Nucleare: negli Usa allarme per fuga radioattiva a Three Mile Island

Sabato scorso si è verificata una fuga radioattiva nella centrale USA di Three Mile Island e dalle prime notizie almeno una ventina di tecnici sono rimasti contaminati dalla radioattivà .
Per ora le autorità assicurano che non vi sarebbe nessun pericolo per l’ambiente ma non sono ancora note le cause della fuga radioattiva.

Come certo ricorderemo, la centrale nucleare sita in Pennsylvania causò un grave incidente nel 1979, il più grave incidente mai avvenuto in una centrale nucleare statunitense ed il più grave disastro del nucleare civile dopo Chernobyl. Durante l’incidente si ebbe una pericolosa fusione parziale del nocciolo e in conseguenza dei gravissimi danni riportati la centrale fu chiusa e dal 1979 è ancora oggi sotto monitoraggio, in attesa delle future azioni di decommissioning.

Non vi furono vittime immediate ma numerosi decessi successivi per le contaminazioni. Dopo quel gravissimo disastro negli Stati Uniti non sono più state costruite centrali nucleari.

Ma siccome realizzare una centrale nucleare comporta il movimento di miliardi di Euro e per una decina d’anni, il nostro governo, nonostante un referendum popolare lo abbia proibito, sollecitati da lobby economiche e trafficanti vari hanno deciso che dobbiamo iniziare a costruirne qui in Italia, e pure di tipo superato.

Ma vediamo che cosa stanno per costruire qui a casa nostra i nostri governanti.

Chi vuole il nucleare appartiene a due categorie:
1. o è male informato
2. o ci guadagna sopra.
Non esistono centrali nucleari sicure.
Non esiste una sola assicurazione al mondo che abbia accettato di di assicurare una centrale nucleare.
Non è stato trovato un sistema sicuro per smaltire le scorie radioattive.
Il nucleare è’ antieconomico, costa molto di più la costruzione, la gestione e lo smantellamento della centrale dell’energia che produce.
Il nucleare è pagato sempre dai cittadini come extra costo sulla bolletta o con le tasse.
Il nucleare si fa con l’uranio, una risorsa a tempo che finirà entro 50 anni. L’uranio è presente in 4/5 Stati nel mondo, l’Italia non è uno di questi. La Francia che vuole esportare la sua industria nucleare (finanziata dallo Stato) in Italia ha fallito in Finlandia e ha incidenti continui nel suo territorio.

Basta?
No?
Allora proseguo.

L’Italia ha votato contro il nucleare, non è possibile andare contro la volontà popolare. Se si vogliono fare nuove centrali è necessario un nuovo referendum.
Un Parlamento composto da non-parlamentari non-eletti dai cittadini ha fatto una non-legge sul nucleare. Il Governo ha consultato solo la Confidustria e l’Enel. La produzione di energie rinnovabili ha superato quella del nucleare nel mondo.
Gli Stati Uniti non costruiscono più centrali nucleari e investono nel solare e nell’eolico.

Se una centrale nucleare costruita in Italia, per esempio a Trino Vercellese, dovesse esplodere come a Chernobyl, e nessuno può garantire che non possa succedere, la vita scomparirebbe nel nostro Paese per anni.

“In Finlandia e in Francia stanno costruendo queste nuove centrali che si chiamano Epr e sono di costruzione francese. Di queste centrali abbiamo scoperto, qualche mese fa, che il progetto non è mai stato approvato perché il sistema di emergenza non soddisfa i minimi requisiti della sicurezza nucleare, cioè quali?
Il sistema d’emergenza non deve essere collocato fisicamente nello stesso posto dove c’è il sistema di normale funzionamento perché, in caso di incidente, se salta l’uno rischia di saltare anche l’altro.

La prima avvisaglia è stata una lettera nel dicembre scorso: l’autorità di sicurezza finlandese ha scritto al costruttore Areva, il costruttore francese, lamentandosi che le persone che vanno alle riunioni sono incompetenti in materia di sicurezza nucleare e dicendo loro “ vi abbiamo detto da tempo di rifare il sistema di emergenza e non l’avete fatto”.
A aprile questa lettera viene fatta trapelare e Greenpeace fa la denuncia, nell’aprile 2009: a giugno del 2009, l’Agenzia di sicurezza inglese fa un documento in cui, oltre a dire che la centrale, sia quella francese che il tipo americano Ap1000 della Westinghouse non reggerebbero a un incidente aereo, dice la stessa cosa, ossia che il sistema di emergenza non soddisfa i minimi principi di sicurezza nucleare, cioè l’indipendenza dei due sistemi.

Il 15 ottobre l’Agenzia di Sicurezza Nucleare Francese scrive al costruttore francese e gli dice la stessa cosa, il 22 ottobre tre Agenzie di Sicurezza fanno un comunicato congiunto per dire che il progetto del reattore Epr non è approvabile. Lo stanno già costruendo e i nostri politici vi infinocchiano, perché vi fanno capire che avremo una macchina che sarà il portento della sicurezza, quando nei Paesi in cui questa centrale è in costruzione, e l’Inghilterra, che è interessata anch’essa a vedere di sostituire le vecchie centrali inglesi con queste nuove, dice “ il progetto non c’è, ci vorranno almeno due o tre anni per recuperare”.

Nel frattempo l’Autorità di sicurezza Finlandese ha trovato 2.100 non conformità in cantiere a Olkiluoto, dove è in costruzione uno di questi due reattori e ha scoperto, a ottobre, che le saldature del circuito di raffreddamento della centrale, che sono una struttura importantissima per la sicurezza, sono fuori norma e ha bloccato i lavori all’interno della centrale. Questo per dirvi che siamo nelle mani di persone che ci vendono delle cose che non esistono! La vera alternativa esiste, è possibile tagliare i consumi in Italia del 20% guadagnandoci, l’efficienza energetica è veramente la prima cosa che bisogna fare, le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica potrebbero fare il triplo dell’energia dei quattro reattori che l’Enel vuole costruire.

In questo modo arriveremmo a raggiungere gli obiettivi europei, che significherebbe anche creare molta occupazione. Voglio dire a chi ci ascolta, per chiudere, che il comparto delle fonti rinnovabili in Germania occupa più persone dell’industria automobilistica e l’industria automobilistica tedesca certamente non è più piccola di quella italiana.”

  1. Prove tenniche.

    Sono daccordo con tutto quello che hai esposto.

    Ora, si stà parlando di referendum e non solo per il nucleare.

    Ma se non si cambia la legge referendaria, di cui tutti parlano ma nessuno fa niente, come si può andare a referendum sapendo gia in partenza che non passerà perchè legati al quorum del 51%?

    Se alle elezioni siamo ormai scesi al 65%, come possiamo pensare che ai referendum ce ne vadano il 51%? anche perchè i nostri cari politici mandano gli italiani al mare? E gli italioti ci vanno!

    Dobbiamo, prima di parlare di referendum, fare casino affinchè prima si cambi la legge referendaria ad esempio: chi ha più voti vince, oppure spostare al 25% il quorum.

    TALLIANI SVEGLIATEVI CHE QUI STIAMO ANDANDO ALLA ROVINA ECONOMICA, MORALE, POLITICA e regnerà sempre più questa dittatura occulta che di occulto non ha ormai più niente.