Rossi: la seconda chance (VR46)

Una seconda chance dicono che vada sempre data. Facile a parole, meno con i fatti. L’esempio e lo stimolo oggi ce lo danno i vertici Yamaha ed un grandissimo campione dello sport mondiale ed italiano: Valentino Rossi.

Si si lo so, chi tifava per Biaggi, chi per Valentino, eppoi è comoda Vale con la Honda fino al 2003: moto migliore si guida da sola… Invece il campione di Tavullia passa in Yamaha e vince subito due titoli consecutivi, poi in Yamaha puntano sui giovani e Jorge Lorenzo gli ruba la scena diventando prima guida… vabbè adesso va in Ducati vediamo cosa fa eccetera eccetera, tante chiacchiere appassionate tra motociclisti e non, addetti ai lavori e non.

In Ducati i risultati però non arrivano, è Vale vecchio o gli altri troppo forti?
Questa Ducati va o non va? Valentino va o non va?

Chiariamo subito il concetto di va o non va.
In MotoGP a quei livelli, l’ultimo che arriva -per noi comuni mortali- è un alieno su due ruote. Per stare nei primi 10 (non parliamo dei primi 3…) serve un mix di cose, tra moto, squadra, pilota, confidenza moto+pilota+gomme+pista+squadra; insomma le variabili sono infinite. Negli ultimi quattro anni J.Lorenzo ha dimostrato di essere il pilota (e tutto il resto) più in forma, arrivando due volte secondo, due volte laureandosi campione del mondo. Al “nostro” Valentino Rossi chiusi i due anni di problemi in Ducati con un settimo ed un sesto posto in classifica finale (ricordate però il mix di cui sopra…), viene concessa una seconda chance dai vertici Yamaha: tornare in sella ad una Yamaha M1 ufficiale. Proprio quella M1 che nel 2003 con Biaggi non ne voleva sapere di andare, ma che già l’anno dopo, con e grazie a Vale vinse il mondiale 2004.

Ieri prima gara del mondiale MotoGP in Qatar, la moto con il n.46 giallo parte dalla 7a casella, e tante sono le incognite anche quest’anno. Lorenzo è in pole e dovrebbe essere ancora il pilota da battere, Stoner nel frattempo ha smesso, Pedrosa ed il talentuoso Marquez su Honda HRC, “il Dovi” Andrea Dovizioso passato in Ducati ufficiale assieme a N.Hayden, e Vale tornato in Yamaha.
Allo spegnersi dei semafori rossi inizia la corsa e vien fuori la gara che tutti i tifosi ed appassionati aspettavano. Spettacolo puro. Lo spagnolo Lorenzo semina gli inseguitori e va a vincere, ma dietro di lui Valentino ed il rookie neocampione Moto2 M. Marquez ci regalano giri di emozione sorpassi millimetrici derapate staccate ed entrate in curva senza troppo timore reverenziale. Il tutto nel massimo rispetto sportivo, nessuno ha giocato sporco.

Il podio vedrà Lorenzo sul gradino più alto, uno sorridente Vale Rossi secondo ed un altrettanto contento terzo M.Marquez.
Grande lezione di spettacolo, di sportività, di cattiveria sì ma agonistica, non scorretta.
Bravi. Che spettacolo.
Una seconda chance va sempre data? Io dico di si.

PS
cambiando canale speravo di vedere altrettanta sportività e lealtà in quello sport… aspetta… quello dove ventidue milionari rincorrono una palla… aspetta…
mumble mumble…
Non mi ricordo, non credo sia il calcio, perché ho visto scene deprecabili: gente che si insulta e si dà cazzotti in campo e sugli spalti, presidenti di club che sbroccano, atleti che fingono la morte per un calcetto per poi tornare a correre come prima, arbitri primedonne che dovrebbero andare a lavorare con un badile in mano, partite noiose come la messa cantata la notte di Natale giusto per prendere il punticino dello zero-a-zero…
Anzi, no, aspetta… era proprio il calcio…


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarGabriele Tesini - 8 aprile 2013

    E sì, caro Yari, era proprio il calcio, o meglio, erano proprio gli italioti che attraverso il calcio esprimono il peggio di loro, e purtroppo la cosa peggiore è che il tutto si specchia poi con i comportamenti della vita comune italiana.

    Partendo dalla famiglia, la scuola, la politica, le istituzioni, le religioni e anche il calcio, sono sempre più istituzioni che manifestano la loro incapacità a dare gli esempi, comportamenti e insegnamenti tali per cui la nostra società possa essere considerata una vera “Società” con qualche principio e valore che ci permetta di essere un po più avanti nelle classifiche mondiali di dignità sociale.

    Certo che bisogna dare sempre una seconda chance a chiunque, anche al popolo italiano? 

    Valentino, dal canto suo, ieri sera ha dimostrato che si può tornare ai vertici mondiali facendo una prova strepitosa che mi ha tenuto inchiodato alla poltrona, chissà se gli italiani sapranno fare altrettanto.

    Secondo me la vita e gli sport, sono tutti appassionanti, belli ed educativi, purtroppo sono alcune categorie di gli italioti che riescono e sanno sempre rovinare tutto… 😈   

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  2. avatarAndrea Cotti - 8 aprile 2013

    Gara davvero bellissima.
    Lorenzo è un grande campione, e bravissimo Marquez campione pure lui, che promette di regalarci un fantastico campionato.
    Ma Vale … la passione e l’agonismo che riesce a trasmetterci con le sue performances è davvero unica! 
    Bentornato Valentino.   :mrgreen:

     

     Sull’agonismo e delle tifoserie calcistiche non voglio nemmeno commentare.

    Siamo stati a Lommel in Belgio a vedere il Trofeo delle Nazioni di Motocross lo scorso settembre; 300 atleti di un centinaio di differenti Paesi lì a contendersi il Trofeo 2012 di fronte a mille migliaia di tifosi arrivati da ogni parte del mondo.

    E’ stato fantastico vedere il nostro Cairoli vincere entrambe le su manches finali ed era bellissimo vederlo passare tra incredibili numeri nel difficilissimo tracciato sabbioso belga applaudito da TUTTI gli spettatori, così come noi stessi entusiasti applaudivamo i tanti virtuosismi degli altri piloti.

    Forse sarà perchè parliamo di sport veri, ed il calcio non lo è più da tempo.   :roll:  

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