni giorno minacce di scissione, liti e riappacificamenti.

Ma tutti questi signori dove erano quando il PD fingeva di essere all’opposizione di Berlusconi? Al gabinetto?
Quando Bersani andò a chiedere ai grillini (arroccati nel loro castello) la fiducia ad un monocolore PD, credeva davvero che lo avrebbero appoggiato?
A quel tempo tanti militanti del PD vedevano un M5S giovane e scapestrato, ma anche un movimento che proponeva ancora più forte quello che per 20 anni il PD aveva proposto.
Allora perchè preferire la destra puttanifera?
Ogniuno ha il proprio compito, chi si prende la briga di fare il presidente del consiglio scimmiottando il suo predecessore e utilizzando i suoi sistemi, chi facendo la sceneggiata mettendola in mostra e trasmessa ogni giorno dai telegiornali per mantenere rimbecilliti i gonzi che gli credono.
Questacquaqua.


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