Papa Ratzinger contro i fedeli

ratzingerViviamo momenti difficili.

Ed il prossimo futuro ci spaventa che questa drammatica crisi sembra non aver raggiunto il suo culmine, e che il peggio si appresti ad arrivare, specialmente nella nostra povera e martoriata Italia.

In questa terribile situazione, Papa Benedetto XVI si è recato a Fatima e nella preghiera ha incitato i fedeli a lottare per quelle che secondo lui sono “tra le più insidiose e pericolose sfide che oggi si pongono al bene comune”.

E subito viene da pensare alla disoccupazione, alle tante famiglie che  non riescono ad arrivare a fine mese, agli emarginati, ai servizi sociali che alla povera gente non offrono più la loro assistenza, al degrado morale ed etico della società, alla corruzione dilagante (secondo la Banca d’Italia pesa sugli italiani per oltre 60 miliardi/anno, contro 4,5 della tangentopoli del ’92) ed al vuoto di valori generalizzato ed indotto sempre più da tette, furbetti e culi trasmessi in mondovisione come unica essenza dell’essere odierno.

E invece no cari amici, tutti questi drammi elencati vanno benissimo a Ratzinger e per lui nulla di tutto questo è da cambiare. Il problema per lui è ben altro:

L’interruzione di gravidanza e le iniziative contrarie alla famiglia fondata sul matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna sono le più insidiose e pericolose sfide che oggi si pongono al bene comune“.

Temo che questa affermazione segni l’irreversibile DECADENZA e IPOCRISIA di questa gerarchia ecclesiastica presieduta da Ratzinger.


Commenti
Sono stati scritti 4 commenti sin'ora »
  1. avatarmax0005 - 14 maggio 2010

    Caro Andrez, hai proprio ragione! Guardiamo però le cose anche da un punto di vista pratico, oltre che morale ed etico. La Chiesa ha cominciato ormai da troppo tempo a fare politica, ed è “invischiata” sia ufficialmente che ufficiosamente in moltissimi aspetti della “vita parlamentare” del nostro paese per potere, anche volendo, ritirarsi. Hai pienamente ragione quando dici che questi sono tempi difficili, e credo che sia proprio per questa ragione che la Chiesa non vuole sbilanciarsi rischiando di perdere il delicato equilibrio che le ha consentito di mantenere il suo “stato agiato” ad oggi.
     
    La Crisi esiste, i problemi esistono, questo lo sanno tutti, e il silenzio della Chiesa non sminuirà la loro presenza nella mente degli Italiani (l’attenzione che essi poi decidono di dedicarvi è un altro discorso…), d’altro canto la Chiesa non ha nemmeno i mezzi pratici per risolvere o provare ad arginare la direzione degli eventi, quindi non potrebbe che “parlare”. Possiamo parlare di missioni, coerenza, fedeltà ai propri ideali ed ai propri fedeli, ma continueremmo a parlare. Temo che da troppo tempo la Chiesa abbia barattato alcune delle sue libertà/doveri (come quello di schierarsi dalla parte dei propri fedeli) in cambio di un po’ di influenza in Italia.

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  2. avatarEnrico - 15 maggio 2010

    L’apice fu raggiunto pochi mesi fa (se non ricordo male) in Africa, dove Ratzinger andò a “intimare” alla povera gente, devastata dall’AIDS, di non usare il preservativo, perché contrario alla morale cattolica.
    Un grande. Ma del resto, parliamoci chiaro: è difficile chiedere alla chiesa un cambiamento di rotta, quando neppure la politica riesce in questo intento. Vogliamo parlare della “pillola del giorno dopo”? Ancora mi ricordo una trasmissione de “Le Iene”, in cui una ragazza da loro incaricata, girovagò tutta sola per le strade di Roma, per tutta la notte,  nel vano tentativo di riuscire a farsi dare la suddetta pillola. Com’è che li chiamavano? Ah sì, “gli obiettori”. Storie di ordinaria follia.
    Oltretutto, dopo  la morte della DC, il destino del voto cattolico “ufficiale” è finito in mano ad un partito che attualmente ha il 6 per cento dei voti, e che non trova di meglio che andare a braccetto praticamente con chiunque, in base all’aria che tira nelle diverse regioni, quindi un po’ di pepe al sederino è inevitabile che lo sentano.
    E ancora: lo scandalo della pedofilia, che sta distruggendo giorno dopo giorno la poca credibilità residura delle istituzioni cattoliche.
    Insomma, tira una brutta aria per le tonache, di questi tempi.

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  3. avatarAndrez - 15 maggio 2010

    Tira una brutta aria, certo.

    E  (come trattiamo qui e qui) se la sono cercata e voluta, i nazistoidi che al momento hanno preso il potere in Vaticano, che è di questo che si tratta.

    Come abbiamo già scritto, questo Papa nazista è stato eletto con un vero e proprio colpo di mano  dal 51% dei votanti, per la prima volta da secoli,  approfittando di un passaggio non chiaro nel paragrafo 75 della Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II, invece che dei 2/3 come da sempre avvenuto.

    Difatti solo il 51% dei votanti era disponibile ad accettare il Papa nazista e la conseguente rigida restaurazione degli aspetti più integralisti della chiesa con la cancellazione della timida attuazione del Concilio Vaticano II.

    La lotta che al momento si è scatenata nella Chiesa è il risultato di questo colpo di mano, di quel 49% di Chiesa che non accetta le attuali esasperazioni reazionarie.

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  4. avatarMauri - 21 maggio 2010

    Il capetto della repubblica teocratica non viene scelto dai suoi” compagni”,ma da una cricca(parola molto in uso), di potentati finanziari, economici ,mafiosi e politici(che poi sono la medesima cosa) .Onde  contribuire,  con il potere ecclesiale,  l’instradamento delle “masse”.Questo fenomeno trova terreno fertile,  soprattutto,  in questa itaglietta ipocrita e bigotta.  ” Oggi”,  queste” ideologie  clericali” hanno varcato i confini, come e con  le “mafie” .

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