Il solare costa meno del nucleare

Solar-NuclearGraphRecenti studi della Confartigianato dimostrano che nel 2009 la produzione di energia verde (solare, geotermica ed eolica) è salita nel nostro Paese a livelli ragguardevoli (+ 20% sul 2008, +15.000 Gwh) e mostrano la Puglia di Vendola al top per la produzione di elettricità da solare ed eolico.

Questo exploit ci consente di arrivare a un livello di produzione di 69.330 gigawattora, e se lo paragoniamo ai consumi delle famiglie di tutt’Italia (68.924 gigawattora) comprendiamo che tutti i consumi casalinghi risultano al momento coperti.

Considerando poi l’attuale fabbisogno totale nazionale (320.000 gigawattora) scopriamo che al momento oltre il 20% è ottenuto da energie rinnovabili, e se l’attuale aumento (+15.000 Gwh) annuo si protraesse nel tempo, avremmo un bilancio in una quindicina d’anni.

Tutto sta a vedere se l’energia prodotta con fonti rinnovabili continuerà a presentare costi superiori a quella prodotta con sistemi tradizionali o con la scissione dell’atomo come è stato sin’ora; è evidente che se la produzione di energia con fonti  rinnovabili dovesse risultare più economica delle altre fonti, immediatamente il suo aumento apparirebbe esponenziale, portando ad un bilancio tra fabbisogno e produzione “verde” in pochi anni e rendendo obsolete quanto inutili le attuali centrali a carbone, a petrolio e nucleari.

La buona notizia è che proprio in questi giorni negli Stati Uniti la produzione di energia solare è risultata costare  meno di quella nucleare. Lo afferma un articolo pubblicato il 26 luglio sul New York Times,  che riprende uno studio di John Blackburn, docente di economia della Duke University. Confrontando i prezzi attuali del fotovoltaico con quelli delle future centrali previste nel Nord Carolina, il vantaggio del solare appare evidente.

«Il solare fotovoltaico ha raggiunto le altre alternative a basso costo rispetto al nucleare», spiega Blackburn, nel suo articolo Solar and Nuclear Costs – The Historic Crossover, pubblicato sul sito dell’ateneo. «Il sorpasso è avvenuto da quando il solare costa meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora» (12,3 centesimi di euro/kWh). Senza contare che il nucleare necessita di pesanti investimenti pubblici e il trasferimento del rischio finanziario sulle spalle dei consumatori di energia e dei cittadini che pagano le tasse.

In effetti negli ultimi otto anni il costo del fotovoltaico è sempre diminuito e la tendenza, grazie agli attuali investimenti ed ai progressi della tecnologia, è quella di ottenere ulteriori forti diminuzioni dei costi, mentre quello di un singolo reattore nucleare è passato da 3 miliardi di dollari nel 2002 a dieci nel 2010.

Inoltre, in un precedente studio Blackburn ha dimostrato come  solare ed eolico lavorando in tandem possono far fronte senza problemi alle esigenze energetiche di uno Stato come il Nord Carolina, senza le interruzioni di erogazione dovute all’instabilità di queste fonti.

Questi dati hanno già portato alla cancellazione del 90% delle centrali nucleari pianificate sia negli Stati Uniti che nei maggiori Stati sviluppati, spiega Mark Cooper, analista economico dell’Istituto di energia e ambiente della facoltà di legge dell’Università del Vermont.

Solo da noi questi dati semplicemente vengono ignorati in quanto, evidentemente, non è il fabbisogno e la produzione più o meno “verde” di energia che interessa al nostro regime malavitoso, ma solo l’opportunità di offrire alle cosche incredibili e colossali occasioni di fare affari.


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarZeitgeist - 2 agosto 2010

    E’ purtroppo chiaro da tempo che il futuro è l’energia alternativa al nucleare e al petrolio, ma gli interessi sono ancora troppo alti e in Italia, ancor più che all’estero, vedi Germania, con la corruzione galoppante che si ritrova non vi è scampo fino a chè non cambieranno gli uomini al Governo che sposino la battaglia contro il nucleare a favore  dell’energia alternativa.

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  2. avatarProsdi - 4 agosto 2010

    L’energia alternativa costa di meno del nucleare ma fà guadagnare molto meno. Ecco perchè non si prendono iniziative in merito. Basterebbe un pò di coraggio e una legge semplice semplice: obbligo per tutte le nuove costruzioni di dotarsi di una fonte d’energia alternativa (panelli solari, voltaici, ecc. ) la spesa nel nuovo sarebbe minima magari con la possibilità di abbattere l’Iva ma si creerebbero molti posti di lavoro e ci sarebbe un’enorme spinta verso la ricerca

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  3. avatarAndrez - 6 agosto 2010

    …obbligo per tutte le nuove costruzioni di dotarsi di una fonte d’energia alternativa (panelli solari, voltaici, ecc. )

    E’ una proposta davvero valida caro Prosdi che cambierebbe ben presto l’attuale situazione.

    Benvenuto nel Blog !   😉

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