La svolta di Di Pietro

Di_pietro2E’ un bel soggetto Di Pietro.  :mrgreen:

Con il suo antiberlusconismo schietto e duro, e con la bandiera della legalità abbandonata dalle sinistre, fino ad un anno fa era riuscito a racimolare elettori in fuga dal PD, mettendo assieme un bel capitale di voti che i sondaggi davano fino all’8%, raddoppiando quelli ottenuti alle ultime elezioni.

Poi è arrivato Vendola a rovinargli il giochino.

Il Presidente della Puglia gli ha tolto il palcoscenico; ha vinto di nuovo in Puglia ridicolizzando prima D’Alema (e Bersani) e poi il puttaniere e Fitto, e poi ha saputo parlare alla pancia dei ‘compagni’ mostrandosi come il loro possibile nuovo leader.  E racimolando i compagni in libera uscita dal PD e parcheggiati in Idv.

Risultato;  nei sondaggi Sel oltre l’8% e l’Idv crollata attorno al 4-5%.

Quando sembrava che Tonino si fosse rassegnato a questa posizione, ecco che il fantastico risultato elettorale di Napoli e poi quello dei Referendum da lui proposti e voluti (per i quali fu pure deriso da mezza sinistra) non solo lo rimettono in gioco, ma ne fanno uno dei punti di riferimento e attrazione dell’area ‘liberale’ in fuga da tempo (con l’astensione) dal puttaniere.

Ed eccolo a urne ancora calde mostrare un’immagine di sè completamente inedita;  pacata e dialogante, fine dell’antiberlusconsmo viscerale, fine degli atteggiamenti sinistrosi e avanti col liberismo, suo cavallo di battaglia da sempre, lui che “da sempre è un uomo di centro”.

Gennaro Migliore di Sel dice che la sua capovolta è incomprensibile. Mah.  E accusa Di Pietro (come sempre in questi casi con chi ha posizioni divergenti)  di “aiutare il governo”:

“Più che una svolta moderata quella di Di Pietro mi sembra una capovolta. Non riesco a capire perché abbia strappato. In questo modo aiuta il governo: impiegare il proprio tempo ad attaccare il Pd e Vendola non è evidentemente il modo migliore per raccontare i disastri di questi decreti e di questa ennesima fiducia ottenuta dal governo”.

E quando mai raccattare voti tra i centristi scontenti e inquadrarli nelle file del centrosinistra è “aiutare il governo” ?

Ed ecco che avviene il fattaccio: l’utilizzatore finale si alza dai banchi del governo e va a sedersi di fianco a Di Pietro. E parlano. [!!!]

E subito scoppia mezzo web, accusando Tonino sui blog e sui social di tradimento, e ad essere buoni di ‘ingerenza col nemico’.

I “Viola” sono scandalizzati e gli scrivono vibranti quanto sdegnate lettere aperte nelle quali lo rimproverano per la “svolta politica”

Premesso che non ce ne frega niente del colloquio privato tra lei e Berlusconi tra i banchi di Montecitorio anche se, va ammesso, è un’immagine che suscita un po’ di stupore tra chi in questi due anni non ha fatto altro che gridare, anche assieme a lei, “Berlusconi dimissioni” o “Via la mafia dallo stato”…  Quello di cui occorre discutere è semmai la svolta politica che lei sta imprimendo al suo partito negli ultimi giorni. Che vuol dire, per esempio, ‘basta piazza si passa alla proposta per l’alternativa’…

A me invece  è sembrata un’ottima mossa.

Sel ha raccolto i fuoriusciti dal PD (e provvisoriamente parcheggiati in Idv) arrivando al 8,5%.  Contemporaneamente il PD ha attratto voti dal terzo polo (ex Margherita) e dall’astensionismo raggiungendo quasi il 30%.  E Tonino con questa mossa attrae voti dal terzo polo finiano e da tutta l’area moderata e liberale in fuga dal puttaniere, disgustata dalla putrefazione dilagante; lo striminzito 4 e rotti % che mostrava prima dei referendum è diventato subito un 6,5% ed è evidente che muovendosi in questa direzione può raggiungere e superare l’8%.

Con l’ipotesi di portare  il CentroSinistra al 47% e oltre.

Ripeto, a me sembra un’ottima strategia.  (poi sapete com’è, che noi  non capiamo mai niente) :mrgreen:


Commenti
Sono stati scritti 11 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrez - 24 giugno 2011

    Ed in quest’ottica,  Ferrero (FdS-PRC) dichiara che  vuole un’alleanza con il CentroSinistra al fine di garantirgli la governabilità “anche in caso di dissenso”.

    ” Noi siamo per costruire un fronte democratico per cacciare Berlusconi all’opposizione e pensiamo non vi siano le condizioni per entrare nel Governo. Questo vale oggi, vale il giorno delle elezioni, vale anche due mesi dopo le elezioni. E’ quindi evidente che se fossero necessari i nostri voti questi dovrebbero servire a permettere ad un Governo di CentroSinistra di funzionare anche laddove noi avessimo dei dissensi con questo.”

    Sembra dunque che finalmente il CentroSinistra stia delineando le sue posizioni, coprendo un arco ideale che va dalla sinistra di Ferrero fino al centro ‘liberale’ di Di Pietro … senza più passare dal terzo polo di Fini e Casini.

    … se vi sembra poco. :mrgreen:

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  2. avatarLorenzoGT - 24 giugno 2011

    Francamente preferivo il di Pietro di prima; caro Andrea, staremo a vedere come evolverà la situazione.

    Per quanto riguarda Ferrero e tutto il carrozzone giurassico-arcobalenoide (prc, pdci, verdi, ecc) io preferirei una rapida e definitiva estinzione; ovvio che ciò rappresnenta una mia personale aspettativa da elettore di centro sinistra “moderato”.

    Ancora ricordo il fatale sgambetto a Prodi e la conseguente consegna delle chiavi del paese al diversamente alto. E tutte le politiche del no che li hanno contraddistinti.

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  3. avatarcarmengueye - 25 giugno 2011

    Mi pare che Di Pietro abbia approfittato della circostanza per ribadire di non essere di sinistra. Ho già accennato alla degenerazione del suo partito, con arruolamenti dubbi ( gli arruolamenti di Scilipoti Di Pietro li deve scontare!), in mano a ras locali e pencolante verso un po’ di mignottocrazia pure.  Ma io non vedo più tanto comunista nemmeno Vendola, che in fondo porta avanti un’idea intellettuale del progressismo, escludendo così quei votanti che Lorenzo non ama e che anche io ho imparato a detestare; dopo aver ragionevolmente tentato di dialogarci e aver capito che sono completamente tarati. Qui non si tratta nemmeno di marxismo, ma di ribellione senza causa. Ma James Dean è morto da tempo. Quindi seguo Nichi e che Zeus ce la mandi buona.

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  4. avatarAndrez - 25 giugno 2011

    Lorenzo GT:

    Francamente preferivo il di Pietro di prima;…

    Ovviamente lo preferivo pure io,  ma in questi ultimi anni abbiamo visto i partiti ‘di sinistra’  contorcersi nelle loro supposte ideologie al fine di poter pescare nell’ampio  calderone dei voti liberi.  Erano e dicevano tutto ed il contrario di tutto.

    Di Pietro mi sembra un personaggio positivo con una sua particolare posizione politica; credo che sia addirittura indispensabile in una coalizione di centrosinistra e (aldilà della mia personale preferenza politica) ben venga che si sia deciso a fissare i paletti della sua collocazione al centro e non più a sinistra.

    Per Ferrero il discorso non cambia molto;  appare certo un personaggio meno affidabile di Di Pietro e di lui (e della sua area politica) abbiamo tutti pessimi ricordi. Tuttavia può essere espressione di un 2% di elettori che potrebbe risultare importantissimo nella sfida elettorale prossima ventura, ed il fatto che stia ragionando con il PD su come arrivare ad una alleanza tale da garantire “comunque” la governabilità (non ricadere cioè nei drammatici errori di Bertinotti nel ’98 e Turigliatto nel 2008)  mi sembra un’ottima base di partenza.

    Personalmente vedo ancora bene Vendola (anche se un pò meno di un annetto fa), ma vedrei con interesse un PD dove figure come Civati e Marino divenissero di riferimento.

    Resta comunque evidente che solo tutti assieme, solo rappresentando al meglio l’ampia e variegata maggioranza vincitrice delle ultime tornate elettorali, è possibile ipotizzare di voltare finalmente pagina.

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  5. avatarCotti Fausto - 25 giugno 2011

    Bell’articolo fratello, condivido.

     

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  6. avatarLorenzoGT - 25 giugno 2011

    Mi pare che Di Pietro abbia approfittato della circostanza per ribadire di non essere di sinistra.

    In effetti Di Pietro non è di “sinistra”; io mi accontento che sia una persona onesta e che si batta per il rispetto della legalità. Come evidentemente De Magistris non ce lo vedo come uomo di Sinistra, visto che universalmente quelli della sinistra più estrema ce l’hanno particolarmente con le Forze dell’Ordine e l’Ordine pubblico, e di questo non ho mai capito il perchè.

    Ha senso ancora poi dire che “quella cosa è di sinistra” mentre “quell’altra è di destra”?

    Per quanto riguarda i vecchi partiti della sinistra ne auspico l’estinzione perchè non ne vedo l’utilità; anzi in questi anni hanno dimostrato di saper fare solo la politica del no, facendo così solo danni. I “vecchi tradizionali comunisti” potranno anche ripiegare su Vendola (ed è poi un bel ripiego), quelli dei Centri Sociali possono anche andare a… lavorare

    Io ritengo che il numero di partiti debba essere sfoltito. Al massimo ne posso vedere 4: uno di sinistra, uno di centro sinistra, uno di centro destra ed uno di destra. Costringerei quindi i vari Bossi, Rutelli, Fini, Casini, ed anche naturalmente Di Pietro a riallocarsi in uno di questi schieramenti.

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  7. avatarcarmengueye - 25 giugno 2011

    Sì, mi sembra una soluzione. Però mi pare che de Magistris provenga da un’area di sinistra, almeno in gioventù. Il pensiero di sinistra non necessariamente si deve configurae come una militanza attiva o l’essere andati in piazza.

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  8. avatarCotti Fausto - 25 giugno 2011

    Credo sia indispensabile differenziare l’essere di destra o di sinistra, anche se oggi la differenza sembra labile.

    Al di là dei concetti cari a tutti come l’energia pulita, la protezione del pianeta,  il ripudiare la violenza e la guerra e  la questione morale ,  essere di sinistra significa principalmente  cercare di accorciare la forbice fra ricchezza e povertà. Se un partito non lo fa non è di sinistra anche se si definisce tale.

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  9. avatarcarmengueye - 26 giugno 2011

    Che siano concetti cari a tutti, ho dei dubbi. Un po’ quando me credevo che tutti fossero contrari ad arraffare la cosa pubblica e quando mi sono girata non ho visto nessuno. Ma essere di sinistra per me significa essenzialmente vivere di idee o non è vita. A chi non vive per un ideale dico: sparati.

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  10. avatarCotti Fausto - 26 giugno 2011

    OK Carmen, per cari a tutti intendevo le persone, non gli stronzi.

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  11. avatarcarmengueye - 27 giugno 2011

    Epperò quanti sono i secondi!

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